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2009-02-20

Napoli: Santacroce, Blasi e Hamsik saranno in campo, ma un velo di mistero avvolge Castelvolturno


Il Napoli si chiude.
Nessuna velleità catenacciara, solo la volontà di mettersi al riparo da qualsiasi occhio indiscreto, e rimanere nel fortino di Castelvolturno per tentare di finirla qui con questa crisi che ormai sembra essersi impossessata degli azzurri come il più cattivo dei demoni.
Le prova tutte Marino per esorcizzarla: silenzio stampa e clausura, in modo da non concedere nessun vantaggio ai genoani, che arriveranno al San Paolo forti della loro classifica, del loro gioco, delle loro convinzioni. Che potrebbero trasformarsi anche in un boomerang se gli uomini di Gasperini sottovaluteranno questo Napoli: il ciuccio è ferito, ma non è morto. Ed è pronto nuovamente a scalciare. Per farlo però, ha bisogno di ritrovare quell'umiltà che nel girone d'andata ha contraddistinto tante belle vittorie.
Il Napoli giocava sull'avversario, lo aspettava, gli concedeva campo e gioco per poi trafiggerlo con quell'arma allora letale: le ripartenze in velocità, ora con Lavezzi, ora con Maggio, ora con Hamsk. Il Genoa è squadra propositiva, che gioca e fa giocare.
Ha qualche problema in difesa, nonostante Gasperini dedichi molte più attenzioni alla fase difensiva di quanto non facesse in passato. Gli azzurri dovranno approfittarne, facendo massima attenzione all'attacco rossoblù, forte di quel Milito tanto desiderato dai tifosi partenopei, e cercando poi di attaccare i liguri in velocità. Prima però andrà risolto un altro aspetto: quello mentale. Ieri a Castelvolturno i giocatori si sono riuniti, da soli, senza neanche la presenza dell'allenatore. Non è dato sapere cosa si siano detti, ma lo si può immaginare.
In un momento del genere, occorre restare uniti, aiutare un compagno in difficoltà, dare attenzione anche ai minimi particolari. Che molto spesso fanno la differenza. Perchè poi, a volerla dire tutta, i giocatori del Napoli non saranno quelli del Manchester United, ma non possono essere neanche quelli che hanno commesso errori (orrori) così grossi come accaduto col Bologna. Scendere in campo con la giusta mentalità, con la dovuta concentrazione sarà dunque il primo obiettivo.
Con quali uomini però? Qui il mistero si infittisce. Poche le indicazioni che arrivano dal bunker di Castelvolturno, con alcune certezze: Santacroce, Blasi e Hamsik saranno in campo. E allora, con un 3-5-2 dal quale difficilmente Reja si discosterà almeno per ora, in porta ci saà Navarro; in difesa Capitan Cannavaro riprenderà il suo posto da centrale, con il difensore italo-brasiliano a destra e Contini a sinistra. A centrocampo Blasi tornerà titolare, insieme a Gargano e al ritrovato Hamsik. A sinistra si apre un interrogativo. Dovesse schierare Datolo, certamente il Napoli avrebbe una forza d'urto notevole in fase offensiva, ma probabilmente si troverebbe troppo scoperto soprattutto sulla fascia destra d'attacco del Genoa, dove agisce Marco Rossi, vero e proprio pulsore della manovra rossoblù. L'impressione allora è che Reja possa destinare alla panchina, almeno inizialmente, il nuovo acquisto, e inserire al suo posto Vitale, che di certo assicura più corsa in questo momento.
In attacco è scontata la coppia azzurra: a Lavezzi e Denis il compito di scardinare la retroguardia ligure.
|di Vincenzo Balzano - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 183 volte


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