NAPOLI (3-4-1-2): Navarro; Cannavaro, Rinaudo, Contini; Maggio(67' Zalayeta), Gargano, Blasi, Vitale; Hamsik; Lavezzi, Denis. All. Reja
UDINESE (4-5-1): Handanovic; Ferronetti(72' Pasquale), Zapata, Coda, Lukovic; Isla, D'Agostino, Inler, Asamoah, Di Natale(66' Sanchez); Quagliarella(84' Floro Flores). All. Marino
ARBITRO: Gervasoni di Mantova
MARCATORI: 24’ Lavezzi, 27’ Hamsik, 31’ Di Natale rig., 45’ Quagliarella
NOTE – Ammoniti: Lukovic, Ferronetti, Quagliarella
NAPOLI – Ancora un arbitro decisivo blocca un Napoli comunque confusionario e superato, dal punto di vista tecnico, dall’Udinese ben disposta in campo da Marino. Schieramenti diversi rispetto alla vigilia. Reja sposta il rientrante Hamsik dietro alla coppia d’attacco per un 3-4-1-2, mentre Marino propone un 4-5-1. Gli ospiti sono subito aggressivi sulla linea di centrocampo per bloccare il Napoli. La presenza di cinque giocatori in mediana, con Di Natale sistemato sulla corsia sinistra, frena gli azzurri che non trovano sbocchi per i primi venti minuti, escludendo un’azione personale del solito Lavezzi falciato da Zapata al 17’. Il pressing dell’Udinese è efficace solo in fase difensiva in quanto gli uomini di Marino rischiano poco, ma in avanti non si registrano conclusioni ad eccezione di un calcio piazzato di Di Natale, sorto da un’ingenuità difensiva di Cannavaro. Al 24’, si accende l’incontro grazie al vantaggio azzurro; Denis si libera in maniera probabilmente fallosa di Coda ed entra in area dalla sinistra trovando libero al centro Lavezzi il cui destro, viene deviato in rete da un difensore. Un minuto più tardi, ancora un errore di Gervasoni che non vede una manata di Contini ai danni di Quagliarella lanciato a rete. Al 27’, gli azzurri raddoppiano sugli sviluppi di un calcio piazzato dall’out destro procurato ancora da Denis che Hamsik, lasciato solo in area, capitalizza con un colpo di testa. Le emozioni si avvicendano repentinamente e al 30’, Cannavaro stende ingenuamente Zapata, provocando il rigore realizzato da Di Natale che riapre la gara. La girandola di reti giova al Napoli che avanza il baricentro, grazie anche agli ospiti che bloccano il pressing iniziale a centrocampo. Al 38’, gli azzurri potrebbero incrementare il vantaggio, ma Gervasoni non concede un rigore nettissimo per atterramento di Isla ai danni del solito, sgusciante, Lavezzi. L’errore è decisivo perché nel finale di tempo, la squadra di Marino trova il pareggio grazie ad una prodezza balistica di Quagliarella che, calciando al volo dai sedici metri su un cross dalla destra, sfodera un destro potente e preciso che strappa gli applausi del San Paolo. Il pareggio, giunto nel finale di tempo, e la conferma negli spogliatoi del rigore negato che avrebbe portato la gara sul 3-1, blocca gli azzurri e galvanizza l’Udinese. Gli ospiti tornano, così, a pressare i portatori di palla partenopei che vanno in confusione. Reja così cerca di cambiare le carte inserendo Zalayeta per Maggio e passando al 3-4-3. La mossa non si rivela decisiva perché la squadra si spacca in due tronconi. Hamsik e il tridente in avanti e il resto della squadra dietro, producono solo lanci lunghi verso le punte e tanta confusione in entrambe le fasi di gioco. Al 69’, nonostante le sue pecche, il Napoli subisce un nuovo torto arbitrale con il fallo da espulsione di Ferronetti su Lavezzi lanciato a rete, sanzionato solo con il giallo. Lavezzi è sempre l’ultimo ad arrendersi e al 74’, semina il panico nella retroguardia udinese presentandosi solo davanti ad Handanovic, ma il colpo sotto finisce fuori. Al 89’, proprio Lavezzi ha l’occasione giusta per portare a casa i tre punti, ma l’argentino spreca da ottima posizione calciando altissimo. Nei minuti di recupero è l’Udinese a mancare il gol della beffa per gli azzurri, ma l’azione di Pasquale è un replay della precedente conclusione di Lavezzi. |di Marcelo Pelillo - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 182 volte