Analogie e peculiarità al tempo del panettone, Catania 2007 (Baldini), Catania 2008 (Zenga). I dati raccolti parlano abbastanza chiaro, a far la differenza tra passato e presente 4 punti , dovuti in gran parte alla capacità, maturata oggi (assente ieri), nel riuscire a battere “in domo” la grande di turno, impresa riuscita contro la Roma, mancata nella scorsa stagione contro la Fiorentina, che al Massimino impose lo 0-1.
Il 2007 per il Catania si chiuse a 21 punti , col 10° posto in classifica al pari della Sampdoria e 7 punti di distacco sulla terzultima, il Siena, penultima a 13 la Reggina, fanalino di coda il Cagliari, 10 punti.
Davanti ad Udinese, Roma, Palermo, Atalanta e Sampdoria (superata rispetto al 2007 da Lazio e Genoa) il Catania ha finora conquistato 25 punti, la posizione in classifica è la 10^, in solitaria, a 11 punti dalla terzultima, il Lecce, la Reggina è penultima(uguali punti e posizione dell'anno scorso), chiude il Chievo Verona a 9. La quota Salvezza 2008 fu di 37 punti , marcata proprio dal Catania, guardando l'evoluzione passata fa quindi bene Zenga ad approssimare quella 2009 a quota 40 .
Finale d'anno inverso, il Catania di Baldini terminò la sua corsa con una brutta sconfitta al Granillo, 3-1 della Reggina, tripletta di Vigiani e goal consolazione di Vargas (su papera di Campagnaro). E dire che il cammino in trasferta era iniziato con fulgido ottimismo, nelle prime 6 uscite una sola sconfitta, contro l'Inter di Mancini (2-0) e 5 pareggi, dei quali 4 di fila tutti per 1-1 (Milan, Cagliari, Siena e Torino), poi tre sconfitte di fila (Napoli, Lazio, Reggina) per un totale di 5 punti che andarono a colmare i due s top interni, contro Fiorentina ed Atalanta ; il tabellino casalingo si andava a completare con 5 vittorie (Empoli, Livorno, Sampdoria, Udinese, Palermo) ed un pareggio (Genoa), totale punti in casa 16 .
Non si fosse battuta la Roma (3-2) adesso staremmo parlando di tante più analogie e molte meno peculiarità tra questo e quel Catania. Sconfitto in casa dalla sola Udinese, Zenga è riuscito a migliorare il borsino casalingo degli etnei, ben 22 punti ne fanno la seconda squadra del campionato per solidità interna, 9 giocate, 7 vittorie (Genoa, Atalanta, Cagliari, Chievo Verona, Palermo, Torino, Roma), 1 pareggio (Lecce). Confronto con segno meno in trasferta, anche se l'inizio è più che simile, la classica sconfitta contro l'Inter ed a seguire 3 pareggi di fila ancora una volta per 1-1 (Juventus, Siena, Reggina), tutto il resto è “il vuoto”, 4 sconfitte in sequenza (Lazio, Sampdoria, Fiorentina, Milan), per chiudere penultimi con 3 soli punti racimolati lontano dal Massimino. Altra analogia, l'unica gara vinta in casa con più d'una rete di scarto, oggi come ieri è il Derby col Palermo (3-1, 2-0)
Quasi in fotocopia il computo di Reti fatte e segnate, con Baldini 17/19 , con Zenga 18/20 ovvero un goal in più realizzato ed uno in più subito, equilibrio che si spezza analizzando i parziali casa/trasferta. Il Catania di Baldini, per difensivista che lo si tacciasse, fuori casa andò a segno 7 volte (0,7 a partita), di contro furono 15 le reti subite(1,6 a partita); con Zenga, lontano dal Massimino (una trasferta in meno) sono 4 le reti segnate (0,5 di media) e 12 quelle subite (1,5 a gara). Non fosse stato per le 5 reti rimediate in sequenza da Torino, Lecce e Roma, il Catania 2008 avrebbe stracciato l'avo 2007 nel ruolino casalingo, ed invece se per reti segnate primeggia comunque, 14 contro le 10 del passato, mostra il fianco in quanto a goals subiti, 8 contro le sole 4 rifilate (da Cagliari, Fiorentina ed Atalanta) al Catania che fu.
Passando a chi i goals materialmente li segna, il cannoniere dello scorcio 2007 fu Martinez, 5 reti tutte su azione, a tallonarlo Mascara, 4 reti (doppietta all'Udinese di Marino), terzo posto per Vargas e Spinesi (1rig.) con 2 reti, ad 1 Morimoto, Baiocco, Sardo, Terlizzi. Cambiano gli equilibri, in questo 2008 capocannoniere è Mascara, 7 reti , che senza la carica di rigorista (nel 2007 a Spinesi) ne avrebbe segnato uno solo in più del passato, seguono Paolucci 4 goal, Plasmati e Morimoto 2 goal, Baiocco, Sabato, Martinez ad una segnatura.
Andando a diagrammare i punti realizzati nel 2007/08, giornata dopo giornata, emerge una distribuzione che raggiunge il suo picco massimo (di classifica, 10° posto) proprio in concomitanza con la sosta natalizia (17^giornata) e che a tale picco più non ritorna, intraprendendo una discesa quasi verticale, corrispondente ad una pendenza della curva “punti progressivi” pari a zero dalla 17^ fino alla 27^ giornata (10 turni in cui il Catania rimediò 3 soli punti, frutto di 3 pareggi intramezzati da 5 sconfitte consecutive) quando il Catania ritornò alla vittoria interna, sul Cagliari (2-1). Da lì in poi altra stagnazione, senza vittorie, alla 30^ (dopo il Ko contro il Torino) l'arrivo di Zenga coincise con una rapida impennata del coefficiente punti in classifica, dando lo spunto giusto per raggiungere la salvezza.
Compito del tecnico milanese, in questo prossimo 2009, più che badare a traguardi europei sarà, come già ben sa, evitare il ripetersi dell'andazzo che portò il suo predecessore all'esonero ed il Catania ad un passo da baratro. A fine campionato vorremmo tutti parlare d'un girone di ritorno con tantissime peculiarità e pochissime analogie rispetto ai precedenti, e la differenza non può certo farla mangiare o no il panettone, che a Catania sembra però fatto davvero di Kryptonite. |di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 165 volte