Lazio: tutti in ritiro a caccia della "concentrazione" perduta
Mancanza di carattere e personalità. Questo ciò che emerge dal tam tam di radio e forum interattivi che non risparmia nessuno in casa biancoceleste, in particolare Delio Rossi, ormai virtualmente, e non solo, scaricato dall'intero ambiente Lazio. Ma l'ingeneroso commiato al tecnico di mille battaglie, vero e proprio caprio espiatorio dell'inaspettato tracollo, non nasconde limiti e vizi di una squadra priva di spirito di reazione e bloccata dietro l'alibi di contraddizioni tattiche. Due sconfitte consecutive, sette gol subiti e due fatti: questo il terribile bottino delle due partite che hanno fatto perdere sensibilmente quota in classifica ai capitolini. Dopo la sconfitta con il Cagliari, i tifosi si aspettavano un'immediata prova di carattere e una reazione d'orgoglio, che nascondesse quantomeno le amnesie difensive palesate dal derby perso in poi. Troppo tempo si è dedicato in casa biancoceleste per discutere, smontare e rimontare, un centrocampo forse poco adatto al sistema di gioco pensato dal tecnico di Rimini; scopri, poi, come evidenziato dallo stesso Rossi nel post partita di Marassi, che il difetto è di altra natura, sinceramente poco accettabile:”Il centrocampo non c’entra – ha sbottato il tecnico - perchè prendiamo gol su calci piazzati e noi marchiamo a uomo. Perciò è evidente che dobbiamo avere più concentrazione”. Concentrazione. E' questa la parola che rimbomba negli ultimi giorni nella testa dei tifosi biancocelesti, come se non dovesse essere un elemento scontato per una squadra che si sente bella e competitiva. Difficile da digerire. Come è difficile da concepire quello che è diventato un vero e proprio tormentone stagionale: le reti subite dai calci piazzati, inevitabile conseguenza della mancanza di concentrazione. A Genova, Delvecchio e Stankevicius hanno arricchito il conteggio già cospicuo con altre due segnature provenienti da calcio da fermo. Quest'anno sono ben sette i gol subiti in questo modo: tutto partì a Bologna, con il gol di Di Vaio direttamente da corner (con errore clamoroso di Siviglia che ha ostacolato Cribari). L'escalation è proseguita con la beffa aerea firmata Julio Baptista in occasione del derby del 16 novembre. Da lì è iniziata la fobia, alimentata contro l'Inter da Samuel (su angolo) e Ibrahimovic (da calcio di punizione), e contro la Juventus dalla deviazione nel sacco di Mellberg su angolo di Marchionni. Un'amara statistica che neanche il tourbillon di cambi, che ha coinvolto tutti i centrali a disposizione di Rossi, ha potuto alleggerire. Intanto, la preparazione della Lazio è ripresa, già ieri, sullo sfondo di una totale indifferenza all'esterno del quartier generale biancoceleste. Un silenzioso scenario, di cui l'intera squadra non potrà godere oggi pomeriggio: è in programma, infatti, un vero e proprio raduno della tifoseria biancoceleste, pronta ad urlare la propria insoddisfazione per l'andamento della compagine di Delio Rossi, che già alla vigilia della trasferta di Genova, aveva dovuto fermare la seduta per un isolata protesta di pochi tifosi. La squadra biancoceleste riprenderà la preparazione in vista dell'impegno di domenica sera con il Milan alle ore 17,00, al termine del quale scatterà il ritiro fino al giorno della partita. Una decisione presa in comune accordo da società e tecnico per ricompattare un gruppo alla ricerca di tranquillità...e “concentrazione”. |di Daniele Baldini - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 192 volte