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2009-01-19

Mourinho: "Trenta minuti che non si spiegano"


BERGAMO - José Mourinho, intervistato ai microfoni di Sky Sport, analizza la sconfitta dei nerazzurri contro l'Atalanta: "Non so spiegare. Di solito se la mia squadra non fa un risultato positivo mi piace parlare bene dell'avversario. Oggi preferisco dire che questo risultato è colpa nostra, oggi devo stare zitto e la stampa può usare tutti gli aggettivi che vuole ed io dovrò accettarli. L'allenatore è la faccia della squadra, e il responsabile delle sconfitte. Io non sono permaloso, ho le spalle larghe e forti e preferisco che le critiche cadano su di me piuttosto che sui miei giocatori".
"La mia squadra ha avuto difficoltà nelle ultime tre partite? Non credo. Con il Siena è stato difficile ma noi abbiamo giocato seriamente e con intensità; contro il Cagliari non era facile, tornavamo dalla sosta natalizia, ma abbiamo comunque pareggiato. Oggi l'Atalanta ha fatto una buona partita ma non bisogna dimenticare che noi siamo stati 30' minuti senza giocare, che loro hanno fatto quattro tiri e hanno segnato tre volte però...il primo gol è passato dalla testa di un mio giocatore che invece di spazzare via la palla, l'ha messa sul piede di Floccari; per il secondo si può parlare di sfortuna ma poteva essere anche un rigore, considerata la deviazione di mano di Ibrahimovic; il terzo, sapevamo che Doni è bravissimo di testa e può arrivare facilmente in quella posizione. Posso solo dire che abbiamo fatto troppi errori".
Ma una sconfitta non è un dramma e il perchè lo spiega lo stesso Mourinho: "Sono arrabbiato però i momenti difficili mi piacciono perchè possono essere positivi per cambiare qualcosa. Quando una squadra non gioca bene l'allenatore analizza, riflette per poter migliorare". "Confronti con lo scorso anno? Preferisco non fare confronti, voglio parlare della partita di oggi. Posso solo dire che tutte le altre squadre sarebbero solo felici di essere nella nostra posizione". È sempre propositivo e concentrato sul lavoro il tecnico portoghese che aggiunge: "Già nel viaggio di ritorno in pullman a Milano mi metterò al lavoro per cambiare le tante situazioni negative che sono capitate in questa partita". Ai microfoni di Mediaset, José Mourinho aggiunge: "Ho fatto il possibile per evitare che la squadra pensasse alla gara con il Manchester. È vero, abbiamo sfruttato la sosta per provare qualcosa in vista della Champions ma sapevo io stesso che a Bergamo non ci sono mai stato, che era un campo difficile quindi lo dovevano sapere i calciatori che qui hanno giocato più volte. È per questo che mi hanno sorpreso in modo negativo, dal punto di vista mentale".
Nonostante la sconfitta, oggi l'allenatore nerazzurro vuole parlare solo di Atalanta - Inter: "Non parlo di mercato, soprattutto dopo una sconfitta. Non lo faccio perchè ho rispetto dei miei giocatori e perchè sono il primo responsabile, in modo particolare quando si perde così".
Infine a Inter Channel, José Mourinho conclude guardando avanti: " Prima della partita di mercoledì devo capire perchè qualcuno, oggi, ha avuto tanta difficoltà a giocare. Devo capire un pò di cose e se cambierò la formazione sarà perchè qualcuno qui a Bergamo non mi ha dato le risposte che cercavo".
|Ufficio Stampa Inter - Fonte: www.inter.it| - articolo letto 159 volte


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