Tanti significati dietro Catania - Juventus, il meno comprensibile è quello che ha spinto la società a definire “giornata rossazzurra” una domenica nella quale meno della metà degli abbonati ha manifestato l'intenzione di sottostare a condizioni mai contrattate, mai accettate. Con l'incognita “più catanesi o più juventini?” domenica sarà comunque Catania -Juventus.
Entrambe le formazioni si presentano all'evento con un ruolino di marcia che recita due sconfitte nelle ultime due uscite, grave per il Catania, che ha il preciso obiettivo di centrare la salvezza, inconcepibile per la Juventus, con ambizioni scudetto, sconfitta prima da Udinese e poi da Cagliari.
Risultati pesanti che hanno avuto come effetto quello di scuotere i due ambienti, infondendo l'intima convinzione di quanto, proprio questo Catania - Juventus , potrà dir tanto, quasi tutto, sul ruolo che ognuna delle contendenti reciterà nel prosieguo del Campionato.
Il Catania recupera Tedesco, non potrà contare ancora su Llama e Ledesma , uno in recupero l'altro “sotto osservazione”, e valuta l'opportunità di far esordire sin dal primo minuto il nuovo arrivato Alessandro Potenza, esterno destro. Nessuno squalificato per la Juventus ma tante situazioni da valutare, Zanetti non ce la farà, Chiellini nemmeno, De Ceglie se recupererà lo farà in extremis, Buffon dovrebbe invece esserci, riprendendo così il posto lasciato a Manninger, proprio dopo Juventus - Catania di Coppa Italia. Camoranesi e Trezeguet incognite.
Qualche correttivo, quindi, nella formazione tipo che Ranieri schiererà a Catania, irrinunciabile coppia offensiva composta da Del Piero ed Amauri, dietro linea a 4 con Nedved, Sissioko, Poulsen e Marchisio; davanti a Buffon andranno Mellberge e Legrottaglie centrali, Grygera e Molinaro esterni.
Zenga inventerà qualcosa, riproporre lo stesso modulo visto contro l'Inter pare difficile anche se, nelle ultime uscite, il tecnico rossazzurro ha rivelato come, con lo scorrere delle giornate, le proporzioni, massicce, del turnover finora proposto , potrebbero subire un netto ridimensionamento al fine di garantire una certa, sperata, stabilità di gioco e prestazioni alla squadra.
Silvestre ci sarà, il dubbio è dove. Per contrastare Amauri meglio Stovini, più attento, o Terlizzi , più massiccio? A rispondere, stavolta, sarà Zenga, a meno che Silvestre non venga impegnato sulla fascia, al posto di Potenza . A sinistra Capuano. Centrocampo con Biagianti, Carboni, Tedesco ed Izco, Mascara rifinitore per Morimoto , o Paolucci.
Due giorni in più di riposo per i rossazzurri, che hanno iniziato la preparazione mercoledì; due giorni in più di lavoro per gli juventini, che in settimana hanno dovuto preparare l'incontro di Coppa Italia contro il Napoli, vinto ai rigori. Se sii rivelerà più proficua la sosta riposante o la continuità stressante lo si saprà solo sul campo.
L'ultimo precedente tra Catania e Juventus, al Massimino, è l'1-1 con rete di Spinesi e Del Piero (rigore al 90'), mentre nel passato, sempre e solo in serie A, 2-2 nell'anno 1954-55 a rete K.A. Hansen per il Catania, pareggiato da Bronee, scavalcato da Praest, pareggio etneo definitivo con Bassetti (il Catania venne poi retrocesso insieme all'Udinese per un sospetto caso di corruzione), 1-2 nell'anno 1960/61 (Stacchini, Charles, per il Catania goal di Prenna, su rigore), 2-0 nel 1961/62 reti di Szymaniak e Ferrigno , 1-5 nel 1962/63 (Stacchini, Sivori, Miranda, Sivori, Miranda, 86' Petroni per i rossazzurri)col Catania che andò poi a vincere in casa Juventus grazie alla rete di Milan, ancora 2-0 nel 1963/64 (Miranda, Lampredi), 3-1 nel 1964/65 (Danova, Calvanese, per la Juventus Da Costa, Rambaldelli per il risultato definitivo, 1-1 nel 1965/66 (vantaggio bianconero con Stacchini, pareggio di Magi), 0-1 nel 1970/71 (Bettega), 0-2 nel 1983/84 (Paolo Rossi e Platini). |di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 218 volte