La settimana post-Udine e pre-Napoli è stata la settimana del “cosa direi a Bernacci se lo incontrassi per strada” con i soliti schieramenti, quelli che “basta che se ne vada lo accompagno io e non chiedo neanche il rimborso della benzina” e quelli che “forza Bernacci, sarà al San Paolo la tua rivincita”. E' stata anche la settimana nella quale noi tifosi abbiamo finalmente appreso dalla stampa quello che avevamo poi già capito da tempo, perché stupidi del tutto non siamo, siamo soltanto un po’ creduloni alle volte ma solo per il troppo amore per i nostri colori; abbiamo “finalmente” letto nero su bianco il proclama della famiglia Menarini, la loro delusione per tutto quello che hanno trovato in questo fantasmagorico mondo del calcio, si sono detti anche stupiti dai costi di gestione…strano…anche io, che non ho un master in economia, arrivo a capire che una squadra come il Bologna non può avere una trentina di giocatori a busta paga e chiudere un bilancio in attivo, senza essere impegnata in una competizione europea e senza avere gli introiti dai diritti tv al pari delle grandi. Ma non bastava, e allora è arrivata anche la dichiarazione dei nostri cari politici bolognesi, che tanto hanno a cuore il futuro dei nostri gloriosi colori, i quali hanno puntualizzato di non avere mai dato l’ok alla costruzione del nuovo stadio. Avanti così, non c’è mai pace per noi tifosi rossoblù, mai. Solo una cosa poteva cancellare in un soffio tutte queste polemiche, tutte queste piccole e grandi delusioni, e puntuale solo come le disgrazie sanno esserlo, eccola: se n’è andato il più grande Capitano di tutta la storia del Bologna, del glorioso Bologna, quello che ci fa essere orgogliosi di tifare per questi colori, di quel “Bologna che tremare il mondo faceva”. Se n’è andato nell’anno del centenario, se n’è andato dopo aver visto finalmente il suo Bologna ritornare nella massima serie, quella che gli compete, e lui era lì, a festeggiare in quel 1° giugno 2008, forse consapevole del fatto che se la promozione avesse tardato 1 anno ancora, lui se ne sarebbe dovuto andare lasciando il Bologna in serie B. Io non sono in città, sono sulle Dolomiti, e al solito, non avendo né Sky né il digitale terrestre quando sono qui, mi accontento di ascoltare la partita alla radio, e per fortuna che giochiamo l’anticipo, almeno sento solo il Bologna, non come la domenica pomeriggio. Non mi sogno neanche di andare a festeggiare San Valentino al ristorante, mi sa di finto come gli scudetti della vecchia e disonesta Signora bianconera. Non me l’aspettavo, e mi commuovo quando sento tutto il San Paolo applaudire la memoria del nostro capitano, sento che c’è anche un coreografia, a forma di 8 a centrocampo. E adesso per i prossimi 90° dobbiamo veramente pensare solo alla partita, è l’unico modo per onorare la memoria del grande Giacomo Bulgarelli. Si parte: giochiamo con Di Vaio unica punta, speriamo che Marco ci dimostri proprio questa sera di non essere affatto in crisi, che 3 partite senza gol non sono la fine del mondo, è il calcio moderno che è impazzito, basta un niente per montare un caso. Il Bologna si fa rispettare, non è andato a Napoli per fare la vittima sacrificale dei partenopei, ci presentiamo bene, ma al 19° come una tegola arriva il gol di Maggio. Stiamo calmi, abbiamo tutto il tempo per recuperare, l’importante è non farli segnare ancora; il Bologna che aveva Giacomo come capitano non si arrendeva mai, il Bologna di Sinisa non si deve arrendere. E dopo soli 4 minuti è ancora lui, sempre lui, Marco Di Vaio, che sale a quota 16 e ci porta in parità! Lo so Marco, dedichi sempre i tuoi gol alle tue bambine, ma credo che questo gol anche tu lo voglia dedicare al grande Capitano, al grande numero 8 della storia del Bologna. E Marco va anche vicino al raddoppio, ma Navarro compie un miracolo. Finisce il primo tempo, cerco di rifiatare anch’io, so che la ripresa sarà durissima, il Napoli non si rassegnerà a non fare bottino pieno in casa. Inizia il secondo tempo, sento notizie confortanti, pare che i nostri 11 stiano tenendo ben salde le redini della partita. Riporto pari pari dalla radiocronaca: “È un eccellente Bologna che non solo sta onorando Bulgarelli ma anche Mihajlovic”. Vi vogliamo così, SEMPRE COSI’! Alla metà del secondo tempo traversa del ”ragazzo della curva” no….no Bomba, non possiamo essere anche così sfortunati con quello che abbiamo fatto vedere questa sera ce lo saremmo meritati, siamo determinati, dobbiamo sfruttarla una serata così…quando sbagli un gol spesso lo prendi e questa partita non si può perdere, non si può, per la classifica e anche e soprattutto per il morale. Non so come andrà a finire, mancano 12 minuti al 90° quindi tutto può succedere ma i ragazzi ci stanno mettendo il cuore, fino a quando continueranno a crederci così, potrà anche andare male una volta, due, ma la salvezza questi ragazzi ce la vogliono regalare, la salvezza è alla nostra portata. Ancora dalla radio mi giungono notizie confortanti perché dicono che Sinisa dalla panchina sta esternando la sua solita, indomabile grinta; non stiamo demeritando, non può e non deve arrivare il vantaggio del Napoli. Mancano 8 minuti più il recupero, vorrei mettermi già il pigiama per andare a dormire (sono stanca morta, è vero che è San Valentino ma io oggi sulla mia tavola da snowboard mi sono fatta una quarantina abbondante di km. e tutti a rotta di collo, perché io sono così, come con il Bologna, quando la passione chiama non mi tiene nessuno) ma devo resistere, e poi non riuscirei neanche a prendere sonno adesso, perchè l’adrenalina sale, sale, sale, dai che domani voglio passare un’altra bella giornata sulla neve, è un freddo cane ma io voglio e devo avere il cuore caldo, e chi me lo può scaldare in questo momento è lontano…è a Napoli! Nel recupero giù Di Vaio per Marazzina (non mi piace, sa di contentino, pensa che riscatto se facesse gol, ci sarebbe da non dormire per una settimana) c’è un’occasione per noi…niente da fare, adesso c’è l’ultima occasione per il Napoli, no, la beffa no, no, no, manca 1 minuto: punizione per il Bologna a 20 secondi dalla fine, sarebbe stato bello fare gol nel recupero a tempo scaduto, ma va bene così, è fatta, abbiamo pareggiato rischiando di vincere in casa del Napoli. Vi chiedo di giocare con questo cuore per tutte le partite che ci restano, io voglio che Giacomo Bulgareli, IL CAPITANO, sia orgoglioso, da lassù, per l’eternità, del Bologna che, anche grazie a lui, un dì tremare il mondo fece. Per finire, vorrei fare i complimenti al Napoli, società e tifosi, per come hanno voluto ricordare il grande Bulgarelli, siete stati grandi. E vorrei altresì che la Lega Calcio si vergognasse, per non aver decretato un minuto di silenzio su tutti i campi; anzi no, ha fatto bene così, ha dimostrato quanto vale, ha dimostrato di non essere neanche degna di nominare un grande come Giacomo Bulgarelli. |di Edi Simoni - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 204 volte