Giampaolo: "Il rammarico è per non aver fatto risultato"
“Penso di essere stato mal interpretato e molto probabilmente mi sono spiegato male io, perchè la squadra ha fatto una grande partita a Roma, il mio rammarico era per non avere, per l’ennesima volta, portato a casa un risultato positivo.” – ha dichiarato Marco Giampaolo – “Ho rivisto la partita e non ci sono stati errori. La gara è stata interpretata nella maniera ottimale, ho fatto fatica a trovare errori nell’atteggiamento complessivo, abbiamo fatto tutto per inibire gli avversari, ci è mancata la ripartenza giusta, ci è mancata la convinzione nell’andare a cercare di far male alla Roma e la mia arrabbiatura del momento era legata a questo aspetto. Abbiamo avuto troppo rispetto per il blasone degli avversari e invece dovevamo essere più sfrontati e più cinici nell’andare a far male, nell’andare a creare preoccupazione agli altri perchè quelle sono partite che vanno coronate con un risultato positivo. La mia non era un’ arrabbiatura con la squadra anzi era un voler dare fiducia in più a quelli che sono i mezzi dei ragazzi perchè cresca l’autostima, e cresca la fiducia nei mezzi individuali e collettivi. Era una sottolineatura per dar forza alla squadra non per puntare l’indice contro qualcuno. Ero arrabbiato e deluso per questo”.
Un buona prestazione, un buon possesso ma continua la sterilità offensiva
Infatti mi riferivo a questo, alla sfrontatezza nell’andare di là ad attaccare la linea difensiva degli avversari perchè avevamo fatto bene, addirittura abbiamo sostato per gran parte della gara nella loro metà campo con un pressing alto, e tutte le volte che siamo andati al recupero palla dovevamo essere bravi veloci e svelti nel verticalizzare, forse siamo mancati in questo. La sottolineatura era intesa per questo. Avremmo dovuto essere più bravi ad andare di là il prima possibile perchè la partita era stata condotta dai ragazzi in maniera ineccepibile, abbiamo inaridito le loro fonti di gioco, siamo stati capaci di non farli giocare mai da dietro, eravamo in pressing costante, avevamo una linea difensiva altissima e la Roma non ha fatto tanti tiri in porta. Un’ottima partita con un risultato non positivo, il rammarico è per questo.
In classifica il distacco da 7 punti si è ridotto a 5.
Anche qui bisogna dire che quando sono venuto a Siena e anche per i calciatori è così, eravamo tutti consapevoli che il nostro obiettivo è la salvezza. Adesso parlare di 5 o 7 o 3 punti non porta da nessuna parte, si deve arrivare al 31 maggio e lì si deve avere almeno un punto in più sulla terzultima. Quando si gioca, il campionato ti porta ad avere 5, 8 o 3 punti, non bisogna adesso soffermarci a guardare questo e questo non deve nemmeno creare allarmismi o tensioni. Ci avremmo messo tutti la firma ad avere 5 punti di vantaggio sulla terzultima alla 26^ giornata. Io lo so, i giocatori lo sanno, e la società lo stesso, e siamo tutti concentrati a cercare di raggiungere la salvezza e sappiamo che non è semplice. Se andasse tutto liscio vorrebbe dire lottare per qualcosa che non è la salvezza. Adesso bisogna fare quadrato, stare vicino alla squadra. Per me non cambia nulla nel senso che quando sei consapevole di quello che ti aspetta, della strada da percorrere non puoi deprimerti nei momenti difficili né esaltarti quando va bene, tempo fa dissi che 8 punti non erano una garanzia e che non eravamo già salvi, e non lo dicevo perchè volevo stemperare o non creare entusiasmo, ma solo perchè ogni domenica il campionato ti mette davanti a partite difficili, ad ostacoli da superare. E anche da questo punto di vista non cambia nulla se sei consapevole, se non sei consapevole cambia i giudizi di molti su tante cose. |Sito Ufficiale Siena Calcio - Fonte: www.acsiena.it| - articolo letto 128 volte