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2009-01-10

Roma - Milan: il momento di dire presenti


Un crocevia fondamentale. Un crocevia, oserei dire, decisivo. La trasferta di Roma dirà moltissimo sul proseguo della stagione del Milan: uscire dall’Olimpico senza i tre punti significherebbe forse dover dire addio ancora una volta prematuramente alla corsa per il vertice. Fare bottino pieno nella capitale, al contrario, sarebbe una spinta fondamentale per continuare a crederci. Una fetta importante di stagione rossonera, quindi, si decide nel big match di domenica sera. Analizziamo allora più dettagliatamente la Roma che ospiterà i rossoneri, facendo il punto della situazione in casa giallorossa.
L’IMPORTANZA DEL CAPITANO - A Trigoria ne sono convinti: il momento nero è passato è la squadra è pronta per una grande seconda parte di stagione. Dopo lo splendido campionato dello scorso anno, perso solo di due lunghezze nell’ultimo quarto d’ora della stagione, la Roma è ripartita con la convinzione di poterci riprovare andando fino in fondo. Un avvio di stagione molto balbettante, però, ha escluso presto la formazione di Spalletti dalla lotta per il vertice costringendola anche a sudarsi la qualificazione agli ottavi di Champions. La svolta è avvenuta con il ritorno in campo a tempo pieno di capitan Totti, vero e proprio ago della bilancia della squadra giallorossa. Con il ritrovato numero 10 la Roma ha ripreso, come d’incanto, a giocar bene e conquistare punti. L’impressione è stata quella di un giocattolo a cui mancasse solo il proprio ingranaggio principale per riprendere a funzionare. Il rientro di Totti ha giovato molto sia dal punto di vista tecnico che sotto il profilo della convinzione e dell’entusiasmo, permettendo al gruppo di Spalletti di rimettersi in carreggiata.
Nell’ultima gara del 2008 Totti ha subito un infortunio muscolare che lo terrà fuori per oltre un mese (rientrerà per l’ottavo di finale di Champions con l’Arsenal), ma la Roma sembra aver ormai intrapreso la strada giusta indicata dal suo condottiero.
IL “ROMBO”, LA VERA SVOLTA - La presenza in campo di Totti è stato certamente un fattore determinante, ma ci sono anche altri aspetti della rinascita romanista che meritano di essere presi in considerazione. Primo fra tutti, il cambiamento di modulo operato da Spalletti. Il tecnico di Certaldo ha avuto il merito di convertire l’amato 4-2-3-1 (divenuto ormai un marchio di fabbrica della sua Roma) in un 4-3-1-2 più compatto ed equilibrato. Sistemandosi con il “rombo”, la squadra giallorossa ha riacquisito solidità difensiva e profondità offensiva, permettendo a molti suoi interpreti di tornare ai propri livelli.
Perrotta sta garantendo corsa e sostanza da interno di centrocampo, Vucinic da prima punta sta facendo benissimo, Brighi si è ritagliato spazi inimmaginabili ad inizio stagione rivelandosi decisivo anche in zona-gol. Anche gli esterni hanno tratto beneficio dalla nuova situazione tattica, trovando libere le corsie un tempo occupate dai due trequartisti larghi. La costante crescita di Riise, nettamente in affanno ad inizio stagione, è spiegata anche da questa nuova libertà di movimento lungo la corsia mancina.
L’UNDICI DI DOMENICA - L’assenza di Totti costringe Spalletti ha ridisegnare i suoi piani tattici. L’allenamento di rifinitura di sabato dirà sicuramente di più sulla formazione, ma è probabile che venga dato spazio a Mirko Vucinic come unica punta con Aquilani e Julio Baptista alle sue spalle. Il terzetto di centrocampo sarà composto da De Rossi, Brighi e Perrotta, mentre nella linea a quattro davanti a Doni dovrebbero esserci Riise, Juan, Mexes e Cicinho. I dubbi di formazione di Spalletti sono due: Pizarro ha recuperato dall’infortunio che lo ha tormentato per mesi e il suo impiego garantirebbe qualità alla manovra, Cassetti è più portato di Cicinho a difendere e quindi sarebbe forse più adatto a presidiare la zona da cui spesso partono le azioni più interessanti dei piedi-buoni rossoneri.
GIOCARE DA MILAN - David Beckham titolare? David Beckham in panchina? David Beckham in campo un’ora? La presenza dell’inglese all’Olimpico calamiterà molte attenzioni e moltissime saranno le domande sul suo conto rivolte a Carlo Ancelotti in conferenza stampa. Conoscendo la grande fiducia che Carletto nutre nei confronti dei suoi “fedelissimi”, è assai difficile che rinunci a qualche suo centrocampista in uno dei match più delicati dell’anno. Più probabile che possa decidere di sfruttare le qualità di Becks a partita in corso. Risolto questo “dubbio”, in realtà mai esistito, la formazione sembra fatta per 10/11. L’unico ballottaggio sarà quello tra Seedorf e Flamini; il francese è apparso tonico e motivato, ma quando si parla della presenza di Clarence in una partita importante non bisogna mai dare per scontata la sua esclusione! Attenzione anche a Sheva, dato in forte crescita e spesso protagonista assoluto sul prato verde dello stadio Olimpico...
|di Gabriele Pipia - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 175 volte


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