“Voglio giocare male, costruire le barricate ma vincere”.
Erano queste le parole di Walter Zenga la settimana scorsa al termine di Catania – Juventus.
E, i rossazzurri, ai tre punti ci sono andati più che vicini, li hanno mancati per una manciata di secondi in una partita brutta, noiosa, priva di alcuna emozione.
Zenga mette in campo soltanto una punta, Morimoto, lasciando in panchina Paolucci, Mascara e Martinez per avere un centrocampo più folto con Baiocco, Biagianti, Izco, Ledesma e Tedesco. 4-5-1 il modulo etneo, classico 4-4-2 per il Chievo che rinuncia a Bogdani ed Esposito in avanti, dando spazio a Makinwa e Pellissier.
Squadre in campo ed a partire meglio è il Catania che già al decimo si trova in vantaggio: Pinzi atterra in area ingenuamente da dietro Morimoto, Bergonzi è a due passi e fischia; sul dischetto si porta Ledesma, tiro potente ma centrale, Sorrentino tocca ma non basta, è 1-0 per i rossazzurri.
Il Catania prova a macinare gioco fino alla mezzora, poi è il Chievo a guadagnare metri senza tuttavia creare occasioni pulite, da annotare il tiro gialloblu direttamente da calcio d'angolo sul quale Bizzarri si supera mettendo sul fondo il pallone.
Gli etnei non reagiscono, si accontentano del vantaggio, andando al riposo sull'1-0 e tra le proteste, in realtà avvenute a metà tempo, per un calcio di rigore non assegnato al Chievo per fallo di mano di Izco; il tocco è netto, la distanza tra i due giocatori è però quasi nulla, impossibile considerare volontario il gesto del centrocampista rossazzurro.
La ripresa comincia così com'era finita la prima frazione: Catania in letargo , il Chievo continua a fare la partita. E, sorvolando sulla noia di una partita tra due squadre impaurite, si arriva al novantaduesimo con Colucci, ex, che stacca di testa su un cross proveniente da destra insaccando alle spalle dell'incolpevole Bizzarri.
La classifica parla di sette punti di vantaggio del Catania sul Chievo, terzultimo, con una partita in meno da giocare. Ma, questa visione, è la più ottimista possibile; concludere la gara con un solo tiro in porta, tra l'altro il goal nonché rigore, appare, aldilà dei tre punti persi, inaccettabile.
Svegliati Catania che domenica prossima arriva la Reggina e lì vincere è semplicemente… Imperativo! |di Fabio Alibrio - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 160 volte