Mi appresto a scrivere l’articolo sui cuginetti proprio mentre Sky Sport definisce “ormai certa” l’assenza di Maicon nel derby di domenica sera. Premessa: io credo che la più grande preoccupazione che debba avere il Milan sia il Milan stesso. Giocando al meglio delle nostre possibilità dobbiamo rispettare tutti ma temere nessuno. Detto ciò, però, non nascondo che senza lo strapotere fisico e l’ottima qualità tecnica del suo terzino destro, la squadra di Mourinho faccia decisamente meno paura. Per carità, non è che una squadra fortissima diventi in un batter d’occhio fragile e facilmente battibile, ma perde una delle sue pedine fondamentali. Niente illusioni: gli Ibrahimovic e gli Adriano restano, i Cambiasso e i Julio Cesar saranno regolarmente in campo, ma in questa Inter Maicon è molto più di un semplice terzino. L’esterno brasiliano è una delle fonti di gioco principali dell’Inter, affidabile in fase difensiva e molto pericoloso quando sale in avanti. Credo che la sua assenza possa pesare molto, perché la già povera qualità di gioco dell’Inter dipende moltissimo dalle sgroppate del brasiliano. Aprire con questa fresca notizia era necessario, ma ora vediamo in generale come sta il nostro prossimo avversario.
LA SENSAZONE… - I sette punti di vantaggio sulla Juventus e gli otto punti sul Milan tolgono pressione alla capolista, che potrebbe impostare una gara d’attesa cercando di sfruttare il talento dei suoi attaccanti o la pericolosità sulle palle inattive. L’Inter entra nel mese decisivo della stagione, quello che potrebbe delineare in modo decisivo le sorti del campionato e che sicuramente dirà se Mourinho ha curato i nerazzurri dall’eterno “mal d’Europa”. L’impressione data dalle ultime gare è che l’Inter si sia ripresa dopo il netto calo subito a Gennaio, ma non sia affatto a livelli super. LA CHIAVE TATTICA - Dal punto di vista tattico l’Inter è pressoché uguale a quella degli ultimi due anni. Il cambio di allenatore ha portato molta più aggressività (rivedere la partita contro la Juve, dove i centrocampisti nerazzurri aggredivano altissimi) a scapito della fluidità di gioco. L’idea tattica originaria, il 4-3-3, è stato abbandonato presto per mancanza di interpreti (Amantino Mancini marcisce in panchina, Mister Trivela è stato prestato gratuitamente al Chelsea) in favore del 4-3-1-2 dello scorso anno. Vero e proprio ago della bilancia è diventato Dejan Stankovic, il giocatore di cui Mourinho non era affatto convinto la scorsa estate. Presentatosi ovunque come filosofo del gioco d’attacco, il mister di Setubal si è dimostrato molto bravo a rendere solida la difesa ma ancora troppo Ibra-dipendente negli ultimi venti metri. L’assenza di Maicon priverà l’Inter di un’importante sbocco offensivo sulla corsia di destra, costringendola a coinvolgere maggiormente nel gioco gli interni di centrocampo. Un centrocampo molto muscolare come quello nerazzurro potrebbe dare molto fastidio alla manovra del Milan ma trovarsi in difficoltà al momento di dare palloni giocabili alle due punte. Nel match d’andata la mossa tattica decisiva la fece Carlo Ancelotti: Ronaldinho largo a sinistra creò molti problemi all’Inter, frenando le avanzate di Maicon. Ho l’impressione che domenica sera sarà fondamentale il duello Pirlo-Stankovic. Se il regista numero 21 riuscirà a far girare a vuoto il serbo alternandosi con Beckham nell’impostazione del gioco, la manovra scorrerà fluida e potremo davvero far male all’Inter.
I DUBBI DI MOURINHO - Julio Cesar, Santon, Chivu, Materazzi, Samuel, Cambiasso, Muntari, Stankovic, Zanetti, Ibrahimovic, Adriano. La probabile formazione dell’Inter è questa, ma Mourinho ha ancora molti dubbi sulla linea difensiva. Materazzi dovrebbe partire titolare, ma Mou potrebbe decidere di inserire Cordoba per fronteggiare la rapidità di Pato. Anche Maxwell ha qualche chance di partire titolare, ma il giovane Santon sembra favorito. Da escludere la possibilità di sostituire Maicon con capitan Zanetti: mancherebbe una valida alternativa in mezzo al campo.
PARTITA DA MILAN - Una pennellata di David, un’invenzione di Andrea, una sberla di Clarence, uno stacco di Ambro, uno spunto del Papero, una magia di Dinho…sono tante le carte a disposizione del Milan per battere l’Inter e continuare a credere al titolo. E’ vero, il pareggio con la Reggina ha frenato ambizioni ed entusiasmi, ma forse a qualcuno sarà venuta in mente la semifinale con il Manchester del 2 Aprile 2007. Il pareggio all’Old Trafford ci avrebbe costretto ad un pericolosissimo match d’attesa a San Siro; il gol di Rooney allo scadere, invece, ci costrinse a dover giocare solo ed esclusivamente per la vittoria, senza nessun blocco mentale. Ci trovammo con le spalle al muro, reagimmo da Milan. Questo gruppo ha reagito spesso così: non ci tradirà proprio nella serata in cui a trascinarlo nel derby sarà per l’ultima volta Capitan Maldini! |di Gabriele Pipia - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 141 volte