Giampaolo: "Abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo"
“I punti sarebbe meglio farli sempre quando li meriti a prescindere che l’ avversario sia più o meno blasonato o più o meno forte”. – ha dichiarato Marco Giampaolo – “Non c’è la matematica di nulla, le partite le devi giocare bene e poi se meriti devi anche raccogliere a prescindere dal nome dell’avversario. Così non è stato nel nostro ultimo periodo però questo ci deve dare la consapevolezza, la forza, l’autostima, per continuare a giocarcela in un certo modo.”
Contro le grandi il Siena ha lo stesso atteggiamento che ha con le altre, segno di maturità
Io penso che se vai a giocare una partita e fai una difesa ad oltranza alla lunga soccombi lo stesso e dalla partita stessa non ne ricavi nulla in termini di autostima e di crescita, quindi tanto vale esprimere sempre la propria personalità, il proprio modo di essere, e questo può aiutarti poi nelle partite successive. Bisogna avere sempre rispetto dell’avversario, adottare le eventuali contromisure per non essere mai in balìa della squadra avversaria, però non rinunciare ad esprimere se stessi. Questo penso faccia parte un po’ della nostra filosofia, perlomeno la squadra fino ad oggi si è comportata in questo modo. E’ vero che abbiamo raccolto meno di quando meritassimo, ma credo che con il proseguimento di un certo tipo di lavoro, con quella che è la naturale crescita della squadra e con l’accrescimento della consapevolezza di ogni giocatore, si possa fare meglio di come, in termini di risultati, abbiamo fatto fino a oggi.
E’ vero che le buone prestazioni danno morale ma il fatto che al termine di queste prestazioni non arrivino i punti può portare un certo timore all’interno della squadra?
Noi non è che scendiamo in campo pensando di fare una buona prestazione e basta, noi scendiamo in campo cercando di fare risultato. A mio avviso il risultato lo si può conseguire con le buone prestazioni, il timore in questa squadra non ci deve essere, le partite te le devi giocare bene e non avere paura prima di giocarle. Se giochi con la paura giochi male.
Cosa manca?
Probabilmente manca qualche risultato in più. Penso che per come si è comportata la squadra fino ad oggi, abbiamo subito qualche sconfitta di troppo. Per quanto dimostrato ci mancano quei punti che meritavamo, ma non bisogna piangerci addosso, non bisogna guardare indietro ma giocare con la consapevolezza di poterli fare nella partita successiva.
Partita successiva che sarà anche l’ultima del girone d’andata, alla luce di quanto detto finora c’è la possibilità di raccogliere di più nel girone di ritorno?
Io penso di sì e me lo auguro perché poi se si lavora in un certo modo e si migliora possono arrivare anche risultati migliori. Non che quelli conseguiti fino ad oggi siano da buttare, però in termini numerici di punti sicuramente non ci hanno reso giustizia. Mi auguro quindi che si possa migliorare sempre, che ognuno dei giocatori possa continuare a crescere e dobbiamo cercare di ritrovare la via del gol con più frequenza nelle partite. Attraverso l’impegno, attraverso la serenità che significa lavorare bene e porsi bene di fronte al lavoro settimanale, penso che si possa migliorare. Noi dobbiamo tenere bene a mente il nostro obiettivo che è la salvezza e dobbiamo essere consapevoli che questa si raggiunge anche attraverso il sacrificio. Chiunque è chiamato a raggiungere un obiettivo lo fa soltanto attraverso il sacrificio, anche chi deve vincere lo scudetto non ha la strada spianata ma è lì a lottare per arrivare prima degli altri, ma questo obiettivo non lo può conseguire alla fine del girone andata.
Tra le note liete ci sono i giovani che hanno risposto in maniera positiva alla chiamata
Quando faccio giocare un calciatore è perché sono sicuro che all’interno della gara possa dare il suo contributo, i segnali me li danno in allenamento di settimana in settimana. Quando due partite fa ho scelto di far giocare Brandao è stato perché ero sicuro che avrebbe dato un contributo alla squadra così come ha fatto. Del Prete aveva fatto la prima di campionato poi non ha più giocato, però nei quattro mesi successivi è stato sempre presente, ha sempre lavorato con quel sistema con i compagni e sapeva cosa fare, poi nella partita concorre anche lo stato d’animo, la maturità, la personalità, e lui ha detto la sua ed è stato bravo a giocarsela come la doveva giocare. Lo stesso discorso vale per Packer, di cui avevamo parlato diversi mesi fa dicendo che poteva essere il sostituto di Kharja o di Ghezzal, è capitato che ha giocato ed anche lui all’interno di quella filosofia di squadra, si è comportato bene, è segno che lavorano bene. E’ chiaro che questo va sostenuto anche dai risultati che permettono di crescere sempre di più. |Sito Ufficiale Siena Calcio - Fonte: www.acsiena.it| - articolo letto 132 volte