Rossoblu corsari, 2-1 a Catania Primo successo esterno per Mihailovic
Sarebbe la classica occasione per fare bilanci di metà mandato, ovvero al giro di boa del campionato di serie A. Nell’occasione, però, la vittoria del Bologna a Catania per 2-1 sembra meritare la precedenza per più di un motivo. Anzitutto perché consente ai rossoblu di toccare quota 19 punti, cioè il livello indicato dall’allenatore come necessario al compimento del girone di andata. Poi perché rappresenta insieme il nono risultato utile consecutivo della gestione Mihajlovic e la prima vittoria fuori casa della medesima. Terzo, e non meno importante degli altri, questo momento del Bologna è stato ancora contrassegnato da una rete di Marco Di Vaio che ha sbloccato il risultato confermandosi, ancora una volta, un patrimonio calcistico inestimabile per la compagine dei Menarini.
Del resto, forse, questo elemento del ripetersi delle segnature da parte di Di Vaio è stato il solo tratto di continuità con le precedenti esibizioni bolognesi. Infatti la partita contro i siciliani ha avuto un andamento per gran parte assai eccitato ed eccitante, con qualche colpo di scena molto insolito. Cominciando dall’espulsione per grave scorrettezza di Izco al 30’, proseguendo con due reti bolognesi in soli 5 minuti, con un rigore parato da Antonioli (il che non avveniva da moltissimo tempo) e dalla espulsione, non simultanea ,ma inflessibile, dei due allenatori. E coronata, quasi un evento da queste parti, dall’esordio di Federico Casarini, un diciannovenne della primavera. Un evento, visto che per anni si è dovuto assistere all’invio nel dimenticatoio dei ragazzi del vivaio, quando non al loro emigrare per un piccolissimo pugno di euro.
Il Bologna, stavolta, ha disputato 90 minuti di qualità e quantità, soffrendo veramente soltanto nel primo quarto d’ora e manovrando poi a tutto campo senza lasciare granchè al Catania che pure era molto temuto rappresentando forse l’unica rivelazione finora evidenziatasi nel torneo.
In termini più complessivi, allora, occorre ricordare che i 19 punti attuali del Bologna vogliono dire una media partita di 1 punto. Troppo poco per evitare la retrocessione, ma, si spera, abbastanza per disputare un girone di ritorno con prospettive più positive, siccome si pensa che la salvezza possa essere a 39-40 punti. Niente male, anzi davvero bellissimo, trovare il rossoblu Di Vaio in testa da solo alla classifica dei marcatori con 14 gol. Oltre la soddisfazione sportiva, questo significa che la scelta è stata molto azzeccata in estate, a differenza di numerose altre discutibili, fino al punto di aver messo in discussione il destino della squadra fino al cambio di allenatore.
In effetti, all’inizio del girone di ritorno è questa la fisionomia che caratterizza il Bologna. Una squadra, una rosa di giocatori rivitalizzate dal tecnico serbo, conscio di dover esprimere in ogni occasione orgoglio ed energia, di poter sempre puntare al risultato migliore e, comunque, di dover fare tutto sempre per ottenerlo. Per un gruppo di calciatori che non vuole mollare, è indispensabile muoversi su questa lunghezza d’onda. Altrimenti le debolezze tecniche innegabili avrebbero già segnato la loro sorte. Rimane quindi indubbiamente valido ed in piedi il discorso del rafforzamento della squadra. Finora la società è riuscita invero a fare poco ed ha mostrato di aver subito qualche contropiede temporale e di esitare eccessivamente sul piano economico, fidandosi di alleati, di rapporti amichevoli o simili che non si sono affatto dimostrati tali. E’quanto mai necessario correre con le proprie gambe e le ragioni di un mercato di gennaio con entrate giuste e qualitative non sono venute meno. Pensate solo che domenica prossima giocherà il Milan al Dall’Ara.... |di Vittorio Zerbini - Fonte: www.noirossobluweb.it| - articolo letto 179 volte