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2009-02-09

A Firenze non basta una Lazio eroica


Serviva una Lazio eroica e combattiva e la Lazio c’è stata. Bel pubblico assiepato nel solito settore ospite a colorare di bianco e celeste una bolgia viola convinta di far un sol boccone della Lazio.
Bella la squadra in campo, gagliarda e tosta per sfidare il momento no e far risultato contro una Fiorentina sulla carta favorita e superiore. E infine bella partita giocata e vinta almeno in panchina, da un Delio Rossi, tacciato spesso di poco carattere e scarso coraggio, che stavolta però ha azzeccato davvero tutto ingabbiando Prandelli e i suoi con pressing, manovra e gioco d’attacco.
È stata una battaglia vera, con la Lazio in dieci uomini a lottare su ogni pallone per più di ottanta minuti e con i viola a tentare l’affondo per tutta la partita. È finita però con il successo viola giunto allo scadere e con una Lazio che se ne torna a casa sconfitta e a mani vuote. È stata una gara strana governata dai biancocelesti nel primo tempo e vinta dai viola nel secondo. Parte subito bene la Lazio con Pandev che al 2’riceve da Foggia un pallone perfetto e calibrato. Il macedone però a tu per tu con Frey si lascia ipnotizzare, e il francese compie il miracolo allontanando il pallone. Parte a spron battuto la Lazio e al 6’ si rende di nuovo pericolosa. Stavolta è Zàrate a far venire il mal di testa alla difesa viola che lo atterra. È calcio di punizione.
Pasquale Foggia si posiziona sul punto di battuta e con un tiro calibrato e potente taglia in due la difesa dei padroni di casa. La palla calciata dal folletto laziale beffa tutti, portiere compreso, ma il palo interno della porta viola smorza in gola l’urlo biancoceleste e spegne l’effetto gol negli occhi dei mille tifosi romani accorsi al Franchi.
La Fiorentina spinge, ma non punge e i biancocelesti fanno di nuovo venir i brividi ai padroni di casa. Al 15’ infatti la compagine allenata da Rossi mostra ancora i denti e colleziona la sua terza palla gol nel giro di un quarto d’ora. Pandev ispira Zàrate che entra in area e scarica il sinistro in porta. Frey in tuffo chiude ancora la sua porta e rispedisce gli attacchi al mittente.
Troppo bella per essere vera la squadra di Rossi, veloce e spumeggiante tanto da mettere alle corde a più riprese la formazione di Prandelli, ma quando il match sembra viaggiare sui binari giusti a complicarsi la vita ci pensa la Lazio stessa. Al 17’ infatti De Silvestri colleziona il suo secondo cartellino giallo nel giro di dieci minuti che gli costa l’espulsione.
In inferiorità numerica gli ospiti però non si scompongono e un errore per parte a firma di Mutu e Foggia tengono il risultato in bilico, anche se ai punti è una splendida Lazio a condurre le danze. Domina la compagine biancoceleste in una rovente bolgia viola che fa da cornice. Al 25’ Pandev si avventura in una serpentina che fa fuori quattro avversari e fa traballare Dainelli e compagni, tanto da costringere la squadra toscana a ricorrere al fallo. La botta di Kolarov però è fuori misura e la Lazio sfuma l’occasione. I biancocelesti sono in inferiorità numerica, ma non si nota affatto e un super Foggia ispira continuamente gli attacchi laziali.
Al 38’ è ancora Lazio. Foggia apre per Pandev, che appoggia in avanti per Zàrate. L’argentino prova di nuovo la botta ma è ancora Frey a salvare il risultato. La crisi di risultati sembra aver stimolato molto più la rabbia biancoceleste che non la forza d’urto della Fiorentina.
Si va negli spogliatoi e la musica non cambia o quasi. Avanzano i viola e risponde con ripartenze rapide e ficcanti la Lazio. In dieci minuti un’occasione per parte. La prima importantissima di marca Fiorentina con Muslera che salva la porta laziale su botta sicura di Comotto. La seconda che premia a metà la Lazio con un splendida azione che spinge la Lazio a ridosso di Frey, Pandev però da due passi calcia alto. È coraggiosa la squadra romana, grazie ad una manovra avvolgente ed un gioco fluido, ricco di contropiedi veloci e ficcanti. Gioca in dieci la compagine biancoceleste, ma non si nota. Brocchi è il quarto difensore aggiunto quando la Fiorentina attacca e staziona a centrocampo quando la manovra si sposta in avanti. Foggia poi è un ispiratore totale. Si muove in difesa, giganteggia a metà campo ed ha una marcia in più in attacco. Al 12’ sono ancora gli ospiti a dominare la scena. Zàrate riceve a destra dal solito Pandev che ha azionato la turbina lasciando sul posto due avversari. L’argentino punta la porta inseguito da Zauri. L’èx-laziale non riesce ad arginarlo e il talento d’Haedo calcia in porta colpendo il palo. Bella partita, dalle forti emozioni e dai rapidi capovolgimenti di fronte tanto che nei dieci minuti successivi il comando delle operazioni passa ai viola. Al 15’ Mutu accende la manovra offensiva viola. Scatta sulla corsia di sinistra e punta la porta difesa da Muslera. L’intervento di Brocchi in difesa però si dimostra provvidenziale e sventa il pericolo. Ancora Fiorentina e ancora Mutu. Il rumeno si trasforma in assit-man e mette in mezzo un tiro cross che taglia in due l’area Laziale. Muslera però che ha imparato bene a vestire il ruolo da titolare, ha deciso di non mollarlo più e si distende in tuffo per evitare il patatrac. Resta tirata la gara fino allo scadere quando la Fiorentina affonda il colpo improvviso e inaspettato.
La Lazio regge bene e per larghi tratti domina pure gli avversari, ma all’89 per la squadra romana arriva la beffa. Mutu affonda ancora sulla sinistra dove trova spazio per calciare in porta e tentare il gol. Muslera risponde alla grande deviando via la palla, ma sulla ribattuta si fionda Giardino che spedisce in rete. Finisce così, con la Lazio ferita e avvilita e la Fiorentina in festa per aver conquistato punti e partita. Il successo viola però non cancella di certo la prova esaltante e coraggiosa di una Lazio eroica che ha lottato sino alla fine su ogni pallone in inferiorità numerica. Ha vinto la Fiorentina e la scia negativa dei biancocelesti si allunga, ma stavolta la Lazio è tornata a giocare come sa, e la sconfitta di Firenze seppur amara potrebbe diventare davvero un nuovo inizio.
|di Alessandro Zappulla La Provincia - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 171 volte


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