Rambaudi:"Lazio con questi giocatori ti puoi divertire, Rocchi-Pandev sono fondamentali"
Dove può arrivare la Nostra Lazio in questa stagione?
I giocatori non devono pensarci, ma devono allenarsi giorno dopo giorno ed affrontare ogni gara con coraggio e incoscienza sia per divertirsi che per divertire i tifosi Laziali. La squadra è composta da ragazzi molto giovani che devono vivere alla giornata i propri obiettivi, non ponendosene uno in particolare, ma cercando di trovare i giusti equilibri in campo e cercando di dare il massimo per questa maglia così importante.
Se fosse il presidente o l’allenatore della Lazio, come opererebbe sul mercato di riparazione, facendo in modo di tappare quelle falle che ogni tanto la squadra ha dimostrato di avere?
Io punterei molto sul recupero di Stefano Mauri che, se efficiente al 100%, sarebbe una pedina di straordinaria importanza e levatura per lo scacchiere tattico di mister Delio Rossi. Nel caso in cui non si riuscissero a far tornare in auge le potenzialità di questo giocatore, opterei sicuramente per un centrocampista molto dinamico che possa dare quel cambio di passo necessario a questa squadra e non per un centrocampista statico e portatore di palla.
Secondo lei, l’entusiasmo iniziale attorno a questa squadra può aver fatto adagiare sugli allori i giocatori?
Può anche darsi che inconsciamente sia successo questo, ma è proprio la città di Roma che non è per niente facile per un calciatore: ti porta ad esaltarti a mille quando si vince e ad abbatterti in un attimo quando al contrario non si ottengono buoni risultati. A questo punto il nocciolo della questione sta tutto nel trovare equilibrio e razionalità sia negli allenamenti che nelle partite, ottenibili solamente con il lavoro ed il sacrificio.
Rocchi, Zarate e Pandev: da tecnico come li gestirebbe?
Secondo me questa squadra non può prescindere dalla coppia che ha fatto faville finora con questa maglia, ossia Rocchi e Pandev. Con loro due più Zarate non è mai stato un tridente vero e proprio dato che il macedone spesso è stato impiegato tra le linee, ruolo che secondo me, sa ricoprire a meraviglia. In ogni caso la scelta degli uomini da utilizzare dovrebbe essere ponderata di domenica in domenica, a seconda delle condizioni dei vari attaccanti a disposizione e, cosa fondamentale, il tridente non dovrebbe mai essere lasciato solo o abbandonato a sé stesso, ma supportato in modo funzionale dal centrocampo e da tutto il resto della squadra.
Che giudizio ha di un giocatore come Mourad Meghni, che quest’anno è stato impiegato spesso come interno di centrocampo, ruolo per lui totalmente nuovo e come lo vedrebbe in una sua ipotetica formazione?
A mio avviso Meghni può occupare indistintamente tutte le zone del centrocampo. Ha doti tecniche interessantissime e superiori alla media, è un calciatore di grande qualità che deve cercare di abbinare anche la quantità e il carattere a queste caratteristiche così importanti. Può giocare tranquillamente da interno di centrocampo dato che ha sia passo che piede necessari per coprire quella zona di campo, ma lo vedrei molto bene anche da trequartista dietro un’unica punta con due esterni molto larghi e veloci negli inserimenti.
In quale giocatore di questa Lazio si rivede maggiormente?
E’ difficile trovarne di calciatori che possano rispecchiare il mio modo di giocare. Probabilmente, anche se solo per il modo di fornire assist ai compagni, Pasquale Foggia è quello che più si avvicina alle mie caratteristiche, nonostante quello di Zeman fosse tutto un altro gioco rispetto a quello che mette in pratica la Lazio attuale.
Facendo una panoramica sul calcio in generale, che ne pensa del sorteggio di Champions League?
Sicuramente sono accoppiamenti difficili per le italiane, ma la stessa cosa vale per le squadre inglesi. Il nostro calcio, a livello europeo, dovrebbe migliorare soprattutto il modo di affrontare questo tipo di partite, andandosele a giocare a viso aperto e non studiandosele a tavolino come spesso accade.
Per quanto concerne il campionato di serie A invece, l’Inter di Mourinho ha già ammazzato il campionato?
Il campionato non è ancora finito, ci sono molti punti a disposizione dato che c’è ancora un intero girone di ritorno da disputarsi, ma credo che comunque l’Inter abbia qualcosa in più rispetto alle altre, soprattutto in fatto di continuità e per questo sarà molto difficile da recuperare.
Passando invece ad una domanda un po’ più personale, Roberto Rambaudi di cosa si è occupato negli ultimi tempi e in cosa lo vedremo impegnato nel prossimo futuro?
Ho allenato nel settore giovanile della Lazio e le prime squadre di Latina e Viterbese, e in questo momento sono in attesa di una chiamata di qualche squadra in cui si possa fare calcio. Nel frattempo mi diletto nel commentare le partite di Serie A per conto dell’emittente televisiva La7 e per fare ciò mi documento su giocatori, squadre ecc…
Quanto si sente ancora legato all’ambiente Lazio e che ricordi ha della Curva Nord?
Seguo sempre quella che è stata la mia squadra per tanti anni e mi sento legato in maniera importante a questi colori e all’intero popolo Laziale. Della Curva Nord poi ho ricordi splendidi, visto che, come fa tuttora, partecipava in maniera decisiva con noi in campo. Con me inizialmente il rapporto era fatto da odio e amore, ma alla fine questi sono i rapporti più belli soprattutto nel momento in cui si trasformano in amore assoluto ed è davvero bello ripensare a certe situazioni vissute insieme.
Per concludere questa bella chiacchierata, vuole fare gli auguri a qualche persona in modo particolare?
Ci tengo ad augurare a tutti i Laziali un buon Natale ed un Felice Anno Nuovo, in cui potersi togliere quelle soddisfazioni che da queste parti ormai mancano da troppo tempo.
Tanti Auguri a Te Rambo e in bocca al lupo per tutto! |di Riccardo Mancini - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 154 volte