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2009-01-17

Bologna: conferenza stampa a Casteldebole per Francesco Valiani


A volte gli affari si fanno anche sul finire di mercato. Per informazioni chiedere a Francesco Valiani, uno che a Bologna è arrivato un anno fa giusto allo scadere delle trattative. E infatti il messaggio della scheggia di Pistoia è chiaro. E duplice.
Intanto in questi giorni ha trovato il mister tutt’altro che nervoso: “se c’è una cosa che non filtra nello spogliatoio è quella del mercato”. E poi c’è la convinzione che “il mercato di gennaio non è una corsa a chi arriva prima. L’ultima settimana è sempre stata quella più decisiva.
Non vedo perché uno debba buttare via i propri soldi, lo trovo normale e naturale. Trovo giusto che la società faccia gli affari quando ritiene il momento di farli”. La mente va allora al prossimo impegno, alla sfida in terra di Sicilia. Valiani non nasconde che “sappiamo com’è l’ambiente di Catania, ci ho giocato qualche volta anche in serie B. I tifosi sono calorosi e lo stadio è difficile da espugnare, non a caso il Catania fa del fattore campo uno dei suoi punti di forza”.
La squadra di Zenga può essere un cliente difficile anche perché ha parecchie soluzioni sulle palle inattive e sui calci da fermo, ultimamente fatali ai rossoblù: “non ci va giù – è il Valiani pensiero – di prendere gol così. Questa settimana abbiamo cercato di lavorare in particolar modo su questo aspetto”.
Alla trasferta il Bologna si presenterà forte del fatto che sinora non ha mai perso “ed è un risultato – dice Valiani – che ci teniamo stretti, in serie A non è facile fare tutte queste partite senza perdere. Certo siamo consapevoli che serve più spesso il colpo da tre punti, vincere è fondamentale. A noi servono punti, dobbiamo farli e li faremo”.
Qualcosa da migliorare, dunque, c’è, ma c’è anche il fatto che “dobbiamo renderci conto che gli avversari che ogni’ domenica ci troviamo di fronte non hanno grossi punti deboli. Prendiamo il Chievo, domenica scorsa: doveva essere l’ultimissima della classifica, eppure ha dimostrato di essere un’ottima squadra. In questo campionato c’è qualità, e non è facile vincere. Già il fatto di non perdere è importante, tra qualche mese ci ricorderemo di questi pareggi. Quando l’obiettivo è la salvezza, è difficile dire se si può raggiungere con patemi o senza patemi. Anche le squadre che sono a 23/24 punti io credo che ancora non siano tanto tranquille. A volte non basta fare punti all’inizio, quello che conta è la costanza nel rendimento”. Il numero 7 rossoblù vede comunque un Bologna in salute, senza particolari problemi dal punto di vista del gioco. Piuttosto “dobbiamo tirare fuori qualcosa di più dal punto di vista della cattiveria agonistica. Dobbiamo abituarci a vincere, sarebbe davvero importante, ci darebbe fiducia nei nostri mezzi”.
Una parentesi Valiani la apre per fare un proprio bilancio personale dell’ultimo anno: “sono soddisfatto, anche se poi io sono uno di quelli che cerca di fare sempre autocritica. Qualche passaggio a vuoto c’è stato, in questa stagione come effettivamente nella scorsa. Ma è stato un anno importantissimo soprattutto per la promozione dalla B alla A: una cosa emozionante, il coronamento di tutta la corsa che ho fatto fin da ragazzo. Io nasco esterno, poi se riesci ad applicarti e a fare quello che ti chiede il mister, può capitare di giocare più spostato al centro, in una posizione che comunque mi piace.
Io sto comunque cercando di dare del mio meglio sulla fascia, quello è il mio ruolo e quelle sono le mie caratteristiche. Questo non significa che non si possa cambiare, ma sono comunque decisioni che spettano al mister”. E un anno caratterizzato dall’esonero di Arrigoni, con il quale Valiani aveva un buon rapporto come ora con Mihajlovic: “ma un esonero ti fa rendere conto che può essere conseguenza anche dei tuoi risultati in campo”. Nessuna sorpresa, poi, dell’exploit di Di Vaio: “me l’aspettavo, sin dal primo allenamento mi ero reso conto delle sue qualità. Col passare del tempo l’impressione è stata confermata: è un ragazzo straordinario a livello umano, di grande umiltà”. Guardando appena un po’ in là, all’orizzonte spunta il Milan con la stella Beckham in più: “più campioni ci sono in campo – è l’idea di Valiani – più diventa stimolante e si tira fuori qualcosa in più”. Ma prima c’è Catania e il numero 7 rossoblù richiama all’attenzione perché “è una bella partita tosta, ma tosta veramente”.
|di Cinzia Saccomanni - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 152 volte


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