Quanto è strano il campionato di serie A, una giornata sei secondo e batti fuori casa un avversario ostico e poi la giornata dopo pareggi in casa contro l’ultima in classifica, andando addirittura in svantaggio. Stranezze del Milan che con il pareggio interno perde il secondo posto a favore della Juventus ed incrementa di altri 2 punti, lo svantaggio dalla capolista Inter. Stranezze dicevo, perché il Milan non aveva quasi fatto vedere la palla alla Reggina, con i dentoni di Ronaldinho e le sciabolate di Beckham a farla da padrona, poi capita che al primo affondo ti punisca proprio un giocatore, Di Gennaro, cresciuto proprio nel vivaio rossonero. Ti crolla il mondo addosso, oltre a tutti quei litri di pioggia, perché il gol non arriva, nonostante tutte quelle bocche di fuoco, ma un rigore scongiura la sconfitta, Orlandi da quando è tornato alla guida degli amaranto ha rimediato tre pareggi consecutivi e gli ultimi due con Roma e Milan, incompetente prima o bravo ora? Inter sbriga la pratica Lecce quasi senza fatica e porta a casa i tre punti che le permettono di fare il vuoto. Il distacco dalla seconda è di 7 punti, ma fino al 91’ era di 8, perché la Juventus riesce ad aver ragione del Catania solo nel finale, anche se i bianconeri hanno fatto di tutto per complicarsi la vita, grazie a Iaquinta che prima segna ed esulta togliendosi la maglia con immediata ammonizione e poi dopo poco commette un fallo ingenuo che gli frutta il secondo giallo e quindi l’espulsione. Il Catania trova la forza di pareggiare e alla fine recrimina anche con l’arbitro, ma si sa che in Italia dopo il calcio, lo sport nazionale è “prendersela con l’arbitro”, molte volte giustamente, ma non sempre sempre. Lotta Champions tra Roma e Genoa a favore dei giallorossi che vincono con un perentorio 3-0, contro lo spumeggiante Genoa, che ha, forse, perso qualcuna delle sue bollicine. Crisi sempre più nera del Napoli, che incappa nella settima sconfitta consecutiva. Cosa c'è che non va? Reja cambia modulo, il modulo che tutti volevano che cambiasse, passare da una difesa a tre a quella a quattro, cambiamento che subito dopo la partita, gli stessi “tutti” hanno poi criticato dicendo che non bisognava cambiare così in corsa, per giunta sbagliando formazione. Il calcio è anche questo, l’allenatore è sempre il parafulmine della squadra, è lui che riceve gli “insulti” quando le cose vanno male, ma sono i giocatori a ricevere gli elogi quando si vince. La cosa più bella è quando si sentono pronunciare tutti quegli “l’avevo detto io” sia in positivo o in negativo, perché comunque vada, non sarà sempre un successo, ma resta il fatto che ne sappiamo sicuramente più degli altri.
Buon campionato a tutti! |di Francesco Busacco - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 192 volte