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2009-01-22

Napoli, il punto sul girone d'andata: pagelle, analisi tecnico-tattica e aspettative sul ritorno


Diciannove partite giocate, 10 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte per 27 gol fatti e 18 subiti che equivalgono al quinto posto in classifica con 33 punti. Se la matematica non è un'opinione, questi "freddi" numeri raccontano di un Napoli in piena zona Uefa, piazzamento che è l'obbiettivo dichiarato dalla società ad inizio stagione.
Eppure, il dibattito è aperto: questa squadra può ancora migliorarsi? Può ambire a quel quarto posto, occupato tra l'altro a lungo in questa prima parte di torneo, che significherebbe Champions League? Probabilmente si, a patto che si metta un freno all'emorragia di punti che fuori casa racconta di una squadra impaurita, che non riesce a manifestare la sua superiorità tecnica contro compagini ampiamente alla portata. Ricorrere al mercato per puntellare la rosa con un paio di innesti funzionali, laddove mancano alternative ai titolari, potrebbe dare forse la soluzione. Che però sarebbe anche la più facile, la più comoda. Una scorciatoia, insomma, che la società sembra al momento non voler percorrere. E si può anche intuire il motivo: perdere a Milano ci sta, ma per ottenere punti contro squadre del valore di Torino e Chievo, servirebbe semplicemente una maggiore concentrazione, unita a qualche accorgimento tattico che l'allenatore potrebbe prendere in corsa.
L'ASPETTO TATTICO - Come detto, è sembrato un Napoli dai due volti considerando i risultati opposti ottenuti al San Paolo e in trasferta. In realtà, è stato il diverso atteggiamento degli avversari tra le gare casalinghe e viceversa a condizionare tatticamente gli azzurri. Il 3-5-2 aggressivo con gli esterni di spinta e Hamsik pronto ad inserirsi appoggiando Lavezzi e Denis, ha trovato terreno più fertile contro squadre con il baricentro più basso e sotto la pressione del pubblico di Fuorigrotta. Lo stesso non è accaduto in trasferta quando gli avversari hanno spinto, soprattutto sugli esterni, per cercare la vittoria. Il Napoli si è ritrovato spesso a giocare con un 5-3-2 in fuori casa con evidenti difficoltà, per Maggio e Mannini, ad appoggiare la manovra perché troppo lontani dalla porta avversaria. A questo si può aggiungere che, lontano dal San Paolo, la squadra di Reja ha spesso sofferto l’inferiorità numerica in mediana affrontando compagini con il trequartista, che costringe uno dei mediani ad abbassarsi, in assenza di un centrale difensivo rapido a fare l'elastico. Infine, il modulo azzurro esalta Hamsik le cui prestazioni in ombra, hanno pesato soprattutto fuori casa in aggiunta alle precedenti considerazioni. Un Napoli tatticamente efficace davanti ai propri tifosi, ma in attesa di novità lontano dalle mura amiche.
IL NAPOLI E GLI ARBITRI - Al giro di boa anche per i moviolisti è tempo di fare i conti. Il girone di andata non poteva chiudersi peggio. L’imbarazzante direzione del signor Farina rimarrà a lungo nei ricordi dei tifosi azzurri. Il fischietto genovese ha notevolmente appesantito il bilancio del Napoli alla voce “passivo”, pareggiando lo score del collega Rocchi: curioso infatti, che anche il DdG di Firenze abbia comminato agli azzurri un’espulsione (ai danni di Maggio in Milan-Napoli) e due rigori (uno nel corso dello stesso mach, per un fallo di Pazienza, l’altro contro il Palermo al 4° turno, reo Aronica). Quattro in tutto dunque le scorrettezze difensive rilevate nell’area partenopea, tre in quella avversaria, segnalate in ordine cronologico da Brighi (Atalanta-Napoli), Valeri (Napoli-Lecce) e Celi (Napoli-Catania). Preoccupante la situazione cartellini che vede i partenopei tra i più “cattivi” del campionato.
Sono ben 54 i provvedimenti disciplinari a carico dei giocatori azzurri di cui ben 5 rossi: due rifilati a Santacroce (da Rizzoli e Orsato), gli altri a Maggio (Rocchi), Zalayeta (Brighi) e Hamsik (Farina). Infine uno sbalorditivo primato per la squadra di mister Reja: solo 24 fuorigioco fischiati contro nelle prime 19 giornate di campionato.
Troppo veloci per farsi pescare in offside o scarsamente propositivi in profondità? Negativo o positivo che sia, questo dato resta impressionante se si pensa che l’ultima posizione in questa speciale classifica è occupato dalla Fiorentina (ben 87 volte al di là dell’ultimo difensore) e che il secondo gradino del podio appartiene alla Reggina staccata dal Napoli di ben 23 bandierine alzate.
LE PAGELLE - Merita nel complesso un ottimo voto il Napoli, a partire dalla Società, artefice principale di questa rinascita partenopea. Risalta qualche prestazione non brillante di alcuni calciatori, dalla loro ripresa dipenderà la sorte della squadra nel girone di ritorno.
DE LAURENTIIS 8: Da condottiero illuminato ha guidato con saggezza la nave azzurra fino al giro di boa. Bravo ad inchiodare i piedi per terra alla truppa nei momenti di euforia, scaltro nel mantenere il profilo basso per difendere le ingiustizie arbitrali. L’attacco sfrontato lanciato a difesa dei patrimoni umani in pericolo di migrazione è parso come un notevole segno di forza. GHIACCIO BOLLENTE
MARINO 7,5: Riesce ottimamente ad attirare attorno a sè tutte le variabili impazzite che gravano attorno al circo pallonaro. Il bunker di Castelvolturno e’ più di un fortino invalicabile. CALAMITA
REJA 5,5: Nel parziale bilancio di metà stagione la sufficienza non prevale sulle negatività endemiche del suo Napoli. Il sogno Champions si infrange all’ultimo passo del girone d’andata ma la pietra maligna colpevole della caduta è un nemico che il tecnico conosce e non è riuscito a sconfiggere. L’handicap esterno si presenta nella sconfitta arrendevole di Lisbona contro un Benfica alla portata del Napoli e prosegue per un intero girone d’andata. Oltre alle improvvisazioni di Lavezzi si devono cercare altre soluzioni. SI PUO' FARE DI PIU'
IEZZO 6,5: Cancellate ampiamente le incertezze dello scorso campionato. SICUREZZA
CANNAVARO voto 6,5: Un inizio sottotono ha fatto da contraltare ad una netta ripresa. RISCATTO
CONTINI 6,5: L’inizio della stagione è prepotentemente positivo. L’ultima parte del cammino è segnata però da un calo che non gli permette di andare oltre. FRENATO
SANTACROCE 5,5: Deciso il passo indietro rispetto alla sfacciata presentazione di talento dello scorso campionato. Errori comportamentali e tattici da correggere nel girone di ritorno. RIMANDATO
RINAUDO 6: Non sono molte le occasioni per mostrarsi, a tratti garantisce un buon contributo, manca la continuità. ALTI E BASSI
MANNINI 6,5 : Netta la crescita rispetto allo scorso anno, nonostante la fascia sinistra non congeniale alle caratteristiche ed un’attesa estenuante per una sentenza potenzialmente letale. SPADA DI DAMOCLE
VITALE 5,5: L’esordio è molto promettente, tanto da permettergli di siglare un gol in Uefa. Poi non mostra continuità e la crescita di Mannini lo sovrasta. FIDUCIA
MAGGIO 7: La doppia faccia mostrata in casa e fuori è una grossa pecca ma non è una colpa che lo riguarda solo singolarmente. Al San Paolo il suo contributo in attacco è fondamentale, soprattutto in termini di gol pesantissimi. TERZA PUNTA
BLASI 7: Conferma il grande contributo in termini di aggressività dinamica, migliora il temperamento mostrando meno passione verso il giallo. DILIGENTE
GARGANO 6,5: Il contributo in termini quantitativi è sempre più che positivo, le imprecisioni in fase di costruzione non regrediscono e l’assenza di un giocatore che compensi tali mancanze finisce per danneggiare anche la sua valutazione. IMPRECISO
HAMSIK 5.5: Le sette marcature gonfiano un voto che altrimenti sarebbe molto basso. Troppo lampante la differenza rispetto al talento esposto nella vetrina dei campioni alla ribalta. Una regressione netta, che può solo essere ribaltata in positivo. FORZA e CORAGGIO
ZALAYETA 6: All’inizio non digerisce l’alternanza con Denis. A Lisbona è disastroso, in campionato risulta importante ed incide quando subentra a partita in corso. Lascia intravedere chiaramente come le sue caratteristiche assecondino meglio l’idea di calcio di Reja. BOA
DENIS 6: Conquista la fiducia del tecnico collezionando sette reti. Il matrimonio con le caratteristiche espresse da sempre dalla squadra azzurra non promette grandi cose e il rapporto non decolla ancora. DA INTEGRARE
RUSSOTTO 6: Pochissime chances, quella col Catania sfruttata benissimo per lanciare segnali di un talento pieno di estro. FANTASIA
LAVEZZI 9: La sua esplosione è la forza motrice del Napoli. I suoi attacchi fulminanti trascinano un’intera squadra nelle zone alte della classifica. BIG BANG
LE ASPETTATIVE - Archiviato il girone d’andata a quota 33 punti il Napoli proverà nell’impresa di migliorarsi, consapevole però che già ripetersi sarebbe qualcosa di molto importante. Si parte dalla sfida con la Roma. Sarebbe molto importante confermare lo straordinario ruolino di marcia interno. Otto vittorie e un pareggio, con 19 gol fatti e solo 5 subiti. Nessuno, a parte il Cagliari che siglò il pareggio a tempo scaduto, ha avuto scampo al San Paolo e, per confermarsi a questi livelli, non si deve cambiare questa tendenza. Una predisposizione che deve assolutamente cambiare è, invece, quella della mancanza di risultati fuori casa. Fare punti in trasferta è difficile per tutti, ma gli azzurri hanno mostrato evidenti limiti di personalità, oltre a quelli tecnico-tattici. L’ultima sconfitta di Verona con il Chievo è uno degli esempi più nitidi. Due vittorie, due pareggi e ben sei sconfitte con 13 gol subiti. Troppo poco per una squadra che ha come obiettivo l’Uefa e si è ritrovata in una posizione, la quarta, che fa sognare ai tifosi la Champions League. L’ultimo successo lontano dal San Paolo è datato 26 ottobre, Lazio-Napoli 0-1, in cui decise un’autorete su iniziativa del solito Lavezzi. Dopo un partita, però, nella quale gli azzurri furono graziati più di una volta dagli attaccanti di Delio Rossi in giornata assolutamente negativa. L’aspettativa di tutti è, quindi, chiaramente quella di un miglioramento esterno. Altrimenti anche l’Uefa diventa un obiettivo difficile, perché San Paolo da Fuorigrotta... non può fare sempre miracoli.
|di Vincenzo Balzano, Antonio Gaito, Massimo La Porta, Marcello Pelillo, Riccardo Rossi - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 162 volte


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