Bologna sconfitto 1-0 a Udine nei minuti di recupero da un gol di Sanchez
A Udine il fortino rossoblu ha retto novanta minuti, tanti per una squadra ha subito reti in 21 gare su 23, ma non abbastanza per portare a casa un punto che avrebbe fatto "comodissimo" in classifica, in virtù dei risultati delle altre pericolanti. Il recupero indicato dall'arbitro Gava è stato doppiamente fatale per la truppa di Mihailovic: prima a causa dello sciagurato errore di Bernacci che avrebbe regalato tre punti d'oro al Bologna, e immediatamente dopo per il micidiale sinistro del cileno Sanchez capace di scardinare la porta di Antonioli a tempo quasi scaduto. Ma si sa, chi sbaglia paga, è la legge inesorabile del calcio.
Peccato, perchè il Bologna aveva cominciato piuttosto bene questa partita, ribattendo colpo su colpo ai friulani e attaccando spesso con quattro o cinque uomini senza esporsi troppo ai rapidi contropiedisti bianconeri. Il tridente Di Vaio-Osvaldo-Valiani, con i secondi molto larghi sulle fasce per non intasare troppo l'area di rigore a Di Vaio, stava dando buoni risultati sul campo, grazie anche all'ottima corsa di cui dispongono Valiani e Osvaldo.
L'infortunio occorso al neo-acquisto rossoblu Osvaldo intorno alla mezz'ora ha però scombussolato i piani del tecnico serbo, che ha preferito "ripiegare" parzialmente le velleità offensive inserendo il brasiliano Cesar, apparso purtroppo ancora lontano da una condizione fisica adeguata a questa serie A. Abbastanza bene, invece, l'inserimento dall'altra parte del nuovo arrivato Belleri, che non ha fatto rimpiangere l'assente Zenoni, distinguendosi per un'applicazione costante nell'arco dei 90 minuti ed una condizione di forma più che accettabile.
Poco per volta il Bologna si è chiuso a riccio per conservare un pari -risultato comunque gradito alla vigilia- apparentemente alla portata, ma con il susseguirsi dei minuti la differenza di condizione atletica tra le due formazioni è apparsa quasi sconcertante, tanto da alimentare forti dubbi sulla conduzione della preparazione estiva.
In troppi hanno finito anzitempo la benzina, e Di Vaio si è trovato sempre più solo nelle maglie della difesa bianconera. Tanto da essere sostituito sul finire di partita proprio da Bernacci che, imbeccato da Valiani, si è divorato un'incredibile palla gol davanti a Handanovic, proprio come sette giorni prima contro la Fiorentina di Frey. E mentre ancora ci si disperava per il gol mancato è arrivata invece la giocata vincente del giovanissimo cileno Sanchez, subentrato nella ripresa insieme a Pepe per scuotere l'attacco bianconera. Mosse riuscite da parte del tecnico Marino, molto meno bene i cambi di Mihailovic (Cesar, Marchini e appunto Bernacci), che quasi mai riesce a spremere qualcosa dalla sua panchina. Con gli infortuni di Cesar e Osvaldo balza ancora più agli occhi come il mercato "riparatore" di gennaio non abbia riparato proprio nulla, e che laddove (vedi difesa) occorrevano rinforzi nulla è stato fatto per dare solidità a un reparto che ha già incassato 36 reti in 23 incontri, una media incredibile di 1,7 a partita.
E la partita di Udine purtroppo non finisce qui, perchè gli strascichi sono pesanti: gravi infortuni a Osvaldo e Cesar, che salteranno oltre un mese di campionato, e brutta contusione per Di Vaio che non dovrebbe comunque disertare la prossima trasferta di Napoli. Dove probabilmente ritroverà una maglia da titolare Adailton e -in una squadra che appariva stracolma di trequartisti- trovano posto persino rimpianti per il giovane Paonessa infortunato e per l'ex Di Gennaro andato a rinforzare la concorrente Reggina. Per Mihailovic c'è davvero tanto da lavorare.... |di Roberto Zerbini - Fonte: www.noirossobluweb.it| - articolo letto 152 volte