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2009-02-21

La Sfida: Catania - Reggina


Se potrai mantenere la calma quando tutti intorno a te sono sul punto di perderla e ti incolpano; Se potrai confidare in te stesso quando gli uomini dubiteranno di te e li perdonerai pure per aver dubitato [...] sarai diventato “grande” , Catania mio! Non se n'abbia a male Kipling, da lassù, ma dopo una settimana di contestazioni, pessimismo e trepidazione, altre parole, talmente adatte, non ne sovvenivano.
La si può chiamare brutalmente ultima spiaggia ma forse più per la Reggina ad esser obiettivi, in effetti la gara di Domenica, per il Catania, è meglio equiparabile ad un dentro/fuori , il treno che passa, l'ultimo, a cui l'alternativa è una lunga corsa a piedi, per arrivare in tempo, per arrivare con almeno tre avversari alle spalle. L'occasione c'è, e se non con l'ultima in classifica con chi, il Catania, potrà provare ad interrompere l'astenia di vittorie interne. Proposizioni, sulla carta, ma nonostante il suo essere fanalino di coda, la Reggina di Orlandi non scenderà in campo sconfitta, tutt'altro, con la ferma voglia di vincere e col coraggio di chi non ha nulla da perdere.
Assenze importanti tra i granata, Brienza, Vigiani e Campagnolo su tutti, spazio ancora una volta ai giovani, vera marcia in più di questa Reggina che non smette di credere nella Salvezza, perseveranza che fino ad oggi è sempre stata premiata. Zenga dovrà valutare le condizioni di Capuano, muscolarmente stressato dall'aver giocato troppo in troppo poco tempo, dopo mesi a far la polvere in panchina, e magari spera nell'esplosione di Potenza , ancora non al 100%. Il recupero di Ledesma dà senza dubbio sferzata d'energia ad un centrocampo nettamente calato nelle ultime prestazioni, meno filtro, meno proposizione, meno Biagianti, meno tutto e tutti, coi risultati che ne conseguono. Di contro, la Reggina, farà della solidità in mediana la chiave della partita, recuperato Hallfredsson, elemento di indubbio talento, e con l'ausilio di una pedina fondamentale come Barreto, mirerà a rompere il gioco e ripartire, innescando Corradi e Cozza , tandem navigato e mai passato di moda. La Reggina, come visto al Meazza contro il Milan, potrebbe anche accontentarsi di giocar male e concentrarsi sui soli contropiede, dove ha dimostrato di saper colpire con precisione e cinismo.
Al Catania, insomma, non basterà giocar bene , i granata sono in possesso di risorse estremamente pericolose, che dovranno perciò esser disinnescate immediatamente, e senza cali, né d'attenzione né di gioco. La velocità, per gli uomini di Zenga, sarà tutto, negli scambi come nei passaggi verso gli attaccanti, come nelle sovrapposizioni lungo le fasce, così da far saltare il fortino reggino , che certo non si farà trovar impreparato se attaccato nei suoi punti meno vulnerabili.
L'importanza del pubblico?
Fondamentale. Da più parti s'è detto "la giornata rossazzurra, sarebbe stata più giusta fosse stata indetta contro la Reggina", ebbene, non c'è bisgono della denominazione ufficiale per far d'una giornata di Campionato la "Giornata Rossazzurra", i biglietti costano anche meno, Fascia B, e per l'importanza della gara lo stadio dovrebbe rimpiersi in ogni ordine di posto. Vedremo..
Cosi in campo
Catania - Tutti a disposizione di Zenga che nella rifinitura di sabato mattina risolverà gli ultimi dubbi. Molto probabile il ritorno al 4-3-3 dopo il 4-5-1 di Verona. La linea difensiva a protezione di Bizzarri sarà comunque confermata con Potenza a destra e Capuano, probabile recupero in extremis, a sinistra e in mezzo Stovini e Silvestre. Possibile l'inserimento di Silvestri qualora Capuano non sia definitivamente recuperato. In mezzo al campo confermato Ledesma con al suo fianco Tedesco e Baiocco, due ex. In avanti scontato il rientro dal 1' di Mascara e la probabile conferma di Morimoto resta da scoprire il terzo uomo di reparto, che con molta probabilità verrà deciso nella mattinata di domenica, a contendersi il posto Paolucci e Martinez.
Reggina - Nevio Orlandi oltre all'ormai solita assenza di Brienza dovrà fare a meno di Ceravolo, Vigiani, Valdez ( costretto a saltare gran parte della settimana di lavoro) e, soprattutto, del proprio portiere titolare, Campagnolo. A sostituirlo ci penserà Puggioni, 5 presenze in serie A, davanti a lui nella difesa a tre del classico 3-5-2 di Orlandi, sarà Cirillo a prendere il posto di Valdez in mezzo fra Lanzaro e Santos. A centrocampo la novità è Cozza, rientrato dopo uno stop, che prende il posto di Barillà per il resto reparto confermato in blocco con Krajcik a destra e Costa, autore del gol nella gara d'andata, a sinistra, Carmona e Barreto in mezzo. In avanti accanto all'ariete Corradi agirà un po' arretrato Di Gennaro, autore del gol pareggio a San Siro contro il Milan.
Uomini chiave
Mascara - Tenuto a riposo e preservato da eventuali squalifiche nella gara di Verona sarà l'uomo su cui Zenga punterà in qualità, concretezza e sacrificio. La gara adatta per ripetere la sua prestazione contro il Torino.
Tedesco - A Reggio ha lasciato un grande ricordo, l'occasione giusta per lasciarlo anche dalle nostre parti. In amaranto segnò 5 bellissime reti, in rossazzurro è ancora a secco, chissà che rivedendo quei colori…
Corradi - Punto di riferimento della squadra di Orlandi da lui vengono 9 delle 20 reti reggine, bloccarlo significherebbe ridurre drasticamente le potenzialità offensive della squadra amaranto.
Barreto - Il suo dinamismo in mezzo al campo sarà un serio problema da affrontare per gli uomini di Zenga. Altra specialità: il tiro da fuori.
|di Marco Di Mauro & Seby Maina - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 238 volte


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