In Salento arriva il solito pari dopo un buon primo tempo e la difesa finalmente non subisce gol
Lecce-Bologna 0-0. Ovvero un ennesimo piccolo passo compiuto dal Bologna di Sinisa Miha (così viene sbrigativamente abbreviato infatti il cognome del tecnico serbo dalle nostre parti). Un piccolo passo realizzato non tanto dal punto acciuffato -cosa importante- ma soprattutto dal fatto tecnico consistente nel non aver subito reti. Sì, laggiù nel Salento per la prima volta in questa stagione la rete felsinea è rimasta immacolata.
Evidentemente un fatto di notevolissima importanza per una squadra in lotta per la salvezza. Per quanto riguarda la partita in termini generali, detto che il punteggio è apparso a tutti rispecchiare quanto visto in campo, sul versante bolognese qualche sottolineatura converrà farla. Intanto va detto che il primo tempo rossoblu è stato molto meglio della ripresa. Poi che la difesa ha perso il controllo almeno in un paio di occasioni, il che poteva costare molto caro. E pure che la mira vistosamente sbagliata specie di Bombardini non ha concretizzato un gol che sembrava già fatto.
Sappiamo bene che il Bologna non ha una rosa di giocatori perfetta o altamente qualitativa e quindi che i singoli o i reparti possono commettere errori anche determinanti. Piuttosto meraviglia che sia capitato questo dopo un mese e mezzo abbondante di cura del nuovo allenatore che aveva ovviato ai difetti più vistosi e letali. In parallelo non era mai avvenuto, da novembre ad oggi, che la squadra non rispondesse per tutti i 90' come testimoniato dalle rimonte effettuate in più occasioni. Stavolta non è stato così. Il Bologna ha ceduto un tantino nel secondo tempo, rischiando parecchio. Alcuni trovano una spiegazione per il comportamento non ineccepibile nel fortissimo e fastidioso vento che spazzava il terreno di gioco. Può tenere la spiegazione, ma i rischi ci sono stati.
Ora con la sosta del campionato si aprono i momenti della svolta per la squadra e la società, con lo svolgimento del mercato di riparazione dal primo gennaio. Si sprecano a Bologna le previsioni e le indiscrezioni. Non vale la pena rincorrere voci o vocine, con tanti procuratori che certo svolazzano attorno alla stampa locale. La Menarini ha detto che rinforzi adeguati arriveranno e l'allenatore va ripetendo che gli servono atleti di qualità.
Please waiting, dicono in Inghilterra. Aspettiamo certo. Però soggettivamente ci pare che il minimo di "rifornimento" debba prevedere due difensori (uno centrale ed uno a sinistra) ed un attaccante col curriculum di A e con reti all'attivo. Subito sotto, ma di pochissimo sarebbe molto benvenuto anche un tornante, capace, sperimentato, in grado di aprire le difese e di spingere i compagni in area per poterli servire di cross ben fatti. Ognuno, si sa, ha la sua ricetta. Quindi nessuno ce ne voglia, ma questo è veramente il minimo per proseguire a fare i punti occorrenti a centrare il traguardo della permanenza in serie A. |di Vittorio Zerbini - Fonte: www.noirossobluweb.it| - articolo letto 127 volte