Massannunziata - Clima disteso in casa Catania nonostante sia una settimana importante che avvicina la squadra rossazzurra al derby di Palermo. In sala stampa parla il direttore Pietro Lo Monaco che minimizza l'importanza della partita, considerandola come una qualsiasi partita di campionato:
"Il Catania non ha niente da invidiare il Palermo, andremo al Barbera per fare la partita che dovremo fare, come abbiamo fatto con la Reggina. È allucinante considerare insufficiente la prova offerta domenica, ogni partita è un'anima così varia che dissentire e discutere sulla qualità del gioco è assurdo.
"Abbiamo passato un brutto momento, ma adesso che abbiamo ricominciato a far punti guardiamo più fiduciosi al futuro, anche se il Palermo in casa è un rullo compressore (non ha mai pareggiato) e noi non vinciamo in casa da quasi due anni. La partita è, come ogni derby, aperta a qualsiasi risultato , e va vinto col cuore.
"Vorrei un derby a porte aperte , ed Il comportamento delle tifoserie, negli ultimi 3 anni lo meriterebbe, ma bisogna assumersi il coraggio delle scelte, fosse per me, me lo assumerei, purtroppo i parametri di valutazione, in Italia, sono altri e non meritocratici. Sarei favorevoli al “Memorial Raciti” , in estate, bisogna vedere cosa ne pensano dall'altra parte (Palermo, ndr).
"Un giocatore che giudico molto interessante è Liverani, ma non toglierei nessun giocatore al Palermo, mi auguro che possa schierare la formazione migliore come lo auguro al Catania. Per rivedere il miglior Spinesi ci vuole tempo, ed ha un “imprevisto” davanti che porta il nome di “Banzai” (Morimoto , ndr), che ad oggi ha dimostrato d'essere il giovane più interessante di tutto il campionato, ho sempre detto che ricorda Inzaghi, e come lui ha una grandissima capacità di farsi trovar pronto sottorete, sicuramente quest'anno ed il prossimo rimarrà con noi, poi sarà naturale vada dove lo porterà il cuore.
"L'anno scorso si parlava di 41 punti come quota salvezza , e ci siamo salvati a 37, quindi non è opportuno ipotizzare adesso una quota, in quanto su questa incideranno tanti fattori tra i quali l e motivazioni delle squadre che lottano per altri obiettivi. Non dobbiamo mai correre il rischio di smettere d'esser cattivi , conforta vedere che la squadra, come gruppo, abbia risposto con una prova da uomini. |di Seby Maina - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 173 volte