La Lazio innanzitutto. È questo il messaggio che la squadra biancoceleste ha spedito a Babbo Natale. La firma è doppia. Zàrate e Rocchi gli eterni antagonisti o presunti tali, che svestono gli abiti sportivi per raccontare alla gente laziale quanto è bello vestire la casacca della prima squadra della capitale. La letterina è imbucata via etere con il primo mittente, l’argentino, che si finge un tifoso e chiama in diretta in una trasmissione a tinte bianco e blu su teleradiostereo. “Pronto?! sono un tifoso della Lazio”. L’accento sudamericano tradisce maurito e la burla si scopre. L’attaccante è un fiume in piena e nonostante il suo difficoltoso italiano vuole a tutti i costi dire quel che ha dentro: "La gente laziale è grande, mi è entrata nel cuore. Non ho parole per spiegare quanto bene voglio a queste persone, ora spero solo di continuare a far bene". Parole e musica di Maurito Zàrate che, ieri mattina ha messo definitivamente la parola fine al malumore per la sostituzione di sabato con il Palermo:"Macchè invidia! Ero arrabbiato perchè ho giocato malissimo”. Zàrate è forte e ambizioso. Il suo carattere l’ha aiutato a crescere ed emergere sin da bambino. Doti esaltanti le sue, l’estro del campione gli scorre nelle vene e quella passione chiamata calcio che ne scandisce tempi e ritmi di vita. L’argentina è lontana come la sua famiglia, ma Mauro la porta nel cuore e non smette mai di pensarci, come non smette di sognare che un giorno anche lui vestirà il bianco e l’azzurro, ma non quello laziale, bensì quello della Selecciòn. “Il mio obiettivo è giocare in nazionale, non ho mai ricevuto una chiamata dal ct, e dopo la brutta di partita con il Palermo neanche l'aspetto". Ieri Zàrate a fine allenamento è partito per Buenos Aires, dove trascorrerà il natale. Non ha chiesto doni particolari a nessuno, ma un pensiero un desiderio maurito ce l’ha e si chiama contratto: "Quando metterò la firma sul rinnovo – ha detto - sarò anch’io più tranquillo, essere qui è bellissimo, ancora non credo che ciò che stò vivendo sia vero". Si congeda Zàrate e velocemente imbuca la sua lettera d’auguri e di buoni propositi. Giusto il tempo di premiare la magia sfornata con la Sampdoria: "E' il gol più bello fatto con la maglia biancoceleste, anche perchè l'ho realizzata con il piede sinistro - e tanti auguri a tutti i laziali - Buon Natale e buon anno, feliz navidad a todos". Parole sincere, lanciate ai suoi tifosi dal giovane argentino. Ma la Lazio è nel cuore di tutta la banda di Delio Rossi e a chiudere la giornata d’auguri ci ha pensato il capitano. Tommaso Rocchi in un’intervista a Studio Sport infatti ha giustificato l’atteggiamento di Zàrate dopo la sostituzione avvenuta durante la partita con il Palermo, quando l’argentino ha abbandonato il campo senza festeggiare la sua rete: "Penso che non siano state cose volontarie – ha detto Rocchi - e che non vadano interpretate in maniera negativa come invece è successo. E' chiaro che un giocatore sia sempre dispiaciuto quando esce, l'importante è avere un comportamento corretto nei confronti dei compagni”. La Lazio innanzitutto dunque, e Tommy-gol lo ribadisce nel suo pensiero finale: ”Tutti vogliono giocare, ma conta soltanto che la Lazio vinca. Ecco perché il gol al Palermo mi ha reso felice, è stato importante per me e per la squadra perché ci ha dato tre punti pesanti". Parola di vero capitano. |La Provincia Quotidiano di Alessandro Zappulla - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 151 volte