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2009-01-07

Branca: "Il piacere di fare le cose per bene"


APPIANO GENTILE - Nel giorno del suo 44esimo compleanno, festeggiato insieme con José Mourinho e tutta la squadra, il direttore tecnico Marco Branca ha rilasciato un'intervista a Inter Channel (passaggi sul canale tematico a partire dal pomeriggio e, quindi, nei tg della sera).
Inter.it vi offre la versione integrale di quanto dichiarato dal dt dell'Inter.

Marco Branca, solitamente si dice 'compleanno bagnato compleanno fortunato'... Tanti auguri, allora... "Bastano quelli... È una giornata particolare, una giornata eccezionale. Posso dire che anche il tempo mi ha festeggiato".

Quarantaquattro anni vissuti nel calcio e per il calcio: quanti da dirigente?

"Siamo nel sesto anno, quindi sono ancor un pulcino (ndr.: sorride)... Sono stati sei anni passati benissimo e credo che abbiamo contribuito a mantenere giovane la mente. Per quanto riguarda il corpo, uno ha quello che gli dà la natura: ho iniziato con il calcio a 6 anni, quindi signfica che ne ho vissuto 38 sul campo. Posso dire di essermi sempre divertito".

In questi sei anni ha lavorato per costruire una squadra invidiata da tutti...

"Il mio compito è quello di essere utile, di mettere a servizio del nostro presidente e dell'Inter quelle che sono le idee e le capacità. Sono contento di essere stato utile e di esserlo ancora".

Scelga due momenti: il suo gol più bello e il suo acquisto migliore...

"Sono cose che non ho mai fatto e non farò mai. Non c'è mai stato un gol più bello dell'altro e non ci sarà mai un acquisto migliore. Li vivo tutti nella stessa maniera: con grande soddisfazione, grande partecipazione e grande concentrazione. Questo perchè, prima di farli, ci pensiamo molto. Tutti quelli che sono qui e tutte le cose fatte prima, e anche tutti quelli che verranno, mi daranno la stessa soddisfazione. Infatti, la più grande soddisfazione da dirigente è quella di mettere nelle condizioni migliori quelli che vengono qui per fare le cose bene con noi".

Un lavoro quotidiano per costruire e cementare un grande gruppo... Ieri ad esempio c'è stata la cena con tutta la squadra e il presidente al ristorante di Javier Zanetti...

"Negli ultimi anni si è sviluppata una certa distanza tra il calcio giocato e quello raccontato dagli altri. Per quanto riguarda il mercato, ai nostri tifosi dico che loro hanno potuto sperimentare che, negli ultimi anni, abbiamo fatto un cinque per cento di tutto quello che è stato detto o scritto. Senza voler illudere nessuno, per primi noi stessi, perchè poi c'erano situazioni che non potevano essere evitate o superate. Per riprendere quello che stavo dicendo, il calcio raccontato dagli altri, negli ultimi anni, è poco calcio. Invece quello vero è molto simile negli ultimi 50 anni. Un gruppo si costruisce quasi sempre con i soliti valori e le solite cose, come la cena di ieri sera, che la squadra sceglie spontaneamente di fare. Sono tutti segnali di convinzione".

Il fatto di avere una squadra forte lo si capisce anche da queste cose?

"Si evince dalla convinzione e dal piacere con le quali si fanno le cose. Come è successo in questo mini ritiro al freddo senza andare da nessuna parte... L'anno prossimo magari potremmo scegliere qualcosa di diverso, ma è importante la convinzione di fare le cose bene perchè si ha l'obiettivo di stare bene fisicamente nella seconda parte di stagione, che diventa decisiva. Tutte le partite per noi sono decisive, siamo arrivati a metà stagione molto bene come negli ultimi anni, e questo attesta una grande continuità e una grande attenzione nella gestione in generale da parte di tutti quelli che lavorano all'Inter. Di questo voglio ringraziare tutti personalmente. Noi dobbiamo semplicemente continuare così per il piacere di fare le cose bene per noi, cose che sono poi condivise dai nostri tifosi".

Oggi qualche quotidiano scrive che all'estero si compra di più nel calciomercato e che in Italia si fanno solo scambi: è d'accordo?

"Non possiamo nascondere l'esistenza di una crisi economica mondiale, deve esserci anche un'attenzione mondiale sulle cose che si fanno. Sotto il punto di vista sportivo non credo ci possano essere delle grandi cose, se non qualche anticipo di operazioni future oppure movimenti per un impellente bisogno da parte di qualcuno per infortuni o rendimenti palesemente insufficenti. Ma questa, sinceramente, è un po' la linea degli ultimi anni. È chiaro che il nostro mercato differisce da quello inglese, specialmente quello interno, perchè tra di loro spendono molto di più che da noi. Si danno delle valutazioni di molti milioni di pound per giocatori abbastanza normali. Ma lì c'è un discorso diverso".

Tutti, Moratti, Mourinho, Oriali e anche lei, nelle ultime ore avete dichiarato che il gruppo dell'Inter merita di rimanere unito sino alla fine della stagione. Se però qualcuno dovesse bussare alla porta del suo ufficio perchè poco utilizzato e desideroso di giocare di più?

"L'Inter fondamentalmente prima ascolta, poi ci pensa, dopo, se è d'accordo, decide. Questo perchè l'Inter ha il dovere di essere competitiva su tutti fronti e, quando fa delle scelte a giugno, le fa condividendole con i calciatori che accettano le condizioni prima e che sanno poi che c'è la possibilità anche di essere meno utilizzati. Proprio un paio di giorni fa parlavo con Mourinho, il quale durante la sua conferenza di presentazione tracciò delle linee generali riguardo al numero di calciatori che, a suo parere, era utile avere durante la stagione per far giocare tutti molto e avere meno problemi di gestione. Anche se poi è chiaro che, se sono tutti ottimi professionisti come da noi, si possono non avere problemi comunque. Ecco, negli ultimi mesi, il tecnico si è reso conto, cosa che noi già sapevamo un pochino, che con lo stress che c'è nel nostro calcio e le tante partite che si giocano tra campionato, coppa e nazionali, ci possono essere una media di 4-5 giocatori non disponibili per mese. Quindi, forse, il numero giusto di una 'rosa' non è di 28-29 effettivi, ma potrebbe essere di 26-27 come negli ultimi anni. E comunque consideriamo che abbiamo dei giovani in rosa".

Allora, Branca, tanti auguri di buon compleanno e buon lavoro per l'anno prossimo..

"Si sta lavorando per vedere se c'è qualcosa di molto utile per noi. Io lavoro solo per guardare tutti i tipi di giocatori, ma non c'è nessuna trattativa e nessuna voglia di fare qualcosa. I nostri calciatori possono stare tranquilli, dobbiamo solo continuare a lavorare bene come in questi giorni, e come negli ultimi 3-4 anni, affinchè questa stagione possa essere, se possibile, uguale o ancora più soddisfacente delle precedenti".
|Ufficio Stampa Inter - Fonte: www.inter.it| - articolo letto 170 volte


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