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2009-01-30

Sinisa, il nostro valore aggiunto


Quando perdi 4-1 è facile deprimersi. Quando perdi 4-1 e devi andare a giocartela in trasferta, su un campo dal quale sono usciti con il bottino pieno soltanto il Milan e la Juventus, beh, è facile avere dei timori (noi poi siamo sempre uno in meno rispetto a Milan e Juve, loro hanno spesso un omino con la maglia di un altro colore…noi no).
Ma l’ho scritto anche 3 giorni fa; questo Bologna è cambiato. Se siamo usciti tutti a testa alta dalla sconfitta col Milan ci sarà un perché: e il perché è la mentalità che abbiamo visto in campo domenica. Sì perché anche noi abbiamo il “nostro uomo in piu” solo che il nostro in più è “regolare”, è il nostro valore aggiunto. Di nome fa Sinisa e di cognome Mihajlovic. E il nostro uomo in più ha di suo una grinta, una determinazione ed un coraggio da leone, ma non è mica sempre facile riuscire a trasmettere questa mentalità ai giocatori; beh lui c’è riuscito. C’è riuscito, alla faccia di chi non ci credeva, alla faccia dei gufi (che sembra impossibile ma non sono mica pochi). E riuscirci con così tanti giocatori, con giocatori neanche giovani, con giocatori che sono pur sempre uomini, e uomini strapagati oltretutto..non è mica detto che abbiano sempre voglia di stare lì ad ascoltarlo. E invece lui è riuscito nel miracolo.
Ieri la mattina per me è trascorsa tranquilla, il pomeriggio molto meno. Perché guardo continuamente l’orologio, perché sono nervosa, perchè penso che con gli scontri diretti che si giocano questa sera la nostra classifica potrebbe cambiare, e di molto, sia in positivo che in negativo. Finalmente finisco di lavorare, non faccio tardi in ufficio (come mai? mi chiedono….stasera c’è la partita….scappo!) e poi devo fare alcune commissioni, di corsa arrivo a casa poco prima dell’ora x….devo ancora cenare…lo faccio in 5 minuti tanto quando c’è la partita non mi viene neanche fame…e finalmente si comincia.
Ecco, per me quando gioca il Bologna è come un primo appuntamento: i 5 minuti iniziale mi danno una grande agitazione….poi inizi a fare 2 chiacchiere e il cuore ritorna a battere (più o meno) ad un ritmo normale, fino a quando magari succede qualcosa (un gol). E’ chiaro che l’Atalanta non ci sta a restare a secco di punti proprio tra le mura domestiche e proprio con il “piccolo” Bologna….ma il Bologna non è più piccolo, il Bologna sa che crederci è la prima cosa da fare, Sinisa ieri aveva detto “che sapeva che l’Atalanta è una squadra organizzata, compatta, aggressiva, che Del Neri è un ottimo allenatore, ma Sinisa ha detto anche “se giochiamo come sappiamo, sì, possiamo fare risultato come d’altra parte lo abbiamo fatto su campi altrettanto difficili”.
Questi 90 minuti sembrano non passare mai; io non so come facciano quelli che vedono sempre le partite alla tv; allo stadio almeno mi sfogo, davanti alla tv è un’altra cosa, soffro di più e (in caso di vittoria, ma adesso non è una parola da pronunciare) godo molto ma molto di meno, non c’è paragone. Non riesco a stare ferma, ogni tanto urlo, ogni tanto mi alzo in piedi, almeno fumassi avrei uno sfogo….niente da fare, non ho neanche un vizio, se non questa pazza, folle fede rossoblù.
E’ un buon Bologna, non c’è niente da dire, non è nella mia mentalità “accontentarsi” quindi lo dico a denti stretti, ma un pareggio a Bergamo mi andrebbe bene (non benone, non ci se deve mai accontentare, si deve sempre osare, quindi ribadisco “bene”). Ma l’Atalanta non sta a guardare, non sia mai che si rassegni a subirle da noi, e lo dimostra nel migliore dei modi nella prima parte del secondo tempo. Perdo la testa, Sydney (il mio gatto) miagola ma non capisco perché, è vero che lo tratto come un figlio, ma è ora che anche lui, dopo tanti anni, capisca che quando gioca il Bologna deve mettersi in fila…ah sì, non gli ho dato da mangiare….vabbè dai Syd, porta pazienza, arrivo tra poco.
Continuo a guardare i minuti che scorrono (o meglio che NON scorrono) ma sempre con un occhio agli altri campi, stasera ci sono 2 scontri diretti..ma via Edi, quelli guardali dopo, adesso dobbiamo pensare solo a noi. E a noi ci pensa VOLPI; sììììììììììììììì..quando mancano 10 minuti alla fine di questa lunghissima partita, Sergio con un calcio di punizione ci regala questi istanti di paradiso, Volpi si riscatta dell’erroraccio di domenica (ma stai tranquillo, anche senza quello avremmo perso comunque) e, diciamolo pure, complice anche una dormitina della difesa atalantina; ma non ci sento proprio quando si parla di fortuna. La fortuna va aiutata, e questo Bologna l’ha fatto, questo Bologna lo sta facendo sempre di più. E gli ultimi minuti non passano, non passano, ma quando finiscono c’è sì la gioia dei 3 punti, unita però al rammarico di essere tra 4 mura, al caldo; preferirei essere al freddo e in curva (tanto l’importante è che sia il cuore ad essere caldo) a spellarmi le mani per ringraziare i nostri ragazzi. E come per magia le nostre dirette concorrenti hanno pareggiato…bene così. Nella foga, nella corsa di ieri sera per arrivare a casa in tempo, e sicuramente con la testa altrove, mi sono accorta, mentre scrivo, che non trovo più il portafoglio…l’avrò lasciato in un’altra borsa, in un’altra giacca….lo spero almeno; beh l’importante è che non mi fermino i vigili visto che c’è anche il blocco del traffico, lì dentro ho tutti i documenti…però è anche vero che l’abbonamento è da un’altra parte, e questo mi tranquillizza un po’, almeno domenica so che trascorrerò un’altra giornata ricca di emozioni, comunque, al mio posto, quello di sempre.
|di Edi Simoni - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 142 volte


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