Non è riuscita agli uomini di Beretta l’impresa di fermare l’Inter scesa nel Salento con 6 punti di vantaggio sulla seconda in classifica. Per 65 minuti il Lecce è rimasto in partita, facendo intravedere delle buone cose, da cui ripartire per cercare di costruire l’impresa salvezza, ma alla lunga ha pagato il deficit tecnico nonché fisico nei confronti della capolista.
Beretta presenta il 4-3-3 col rientrante Fabiano al centro, di fianco a Stendardo, con Esposito che slitta sulla corsia di sinistra; centrocampo muscolare con Edinho, Caserta e Ariatti. Davanti fa il suo esordio dal primo minuto Papa Waigo che completa il tridente con Tiribocchi e Castillo.
Mister “simpatia” Mourinho presenta un inedito 4-5-1 con non poche sorprese nell’undici iniziale: Materazzi e Burdisso compongono la coppia centrale, con Santon a sinistra al posto di Maxwell. A sostegno dell’unica punta Ibrahimovic ci sono Figo e Stankovic con Muntari, Cambiasso e Zanetti a comporre la cerniera in mediana.
Inizia molto bene l’Inter che attacca a pieno organico e dimostra da subito una supremazia territoriale, con gli uomini di Beretta che iniziano il match in maniera molto timorosa.
Un errato fuorigioco consente al 12’ ad Ibrahimovic di trovarsi solo davanti a Benussi e batterlo per il vantaggio nerazzurro. Da qui il Lecce inizia a giocare e avanza il baricentro, mostrando grinta, voglia di far bene e andando a lottare su ogni pallone.
Il pari sembra materializzarsi quando Stendardo svetta imperiosamente sugli sviluppi di una palla inattiva ma una prodezza di Julio Cesar strozza in gola l’urlo di gioia dei tifosi leccesi.
Prima dell’intervallo il Lecce va ancora vicino al pari con un iniziativa di Tiribocchi che da sinistra lascia partire un tiro-cross sul quale né Castillo né Papa Waigo riescono a correggerlo in rete.
Nella ripresa il Lecce sembra tenere i ritmi di gioco dei nerazzurri anche se concretamente non va più vicino al pareggio come nella prima frazione di gioco. La partita si chiude quando Figo, approfittando dell’immobilità della retroguardia salentina, va a incornare su preciso assist di Santon. Da quel momento il Lecce esce di scena e i successivi cambi tattici di Beretta (dapprima 4-3-1-2 poi di nuovo 4-3-3 con Papadopulos per Edinho) non portano nessun effetto.
Stankovic porta a 3 le marcature nerazzurre, con un preciso colpo di testa su cross di Maicon, che si insacca nel sette.
Dopo questa pesante sconfitta, però, non bisogna abbattersi bensì rimboccarsi le maniche e cercare di riprendere a far punti già dalla trasferta di Cagliari giocando con grinta, cuore e determinazione; giocando da Lecce, insomma. Farlo soprattutto per i “Veri” tifosi Giallorossi che amano e difendono giornalmente (anche fuori sede) questa maglia e questa terra.
A tal proposito, l’ ultimo pensiero va a tutti quei Salentini che traggono gioia da questa vittoria dell’ Inter…gente che per sentirsi un po’ “vincente” non ci pensa due volte a rinnegare la propria terra e le proprie origini…e magari è pronta ad abbassare la testa quando un interista al suo fianco urla la parola “terùn”. Senza parole…
LECCE (4-4-2): Benussi; Polenghi, Stendardo, Fabiano, Esposito; Ariatti, Edinho (dal 66' Papadopoulo), Caserta; Papa Waigo (dal 58' Zanchetta), Castillo, Tiribocchi (dal 69' Cacia). Allenatore: Mario Beretta.
INTER (4-3-2-1): Julio Cesar; Maicon, Budisso, Materazzi, Santon; Zanetti, Cambiasso, Muntari (dall'81' Maxwell); Stankovic, Figo (dal 72' Chivu); Ibrahimovic (dall'86' Balotelli). Allenatore: Jose Mourinho.
Arbitro: Paolo Tagliavento di Terni.
Marcatori: 12' Ibrahimovic/I, 71' Figo/I, 82' Stankovic/I.
Ammoniti: 37' Ibrahimovic/I, 47' Esposito/L, 55' Tiribocchi/L, 76' Caserta/L, 89' Balotelli/I. |di Paolo Cisternino - Calcio Magazine.net| - articolo letto 175 volte