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2009-02-14

La Sfida: Chievo Verona - Catania


Definirla determinante è poco. La trasferta del Catania a Verona è una delle più importanti gare della stagione. Una squadra in crisi di risultati potrebbe, con un solo risultato, allontanare i fantasmi di un finale di stagione da cardiopalma e tirare su un morale molto basso in seguito ad episodi sfavorevoli, errori propri ed altrui, che hanno determinato l'esito delle ultime sei gare.
Sei gare, un punto. Tante, troppe le trasferte senza vittorie. E' l'occasione giusta per riuscire a fare il tanto atteso salto “mentale” riuscendo ad imporsi in trasferta per non farsi risucchiare definitivamente nelle zone roventi della classifica.
Quello tra Chievo e Catania è uno scontro quasi inedito, le due squadre si sono affrontate nella loro storia solo una volta al Bentegodi. Il 14 gennaio 2007 i clivensi si imposero per 2-1, con vantaggio iniziale di Stovini per il Catania. Al termine di quella stagione, sul neutro di Bologna, il Catania si impose per 2-0 mantenendo la categoria e mandando i veneti in serie B dopo cinque stagioni consecutive nella massima serie.
Situazione attuale - Il Chievo non perde in casa dallo scorso 21 dicembre 2008, quando fu il Genoa ad imporsi per 0-1 al Bentegodi. I gialloblù hanno conquistato solo 10 punti degli attuali 19 tra le mura amiche. Di punti fuori casa il Catania ne ha conquistati quattro realizzando solo cinque reti contro le quindici subite.
Sei gare -Il Chievo non perde da 6 gare. Il Catania non vince da altrettante. Dieci punti conquistati nelle ultime sei gare dai clivensi frutto di due vittorie e quattro pareggi. In queste ultime la squadra allenata da Di Carlo ha affrontato ben quattro scontri diretti per la salvezza, considerando anche la Sampdoria , senza perderne nemmeno uno. Vittoria a Reggio e pareggi con Sampdoria, Lecce e Torino.
Il Catania nelle ultime sei partite ha conquistato un solo punto frutto del pareggio in quel di Genova, miglior prova in trasferta, poi solo sconfitte con Napoli, Bologna, Inter, Atalanta e Juventus.
Punti forti - Il centrocampo è sicuramente il punto forte del Chievo. Reparto solido che si poggia sull'esperienza e sulla tecnica di Luciano, Italiano e Marcolini punti fermi di un centrocampo a quattro con quest'ultimo avanzato a sostegno delle due punte. Dal centrocampo, dai tiri da lontano, sono arrivati gol e punti pesanti.
L'arma in più per il Catania potrebbe essere la velocità , il Chievo è stato messo spesso in difficoltà nella gara d'andata proprio con la velocità di Paolucci e Mascara. Il resto dipenderà solo ed esclusivamente da un fattore mentale, entrare in campo per “sbranare” gli avversari è il punto forte di tutti, serve solo attuarlo.
Punti deboli - Gli attaccanti del Chievo segnano pochissimo, appena quattro gol di cui tre Pellissier ed uno Langella. Non segnano da 5 gare, ultima rete di Pellissier al Bologna. La lentezza dei centrali difensivi, abili fisicamente, potrebbe essere un punto a sfavore
La difesa rossazzurra subisce gol da 16 gare consecutive. Dopo aver sistemato i terzini, con l'arrivo di Capuano e Potenza, bisognerà prestare maggiore attenzione in questa fase. In avanti si tira spesso ma la precisione è un punto debole della squadra di Zenga oltre al classico handicap trasferta che accompagna da due anni i rossazzurri.
Cosi in campo - Zenga recupera Capuano e Silvestre, quindi tutti a disposizione. Probabile uno schieramento con il 4-3-3 con Capuano, Stovini, Silvestre e Potenza sulla linea difensiva, Biagianti,Carboni e Baiocco in mezzo al campo nella speranza di recuperare Ledesma. In avanti oltre al solito Mascara che avrà il compito di legare con il centrocampo potrebbero giocare Morimoto e Paolucci.
Per il Chievo la rosa è pressochè al completo, mancano solo i nazionali Bogdani e Yepes. Di Carlo opterà per l'ormai classico 4-3-1-2 Frey, Morero, Mandelli e Mantovani in difesa con Luciano, Rigoni e Italiano in mezzo al campo. Marcolini agirà tra le linee al supporto di Pellissier e Makinwa. Insicura la presenza di Colucci, che sicuramente terrà molto a giocare questa gara.
Uomini chiave
Chievo:
Sorrentino- Il portiere è stato a lungo ricercato dalla dirigenza etnea per ricoprire un ruolo, che a Verona ormai da delle garanzie costanti. Dopo essere rimpatriato, sta confemrando quando di buono si era detto, con prestazioni sempre più rassicuranti. E' uno spettro che aleggia nel ricordo delle trattative di due estati addietro.
Marcolini- E' il punto cardine della mediana gialloblù. Con la sua tecnica e visione di gioco, si conferma più che mai metronomo insostituibile della squadra. E' anche un ottimo rigorista e battitore di calci da fermo.
Makinwa- E' stato un colpo di mercato molto atteso per quanto concerne il reparto avanzato. La sua rapidità funambolica è solo una delle diverse qualità del nigeriano, che sta cercando in tutti i modi di ritornare ad i livelli di qualche anno fa in quel di Bergamo.
Catania:
Silvestre- Si attende una ripresa corale del pacchetto arretrato, e ciò dovrà avvenire anche per merito dell'argentino ex Boca, finora il migliore difensore in casa etnea. Dovrà dare ordine e compostezza ad una difesa, parsa disattenta e carente di sincronia.
Biagianti- Il fiorentino ha la mansione principale di dare la scossa in mezzo al campo, per far riemergere una linea mediana sempre più vessata dall'inferiorità numerica che si vive ogni domenica, per via del modulo di gioco. Il centrocampo a tre infatti deve essere testimonianza di un grande atletismo e spirito di sacrificio, che non può che essere rappresentato solo dall'incontrista toscano.
Paolucci- Il baby bomber si ricorda della straordinaria prestazione dell'andata, che gli valse la nomina di uomo partita, grazie alla rete decisiva dell'uno a zero. Deve recuperare la forma fisica e mentale, che ha caratterizzato il suo strepitoso inizio stagionale. Se lo farà, potrà risultare effettivamente l'arma in più dei rossoazzurri.
|di Seby Maina & Andrea Finocchiaro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 193 volte


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