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2009-02-21

Tiago: “Sono tornato la lavatrice, ma adesso voglio un nuovo soprannome”


Il difficile ambientamento di Tiago in bianconero è ormai alle spalle e adesso il calciatore portoghese spera di riuscire a dimostrare le proprie qualità. Ai microfoni di Sky, il lusitano ha parlato del suo difficile approccio all'ambiente bianconero. Problemi col tecnico, col gioco italiano, mai coi compagni(“Sono rimasto per loro”) ma ormai il periodo nero è alle spalle: Tiago è tornato Tiago. “Voglio restare qui - dice - e vincere a Stamford Bridge”.

Ranieri lo hai ritrovato alla Juventus un anno fa, era proprio lui che ti aveva voluto. Che cosa era successo: tu non hai capito lui o lui non ha capito te?

"Non è una questione di capire, non è stato facile il mio adattamento. Non posso dire che lui non mi ha capito o che io non ho capito lui. L'impatto con il vostro calcio è stato diverso, sono cambiate tante cose. Ho pensato tante volte di andare via, ma c'era qualcosa dentro di me… sapevo che un giorno tutto sarebbe cambiato".

Poi, Bologna-Juventus. La svolta?

"Sì, è stato un momento bellissimo per me. Non mi ero allenato bene in settimana per un problema muscolare. Ranieri mi ha comunque chiesto di giocare. E' stata davvero la partita della svolta".

Cosa rispondi a chi diceva che il tuo era un problema di personalità?

"E' vero, ero solo io il problema. La qualità ce l'ho, l'ho dimostrata nella mia carriera. Ho la qualità per giocare nella Juve, meglio di come ho fatto fino ad oggi. Dovevo mettere a posto la testa e dimostrare all'allenatore che ho le qualità anche per giocare come vuole lui".

I tuoi compagni ti hanno sempre difeso e hanno sempre ripetuto che con te in campo si sente che la squadra gira meglio…

"Loro sono stati bravissimi: quando tutti mi volevano buttare giù, loro mi hanno dato una mano, a loro devo tanto. Se sono ancora qui alla Juve lo devo anche a loro che mi hanno aiutato. In allenamento riuscivo a far giocare la squadra come piace a me, mentre in partita la squadra non giocava il mio calcio. Credo che in questo momento gioco come la Juve vuole, ma anche la Juve gioca come me. In questa Juve c'è un po' di me.

Come è cambiato il tuo rapporto con Ranieri?

"E' cambiato un po', ora ci siamo capiti: era il problema più grande, non ero il giocatore che conosceva. Lui mi ha voluto alla Juve, io non ho giocato bene e ne ha risentito il rapporto. Ora siamo più vicini. Mi ricordo che quando non sono andato al Monaco, lui è venuto da me e mi ha detto: "Sei rimasto, io conto su di te, ora dimostra il tuo valore".

E' tornata la lavatrice?

"La lavatrice… mi chiamavano così a Lione, adesso voglio un altro nome. Sono da due anni alla Juve e non ho dei bei ricordi: io voglio avere dei bei ricordi con la Juve".

Espugnato il Santiago Bernabeu, adesso c'è lo Stamford Bridge: la Juve saprà esaltarsi come a Madrid?

"Per forza, dobbiamo fare una partita del genere, altrimenti a Londra sarà difficile giocare contro il Chelsea. Loro daranno tutto in Champions. Noi dobbiamo rispondere al meglio, dovremo avere grande volontà per ottenere il massimo".

Con quale maglia ti vedi l'anno prossimo?

"Della Juve, sicuramente della Juventus."
|Redazione Nero su Bianco - Fonte: www.nerosubiancoweb.com| - articolo letto 302 volte


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