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2009-02-20

Tiago: "Voglio la Champions"


Dal difficile inserimento nella Juventus al rapporto con Ranieri, passando per la gara della svolta e il sogno Champions. Intervistato da Sky, Tiago parla di tutto.

- Eri convinto che alla Juve saresti stato titolare?

«Sì. Ero convinto che avrei giocato come titolare e ho sbagliato. Appena ho incontrato difficoltà la mia testa è andata in tilt. Io pensavo di essere la prima scelta e che la Juventus fosse modellata su di me e sbagliavo. Ero io che mi dovevo modellare sulla Juventus e sul progetto dell’allenatore».

- Veniamo all’attualità: il pareggio con la Sampdoria e la vittoria dell’Inter chiudono i conti per lo scudetto?

«Chiudono no, ma in questo momento non possiamo più parlare di scudetto. Noi dobbiamo giocare e guardare all’Inter: 9 punti sono tanti».

- Secondo te Cassano è un giocatore che può far fare un salto di qualità a una grande squadra come la Juventus?

«La qualità lui ce l’ha. Io sento tante cose su Cassano, ma posso dire che per quello può dare qualità a una squadra. Per il resto non so».

- Due numeri 10 come Del Piero e Cassano possono coesistere in una stessa squadra?

«Penso di sì. Non sono un allenatore, ma penso di sì».

- Cosa rispondi a chi diceva che il tuo era un problema di personalità?

«E’ vero. Ero solo io il problema. La qualità ce l’ho, l’ho dimostrata nella mia carriera. Ho la qualità per giocare nella Juve, meglio di come ho fatto fino ad oggi. Dovevo mettere a posto la testa e dimostrare all’allenatore che ho le qualità anche per giocare come vuole lui».

- I tuoi compagni ti hanno sempre difeso e hanno sempre ripetuto che con te in campo si sente che la squadra gira meglio…

«Loro sono stati bravissimi. Quando tutti mi volevano buttare giù loro mi hanno dato una mano. A loro devo tanto. Se sono ancora qui alla Juve lo devo anche a loro che mi hanno aiutato. In allenamento riuscivo a far giocare la squadra come piace a me, mentre in partita la squadra non giocava il mio calcio. Credo che in questo momento io gioco come la Juve vuole, ma anche la Juve gioca come me. In questa Juve c’è un po’ di me».

- Questa estate eri sul punto di andar via. Sei rimasto. Perché?

«Per tanti motivi. Le offerte che avevo non mi interessavano e poi perché qui dentro dicevo che non potevo andar via nella Juve. Avevo la voglia di dimostrare il mio valore e vincere nella Juve. Non volevo mollare. E’ stato veramente difficile. Ho pensato tante volte di andare via ma c’era qualcosa dentro di me…Compagni e famiglia credevano in me e quello mi ha dato una grande spinta e sapevo che un giorno tutto sarebbe cambiato».

- A ottobre la Juventus va in crisi. Problemi di gioco in mezzo al campo. Poca qualità. Poi arriva Bologna-Juventus e entri tu… E’ quella la tua svolta?

«Sì. E’ stata un momento bellissimo per me. Non mi ero allenato bene in settimana per un problema muscolare. Ranieri mi ha comunque chiesto di giocare 45 minuti. Io avevo davvero tanta voglia di giocare. Ho giocato 80 minuti e le cose sono andate bene. E’ stata davvero la partita della svolta».

- E’ tornata la lavatrice?

«La lavatrice….mi chiamavano così a Lione. Adesso voglio un altro nome. Ora voglio soltanto giocare e giocare bene. Sono da due anni alla Juve e non ho dei bei ricordi: io voglio avere dei bei ricordi con la Juve».

- Come è cambiato il tuo rapporto con Ranieri?

«E’ cambiato un po’. Ora ci siamo capiti: era il più problema più grande. Io non ero il giocatore che conosceva. Lui mi ha voluto alla Juve, io non ho giocato bene e ne ha risentito il rapporto. Ora siamo più vicini. Mi ricordo che quando non sono andato al Monaco lui è venuto da me e mi ha detto: “sei rimasto, io conto su di te, ora dimostra il tuo valore”».

- Espugnato il Santiago Bernabeu, adesso c’è lo Stamford Bridge. La Juve saprà esaltarsi come a Madrid?

«Per forza, dobbiamo fare una partita del genere altrimenti sarà difficile. A Londra sarà difficile giocare contro il Chelsea. Anche loro non vanno bene in campionato e daranno tutto in Champions: Abramovic vuole vincerla. Hanno cambiato allenatore. Mi aspetto un Chesea fortissimo. Noi dobbiamo rispondere al meglio, dovremmo avere grande volontà per ottenere il massimo».

- La Champions è un sogno o un obiettivo possibile?

«Tutti e due. Io voglio vincere la Champions: non so se quest’anno o l’anno prossimo. Ma io voglio vincerla».

- Con quale maglia ti vedi l’anno prossimo?

«Della Juve, sicuramente della Juventus».
|Redazione Juventus News - Fonte: www.juventusnews.tk| - articolo letto 182 volte


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