Domenica, ore 15, Bologna-Milan: un girone dopo...
Un girone. Tanto è passato dalla sconfitta interna con il Bologna ancora da digerire per molti tifosi rossoneri. Se per i giocatori è “acqua passata”, “un incidente di percorso dovuto alle difficoltà estive”, il risultato di quel Milan-Bologna brucia ancora molto ai sostenitori del diavolo. Sono proprio quei mancati tre punti a venir sempre ricordati quando si discute di una classifica che sarebbe potuto esser migliore “se battevamo il Bologna a San Siro…”, “se non buttavamo via punti come col Bologna…”, “se vincevamo le partite facili come quella con il Bologna…”. Da quella calda domenica d’estate molte cose sono cambiate, e non sappiamo se dopo quella dolorosa sconfitta ci saremmo aspettati di essere a più o meno di sei punti di distacco dalla vetta. Una frangia di tifosi considerava la partita col Bologna un passo falso isolato guardando alle tante occasioni create dalla squadra trascinata dal debuttante Ronaldinho; un’altra parte della tifoseria pronosticava invece una stagione buia come le precedenti. Il proseguo del campionato non ha dato ragione ne agli uni ne agli altri: ne a chi ignorava la presenza di seri problemi come lo sbilanciamento in avanti della squadra, ne a chi si attendeva un’altra stagione a distanza abissale dalla vetta con molti punti buttati via in casa. Oggi come allora ci sono diverse correnti di pensiero, riassumibili tra chi crede al titolo e chi, invece, decreta la superiorità incontrastabile di Inter e Juventus. Il doppio passo falso consecutivo dei cugini, che già pronosticavano un Milan tagliato fuori dalla lotta scudetto, ha accresciuto in molti la fiducia nei confronti di una stagione che potrebbe regalare importanti soddisfazioni. Un’ulteriore ventata d’entusiasmo è stata portata dalla felice conclusione della vicenda-Kaka, con Ricardino motivato a rispondere sul campo all’affetto di cui è stato sommerso negli ultimi giorni. Per mantenere la retta via, però, è fondamentale andare a Bologna con il preciso obbiettivo di rompere la striscia positiva di Sinisa Mihajlovic, che dura fin dal suo insediamento sulla panchina rossoblu.
LA SVOLTA DI SINISA - I meriti dell’ex vice di Roberto Mancini sono sotto gli occhi di tutti. Giunto nel capoluogo emiliano quando molti storcevano il naso, ha saputo riportare entusiasmo ad una squadra ultima in classifica e con il morale a terra. Il suo predecessore Arrigoni, artefice della tanto attesa promozione in Serie A, è stato silurato dalla società dopo il pesante 1-5 subito a Cagliari. La classifica deficitaria e una squadra troppo “molle” hanno convinto i vertici bolognesi ad affidare la squadra ad un duro come Mihajlovic. Diciannove punti in classifica, sedicesimo posto e quattro punti di vantaggi sulla zona retrocessione testimoniano l’ottimo lavoro di un tecnico emergente ma dotato di grande carattere.
IL CAPOCANNONIERE E’ ROSSOBLU’ - Le prestazioni degli ultimi mesi hanno coinciso – e ovviamente non è un caso – con l’esplosione di Marco Di Vaio. L’attaccante romano, in gol contro il Milan all’esordio, ha faticato nelle successive partite salvo poi diventare protagonista assoluto sotto la nuova guida tecnica. Con dodici gol stagionali il capocannoniere della Serie A ha rialzato il Bologna rappresentando quel bomber prolifico necessario per puntare nella salvezza. Destro, sinistro, testa, rigori: il repertorio sfoggiato da Di Vaio in questi mesi è stato davvero di qualità, raggiungendo i livelli toccati a Parma. Non solo Di Vaio, però: dal portiere Antonioli al regista Volpi, è tutta la squadra a giocare bene con continuità. Per la partita con il Milan il Bologna dovrebbe schierarsi con un accorto 4-3-2-1 che prevede l’utilizzo di due centrocampisti – Amoroso e Valiani – alle spalle dell’unica punta. Questo schieramento prevede l’esclusione di Adailton in favore di un centrocampo più folto, per aggredire alto il Milan bloccandogli sul nascere le fonti di gioco. Ovviamente, però, c’è anche il rovescio della medaglia: questo modulo rischia di lasciare troppo isolato Di Vaio, senza la possibilità di rendersi costantemente pericolosi nell’area di Abbiati. La mia impressione è che il Bologna farà una partita accorta e aggressiva, pressando costantemente Pirlo e cercando di ripartire in velocità con Di Vaio. Il lavoro di accompagnamento dell’azione offensiva da parte dei centrocampisti sarà fondamentale per impensierire la squadra di Ancelotti. Squalificato il nuovo acquisto Osvaldo e infortunato l’altro neo-arrivato Mutarelli, questi dovrebbe essere gli undici che manderà in campo Mihajlovic (anch’egli squalificato): Antonioli Zenoni Terzi Castellini Bombardini – Volpi Mudingay – Mingazzini – Amoroso Valiani – Di Vaio.
LA VOGLIA DI STARE IN ALTO - Rispetto al match con la Fiorentina mancherà lo squalificato Jankulowski. Alcuni quotidiani ipotizzando lo spostamento di Favalli a sinistra con Bonera o Senderos centrale al fianco di capitan Maldini; la soluzione più logica, però, appare l’inserimento del sempre utile Antonini. Per il resto la squadra sempre fatta, con Seedorf favorito su Ronaldinho come trequartista al fianco di Kaka. Proprio il bambino d’oro è il grande atteso per la trasferta di Bologna: la motivazione di lui e Pato potrebbe fare la differenza e lanciare definitivamente il Milan ad un inseguimento tutt’altro che impossibile! |di Gabiele Pipia - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 175 volte