Napoli, a Palermo per la conferma della ritrovata condizione. Si va verso un cambio di modulo?
Un indizio. Non sufficiente, per carità, ma certamente incoraggiante. La prova del Napoli a Torino, al cospetto di una Juventus non irresistibile, ma sempre temibile in alcuni suoi uomini, ha di certo dato segnali incoraggianti sotto alcuni punti di vista. La condizione fisica innanzitutto: tralasciando i supplementari, gli azzurri hanno dato il meglio di sè nella rirpesa, uscendo fuori alla distanza e mettendo alle corde la squadra bianconera. Si è rivisto il maratoneta Gargano, che questa volta oltre a correre tanto lo ha fatto anche bene. Si è rivisto il Santacroce sicuro cui eravamo abituati, e si è intravista anche una ripresa di Hamsik: tante le palle giocate dallo slovacco, che spesso è stato nel cuore dell'azione azzurra. Ma tutti gli elementi scesi in campo hanno dimostrato una condizione fisica nettamente in ripresa. E' passata la bufera dunque? Ancora 48 ore e si saprà: a Palermo il Napoli avrà l'occasione di dare un segnale importante, per se stesso, per i tifosi e soprattutto per la classifica. Svanita la Coppa Italia, il campionato rimane infatti l'unica strada per accedere all'Europa. E importante è stato anche il segnale dato da Reja, che a Torino, nel secondo tempo, ha di fatto cambiato modulo per passare ad un 4-3-1-2 che potrebbe essere riproposto in futuro, forse già a partire dalla gara della Favorita. Insomma, lo schema di base rimarrà certamente il 3-5-2, ma è chiaro che quando alcuni interpreti - Maggio, ad esempio- non sono al meglio della condizione, l'allenatore ha fatto intendere che questa squadra può assumere un assetto diverso. Ma qualsiasi discorso comunque è destinato a passare in secondo piano, se la squadra non dimostrerà di essersi ritrovata soprattutto sul piano fisico. |di Vincenzo Bolzano - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 194 volte