PATO DA CAMPIONE, VIOLA KO San Siro contesta Galliani "Non si vende Kakà"
Vittoria sofferta, soffertissima: sul campo, ma soprattutto sugli spalti. Perché nella vittoria di misura del Milan sulla Fiorentina ci sta con ogni probabilità l’addio calcistico più clamoroso che si ricordi a memoria d’uomo. Per la spropositata quantità di denaro in ballo, per la tempistica fulminante, ma soprattutto per il valore e l’età del giocatore: Kakà al City ha tutta l’aria di essere un affare già fatto.
L’ABBRACCIO - Al di là del “Non si vende Kakà” spalmato a tappeto per tutti i novanta minuti dai tifosi rossoneri, al di là dei numerosi striscioni di protesta contro la cessione e la dirigenza tutta: quello che fa pensare è l’abbraccio insistito del brasiliano ai compagni alla fine dei novanta minuti. Un saluto troppo lungo per una partita di campionato in un rigidissimo inverno milanese.
REWIND - Comunque: stasera a San Siro c’era la Fiorentina. Viola senza Frey e Mutu, rossoneri con Ronaldinho in panchina e Seedorf e Kakà alle spalle di Pato. C’è anche Gilardino, questa volta da avversario: per lui un acquazzone di fischi dall’inizio alla fine. L’ex Milan deluderà: molto meglio il promettente Jovetic e il peperino Santana.
PATO - Pronti via e il Milan si fa trovare scoperto: Jovetic si presenta solo davanti ad Abbiati, che ci mette una pezza miracolosa. Per Rosetti è rigore, ma il guardalinee Rossomando dice che è tutto regolare: si continua. Due minuti e il Milan passa. Jankulovski libera Pato sulla sinistra: diagonale al bacio del papero e gol capolavoro.
CANTO DEL CIGNO? - Il Milan si gasa e Kakà vuole lasciare il segno. Ma la scarsa forma e un’eccessiva tensione non lo fanno esprimere al massimo. Manca l’attimo giusto e il mezzo metro decisivo: a poco serve la collaborazione di Pato. Il Milan non morde e col passare dei minuti soffre il gioco della Fiorentina. Montolivo e Felipe Melo non sono degli sprovveduti. Al 35′ è lo stesso Montolivo a provarci dalla distanza: Abbiati respinge. Dall’altra parte più che un tiro un sospiro di Beckham che peraltro impegna oltre il previsto Storari. Fine primo tempo: Milan in lutto, Fiorentina in partita.
RIPRESA - Secondo tempo e Milan che vuole chiudere la partita. Pochi colpi, quelli di Kakà e compagni, che vanno a vuoto prima di lasciare spazio al forcing della Fiorentina. Kakà si sgonfia, Seedorf è un distillato di disastro, Pato non ha più rifornimenti: a comandare il centrocampo è Montolivo, che da buona posizione si fa deviare la palla con i piedi da Abbiati. Da circoletto rosso il miracolo su Santana a botta sicura.
ASSALTO A FORTE MILAN - Non siamo nemmeno al ventesimo e il Milan è sulle gambe. Prandelli ci crede e inserisce Bonazzoli. Ancelotti si copre come può: dentro Flamini, Senderos e Ronaldinho, fuori Seedorf, Beckham e Pato. Ma la musica è sempre quella: i viola ci provano fino alla fine: a 15 dal termine Santana fa la barba al palo, poi Prandelli lo toglie e Abbiati tira un respiro di sollievo. Intanto sugli spalti si pensa ad altro: che Milan sarà senza Kakà? Andrà davvero al City? Da Manchester giungono voci che i bookmakers inglesi non accettano più scommesse sull’arrivo del brasiliano. Anche questo è un brutto segno. Alla fine il Milan vince la partita. Ma con ogni probabilità perde Kakà.
LE DICHIARAZIONI DEL POST-PARTITA
Vittoria importante del Milan contro la Fiorentina in ottica Champions. Carlo Ancelotti è soddisfatto: “Abbiamo iniziato bene, abbiamo fatto un buon primo tempo, poi abbiamo cominciato a giocare solo sulla velocità degli attaccanti, con troppe palle lunghe. Pato è forte veramente, ha un talento straordinario, adesso sta trovando la continuità e la concretezza che gli mancava. Penso sia destinato a crescere ancora e mantenere questi livelli di finalizzazione”.
ANCELOTTI - Inevitabile l’argomento Kakà. Ancelotti precisa: “La situazione è in evoluzione, può ancora succedere di tutto, perché c’è stata un’offerta importante per un giocatore importante. Credo che occorra il tempo necessario per fare tutte le valutazioni del caso. Lui stasera ha vissuto delle emozioni molto positive, tutto il popolo rossonero gli ha dimostrato un grandissimo affetto, ha vissuto una vigilia serena e tranquilla. Dal mio punto di vista ci sono due aspetti: uno è quello personale, umano, e credo che nell’eventualità che un ragazzo con il quale sono stato per sette anni se ne vada c’è un po’ di dispiacere, di rammarico. L’aspetto professionale è diverso, perché in questo momento Kakà è ancora un giocatore del Milan, sono onorato di allenarlo, di averlo allenato, poi vedremo se qualcosa cambierà”.
GALLIANI - Intanto Adriano Galliani conferma la trattativa: “Il problema ora è capire cosa fare, per ora nulla è definito. Né il Milan, né Kakà hanno firmato alcunché con il Manchester City, quindi il giocatore al momento è del Milan. Io ho gli stessi sentimenti dei tifosi, sono un tifoso del Milan, ma devo cercare di far convivere sentimento e ragione. Credo che un club debba vivere soprattutto delle proprie risorse e non dalla beneficenza di un magnate che mette cifre iperboliche stagione dopo stagione, perché quando questo magnate un giorno non volesse o non potesse più fare questo, non so cosa potrebbe succedere. Prendere un giocatore di secondo piano non serve, giocatori a livello di Kakà non ci sono, quindi se Kakà dovesse partire, rimaniamo senza Kakà, ma Kakà non è partito”.
PRANDELLI - Cesare Prandelli pensa alla gara dei suoi: “Meritavamo il pareggio. Abbiamo affrontato una grande squadra senza nessun timore, siamo andati in svantaggio ma non abbiamo perso la voglia di fare gol. Siamo una squadra giovane che deve fare esperienza e su un campo difficile come quello di San Siro abbiamo fatto la partita. Le assenze importanti non c’entrano, chi c’era ha dimostrato di poterci stare con grande determinazione. Il rigore di Jovetic poteva starci, anche se quello su Montolivo era più evidente. Certo un rigore a San Siro dopo pochi minuti poteva darci l’entusiasmo giusto ma la squadra non ha mai perso la voglia di fare bene”. |di Federico Bettello - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 167 volte