Avremmo tutti firmato, prima dell'inizio del campionato,sull'attuale posizione di classifica, sui punti e sulla distanza dalla terzultima. Avremmo anche sottoscritto, se problemi dovevano esserci, di affrontare una fase critica nel mese di gennaio, il mese giusto dove c'è tempo di riflettere su ciò che ha evidenziato il girone d'andata ed agire di conseguenza, coprire certi ruoli vuoti, risolvere soprattutto i problemi evidenziati sotto la voce “contratti”, per il bene di tutti. Le principali speranze di gran parte dei tifosi sono queste.
Tornando alla gara di domenica scorsa sono principalmente due le teorie che accompagnano, e dividono, la maggior parte dei tifosi. Chi vede negli errori arbitrali la causa principale della partita persa perchè tutto ciò, subito di partita in partita, taglia le gambe e condiziona notevolmente l'andamento della partita. C'è, invece, chi crede che non bisogna appellarsi agli errori arbitrali ma che sia stato un errore di concentrazione e il modo, apparentemente abbastanza svogliato, di iniziare la seconda frazione di gioco, come se in dieci si fosse destinati alla sconfitta.
Due interpretazioni diversi, a voi , alle vostre personalissime idee, stabilire qual è il Pro e il Contro della settimana.
Zenga: "Non so cosa sia successo all'inizio del secondo tempo. Stavamo sullo 0-0, ci siamo coperti, ma eravamo sicuri di poter vincere. Poi abbiamo preso quei due gol ed è stata una mazzata per la nostra squadra. Dopo un'espulsione nel primo tempo, dopo un rigore chiarissimo non dato, è chiaro che non potevamo dare di più . Poi sul 2-0 sono arrivate anche le punizioni, e i rigori a favore nostro. Ma quel che mi importa in questo momento è capire cosa sia successo nelle azioni dei due gol che abbiamo subito a inizio ripresa. Avevo chiesto ai ragazzi di stare concentrati e non farsi influenzare da quanto era successo nel primo tempo. Evidentemente dobbiamo imparare che quando si subisce un gol non finisce la partita . Dobbiamo essere più bravi a gestire lo svantaggio”.
Pulvirenti: “ Se oggi fossimo stati più attenti anche con questo arbitro non saremmo usciti dal campo con una sconfitta . Quello che mi preme più di tutto è rimarcare la prestazione non positiva della squadra nel secondo tempo. Abbiamo preso due gol da polli. E a quel punto la sconfitta è stata inevitabile.
Non mi è piaciuto affatto l'atteggiamento della squadra nel secondo tempo. Abbiamo fatto un passo indietro rispetto al 2008. Arbitro o no, è compito dei giocatori guardare alle nostre prestazioni . Adesso tocca all'allenatore analizzare la squadra e far sì che non si prendano più due gol fotocopia come quelli di oggi. Occorrerà lavorare per capire cosa è successo, in cosa si è sbagliato e porre di rimedio”.
La storia recente ci ha insegnato che da gennaio a maggio il campionato si trasforma , le squadre in difficoltà si rafforzano ed escono alla distanza, Reggina insegna, ed è quindi necessario non ripetere l'ennesimo errore di credersi salvi a metà dell'opera. Serve lo sforzo più importante , vincere l'handicap trasferta e raccogliere prima possibile quindici, importantissimi, punti. Senza processi, pressioni e prese di posizione, uniti.
Alla società la fiducia di provvedere, per l'interesse di tutti, finché si è in tempo, a migliorare ciò che va migliorato.
Si va a Genova con l'occasione di cancellare il brutto stop interno, contro la squadra più in forma del torneo, dimostrarsi compatti e, magari, più spregiudicati, dimostrare di esserci, il Genoa non si può subire lo si deve affrontare con coraggio, convinzione e fiducia nei propri mezzi. |di Seby Maina - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 177 volte