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2009-01-18

Io sto con Marco Bernacci


Il pubblico di Bologna è un pubblico particolare, molto particolare. Anche chi come me ne fa orgogliosamente parte da sempre, spesso fa davvero fatica a capire certi comportamenti, ad entrare in quel meccanismo mentale che a volte scatta nella tifoseria e che porta a manifestazioni e atteggiamenti per me inspiegabili.
In particolare, il pubblico di Bologna (che ha la nomea del “pubblico dal palato fine” non si sa bene in base a cosa visto che negli ultimi trent’anni si sono viste squadre piuttosto scarse) ha spesso dei rapporti strani con i propri calciatori, rapporti che anche Freud avrebbe a volte difficoltà a prevedere.
E’ successo che giocatori scarsissimi diventassero idoli della tifoseria (ultimo esempio, Sussi) o che giocatori dalle buone qualità tecniche venissero bollati come “inadeguati” immediatamente ed accantonati senza troppi ripensamenti magari a causa di vicende che col calcio nulla hanno a che vedere (mi viene in mente Luciano, allora Eriberto). Ci sono stati anche dei casi di vera e propria prevenzione, di critica a prescindere piuttosto pesante che francamente non ha trovato poi nessun oggettivo riscontro sul campo.
In questi mesi a Bologna stiamo assistendo ad uno di questi casi, specificamente verso Marco Bernacci. Fin dal suo arrivo la punta romagnola è sempre stata circondata da parecchio scetticismo e da poco “calore”… non so se per la sua provenienza cesenate, non so se a causa delle aspettative che c’erano verso un giocatore pagato quasi a peso d’oro, non so se a causa della apparente e supposta “indisponenza” del calciatore, accusato di essere poco simpatico e con un po’ di puzza sotto il naso.
Spesso chiamato “Merdacci” nelle conversazioni da stadio, sicuramente il suo poco utilizzo e le opacissime (per non dire orrende) prime apparizioni non hanno favorito il suo riscatto agli occhi del pubblico. Dopo aver trovato con Mihajlovic un po’di continuità e anche il primo gol in A, si pensava che tutto fosse risolto, e invece nella scorsa partita col Chievo il pubblico di Bologna ha dato a mio avviso il peggio di se. Giornata negativa, prestazione inguardabile di tutta la squadra, azioni offensive neanche a parlarne, Bernacci ovviamente non gioca bene, in parte per colpa sua ma anche probabilmente in parte perché tutta la squadra non è praticamente scesa in campo.
Poi, il fattaccio: quando a metà del secondo tempo Bernacci viene sostituito, la sua uscita del campo è accompagnata da abbondanti fischi. Ecco, per me questo è un comportamento vergognoso. Tutta la squadra meritava di essere fischiata (come è successo alla fine della partita infatti) ma se si fischia un calciatore mentre esce è evidente la volontà di colpire solo lui, considerando che Marchini, sostituito alla fine del primo tempo non è stato fischiato e neppure Mudingayi che con una sciocchezza ha lasciato la squadra in 10.
Quali sarebbero le gravi colpe di cui si è macchiato Bernacci? Aver giocato sotto la sufficienza? E allora perché gli altri no e lui si? Non essersi impegnato? Ma chi lo dice che non si è impegnato? Anzi, lui ha provato ad andare su ogni palla, a giocare di sponda, a rendersi utile in una partita dove il Bologna avrebbe potuto giocare senza punte perché la palla non ha mai superato la metà campo. Al massimo gli si può imputare di non essere ancora un attaccante di categoria.
Beh, ok, ma cos’è questa, una colpa? Da quando è una colpa essere dei “tristi” come si dice a Bologna? Cosa si crede, che lui non tiri in porta di proposito, che si faccia anticipare volutamente? Poi, un retroscena: secondo un articolo del Corriere di Bologna, una volta tornato negli spogliatoi Bernacci si sarebbe (condizionale d’obbligo) addirittura messo a piangere dopo la brutta prestazione e i fischi. Una reazione del genere, per quanto magari possa essere esagerata, sicuramente dimostra che il giocatore ci tiene a farsi vedere, a far bene, a dimostrare quanto vale. Di sicuro non dimostra menefreghismo. E allora perché i fischi? Per me questi fischi sono stati davvero assurdi, incomprensibili. Al primo anno di A, dopo anni di sola serie B dove era comunque abituato ad essere una prima donna, ora Bernacci sta calandosi pian piano nella massima serie. Sicuramente ha dovuto limare un po’ di indisponenza in campo, senza dubbio le sue prime apparizioni sono state largamente insufficienti, ma il ragazzo sta lavorando e si vede.
Ultimamente ha mostrato buonissimi spezzoni a Reggio Calabria e col Toro, a Lecce aveva fatto bene. Si vede che ci prova di più, che cerca di essere più presente ed inserito. Secondo me la sua unica “colpa” (se cosi si può definire) è semplicemente quella di non essere (ancora) il nuovo Toni, di necessitare di tempo e di opportunità per far vedere quello che sa fare in serie A e di essere allo stesso tempo in una squadra che non ha ne tempo ne spazio per dare queste opportunità vista la sua classifica deficitaria. E per questa “colpa” di certo non ci si può meritare i fischi. Se davvero arriverà Osvaldo, Bernacci potrà avere lo stesso il suo spazio ma allo stesso tempo gli sarà tolto un po’ di peso e di aspettativa e questo non gli potrà che fare bene.
Per quello che mi riguarda, io sto con Marco Bernacci. Forza Marco, continua ad allenarti e ad impegnati, facci vedere cosa sai fare e fai rimangiare a tutti i fischi che, sono convinto, ti hanno troppo frettolosamente riservato.
|di Fabrizio Puviani - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 237 volte


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