Questa sera si gioca una delle gare sulla carta più facili e più difficili da vincere. Certo è che il reality Milan ogni settimana sforna argomenti accattivanti, scatenando il pubblico dibattito. Una distrazione che giova al pettegolezzo, divenendo indisponente per chi vuol restare concentrato sull’intensità emotiva della lotta per lo scudetto. Sarà che la gara di questa sera fa fatica a destare interesse, ma in palio ci saranno sempre tre preziosissimi punti che dobbiamo ancora conquistare. Piuttosto che bisbigliare preferiremmo rivalutare la gara con Lazio, dove finalmente non abbiamo incassato gol pur giocando fuori casa. Non accadeva dall’ottava di campionato a Bergamo, un 26 ottobre fa. Anche in quella occasione la squadra soffrì l’irruenza degli avversari, sapendo sferrare al momento giusto il colpo del ko. Un Milan dal carattere un po’ cinico, concepito e defunto in quello stesso sporadico episodio, sembrerebbe improvvisamente ritrovato, ci auguriamo che la favorevole coincidenza possa tramutarsi in continuità. Gira che ti gira, invece ci troviamo ancora impantanati nella diatriba Seedorf, dovendo fare i conti anche con una maldestra petizione on-line per la sollecita (s)vendita del giocatore a prezzo di saldo. Per la cronaca, ad oggi, i firmatari sono 114, familiari e amici compresi. Non meno raccapricciante l’idea di liberarsi dell’olandese mettendolo all’asta su e-bay, con tanto di codice a barre e prezzo di partenza. L’idea è ancora in cantiere attendiamo attoniti ulteriori sviluppi. Tutto fa brodo tanto la finalità è la stessa: esagerare sino a rasentare la volgarità. Anche noi abbiamo dispensato critiche a valanga, intensificando le bordate soprattutto negli ultimi mesi. Ma il rispetto per Clarence non è mai venuto meno, lo merita l’uomo, lo merita il calciatore. Le critiche, che riteniamo ancora oggi fondate, erano rivolte alle sue performance e ai suoi palesi privilegi, salvando senza appello l’utilità dell’olandese per le sorti della squadra, anche dovendo partire qualche volta dalla panchina. Che poi il tempo pieno del 10 rossonero sia stato complementare all’arrivo di Beckham ed alla esclusione di Ronaldinho questo non possiamo imputarlo al giocatore, a meno che non sia lui a decidere chi debba scendere in campo. Dando ascolto a qualche mala lingua nessuno scandalo se fosse davvero così. Le fonti ufficiali raccontano di un brasiliano tenuto al freddo per motivi tattici anche se ieri il tecnico affermava: “Ronaldinho è a disposizione, sta bene e può darsi che lo faccia giocare”. Quel può darsi è un ombrello virtuale per ripararsi dalle visioni dell’ultima ora… speriamo che non diluvi. La verità è che anche dai piani alti qualcuno comincia a perdere la pazienza: lo abbiamo intuito da alcune dichiarazioni di Galliani e dal ricorrersi di voci vicine al presidente. Lo ribadiamo anche noi: Ronaldihno è un patrimonio del calcio mondiale, della società, della squadra e soprattutto della tifoseria, sempre più legata mani e cuore al suo campione. Pertanto pretendiamo che il tecnico, il suo staff, ed eventuali suoi giocatori adepti, con le loro indiscusse capacità professionali, trovino il modo e la maniera di restituire parte del palcoscenico al giocatore, perché non vogliamo perderlo dopo averlo atteso per due lunghissimi anni. E’ questa l’occasione buona per dimostrare, questa volta con i fatti, che all’interno dello spogliatoio non esistono gelosie e particolarità. Glamour Beckham - Si starebbe materializzando l’ipotesi di poter proseguire, a tempo indeterminato, il rapporto col giocatore. Se saranno fiori il merito bisognerà attribuirlo soprattutto a lui per manifesta volontà, senza nulla togliere a Galliani ed al suo entourage. L’inglese pur di restare con noi rinuncerebbe a una bella fetta di guadagni, quasi una emulazione del caso Kakà. L’amore sbocciato come il mandorlo in fiore dovrà essere ricambiato con pari ardore, pertanto una eventuale serenata, cantata dai tifosi sotto il balcone della sua suite, sarebbe più che auspicabile o per non premere replay di un film già visto, cogliere magari una nuova suggestiva e romantica circostanza. Alla faccia dei criticoni… Ci siamo distratti ancora! Eppure questa sera si gioca una delle gare sulla carta più facili e più difficili da vincere. Si troveranno di fronte il migliore attacco (39) contro la peggiore difesa (40). Per mettere altra legna al fuoco: la Reggina vanta anche il primato di peggiore attacco fuori casa, con sole 3 reti segnate, dovendosela oltretutto vedere con la migliore difesa casereccia: con solo 6 reti subite il Milan divide i meriti con il Siena. Le 22 reti subite lontane dal Granillo in 11 gare dicono anche che i calabresi incassano in media 2 gol a partita. Al Meazza hanno sempre perso tranne nel dicembre del ’99, allorquando riuscirono a strappare un pareggio per 2-2. Gli amaranto erano passati in vantaggio per primi con una rete realizzata da un campioncino di nome Andrea Pirlo. I numeri ci consegnano una Reggina già sotto scacco e con le giuste mosse la partita potrebbe in fretta essere archiviata. Ma per vincere a scacchi hai bisogno sempre della massima concentrazione anche se ieri il mister generalizzava: “Troveremo le solite difficoltà di una partita da vincere assolutamente”. Il Milan giocherà certamente senza torri, probabili 4 alfieri, un cavallo e un menestrello. Qualunque sia lo schieramento ci attendiamo la mossa giusta per lo scacco matto alla Reggina.
-8 al Derby - Vittoria, pareggio, sconfitta qualunque risultato verrà fuori questo pomeriggio dallo stadio Via del Mare dovrà essere recepito come una motivazione in più per vincere questa sera. La sfida di Lecce sarà certamente impari per le qualità tecniche che mette in campo la capolista, ma Beretta è intenzionato a motivare la sua squadra per vendicare sul campo lo sgarbato gesto ricevuto lo scorso settembre dal portoghese dalla lingua biforcuta. Per il tecnico dal cuore rossonero sarà anche un preludio alla stracittadina milanese, legittimo sostenere la sua battaglia per prepararsi, senza rancori, al clima stuzzicante del derby. |di Giacomo Chillé - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 240 volte