| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2009-02-25

Il Punto sul Napoli: AAA cercasi una squadra scomparsa


I fischi rivolti ai giocatori del Napoli dai propri tifosi, delusi ed increduli per lo spettacolo offerto dalla loro squadra del cuore nel match disputato contro il Genoa, hanno un significato che va ben oltre alla sconfitta subita al San Paolo contro la squadra rossoblù.
Il disappunto e la contestazione, fuori dallo stadio, sono stati la conseguenza di una scetticità più volte manifestata nel corso di questo lungo periodo di crisi dal Napoli che, in poco tempo, ovvero dalla vittoria ottenuta l’undici gennaio contro il Catania, ha inanellato una serie di risultati negativi responsabili dello “scivolamento” della squadra dalla quarta alla decima posizione in classifica.
Questi insuccessi sono stati accompagnati da un’involuzione del gioco che avrebbe dovuto indurre Reja e la dirigenza partenopea ad un’attenta valutazione dei chiari segnali provenienti dai terreni di gioco dove si è esibita la formazione napoletana. Nella mente dei tifosi napoletani è ben vivo il ricordo del magnifico girone di andata condotto dal Napoli e dal gioco espresso dai calciatori azzurri.
Gioco ammirato ed apprezzato dalla critica nazionale al punto da indicare la squadra napoletana come una delle rivelazioni del campionato in corso. Nella speranza di una perentoria inversione di rotta, i supporter azzurri, in questo periodo negativo, sono accorsi numerosi al San Paolo sostenendo la compagine partenopea con il desiderio di ritrovare la squadra che li aveva fatti sognare per poi ... scomparire lasciandoli disorientati e con molti dubbi, riguardanti le attribuzioni delle responsabilità determinanti per una crisi preoccupante e per la risoluzione della stessa in tempi brevi.
Marino, a più riprese, ha definito il Napoli “un laboratorio operante” e questo momentaneo stop nel tragitto programmato, fino ad ora nel migliore dei modi, non lo sottrae dalle critiche rivoltegli dai sostenitori azzurri e riguardanti la campagna acquisti effettuata a giugno e l’assenza dai tavoli delle trattative nel “mercato di riparazione” di gennaio, eccezion fatta per l’acquisto di Datolo, operazione necessaria e dovuta alla lunga squalifica di Mannini, che terrà il laterale azzurro lontano dai campi di gioco fino al 14 gennaio 2010.
I mancati interventi del d.g. partenopeo non hanno permesso a Reja di poter attuare un adeguato turnover per la incompletezza della “rosa” azzurra. Il tecnico partenopeo, tuttavia, è stato oggetto, più volte, di critiche per alcune scelte riguardanti le formazioni schierate in campo e per i tardivi cambi effettuati durante la partite, allorquando la squadra denotava problematiche legate al modulo tattico o alle singole prestazioni dei giocatori.
Ebbene, contro il Genoa, l’allenatore napoletano, pur notando le notevoli difficoltà dei giocatori partenopei nel tentare di costruire un gioco che potesse mettere in difficoltà la squadra ligure, non ha apportato alcun correttivo alla formazione iniziale nemmeno quando Gasperini, rendendosi conto che avrebbe potuto vincere l’incontro, ha cambiato, ad inizio ripresa, alcuni giocatori e di conseguenza il modulo passando, con l’ingresso in campo di Sculli e Jankovic al posto di Mesto e Palladino, da un inedito 3-5-2 al consueto 3-4-3.
Il vantaggio del Genoa, dopo che la formazione rossoblù ha preso in mano le redini del gioco abbandonando il prudente atteggiamento iniziale, non si è fatto attendere e solo a quel punto Reja ha effettuato, tardivamente, due cambi inserendo Russotto e Pià al posto di Maggio e di un inconcludente Denis.
Non privi di responsabilità sono i calciatori partenopei che, indipendentemente dalle scelte e del modulo adottato dal loro allenatore, hanno dimostrato staticità, confusione tattica, mancanza di velocità e di determinazione: tutti fermi ad aspettare che il portatore di palla effettuasse un passaggio, sistematicamente poi intuito dai giocatori avversari; nessun giocatore in grado di attuare un movimento senza palla per potersi far trovare smarcato e ricevere il suggerimento del compagno senza affanni ed il rischio di essere anticipato. Avendo constatato che questo “non gioco” non avrebbe potuto portare alcun beneficio, la retroguardia azzurra, in particolar modo Contini, memore di un gioco effettuato in un recente passato, ha iniziato ad effettuare lanci lunghi per la testa di Denis ma i tre centrali rossoblù, prevedendo la destinazione di questi palloni e raddoppiando o triplicando la marcatura, hanno sistematicamente anticipato il “Tanque”. Coinvolti nel calo psicofisico e motivazionale riguardante la determinazione per risolvere l’attuale situazione nel migliore dei modi, sono anche i “gioiellini” azzurri Hamsik e Lavezzi ben lontani dalle loro abituali prestazioni.
Fiduciosi per il ritrovo di una squadra che era, brillantemente, avviata verso i vertici della classifica ed in grado di ottenere il “passaporto” per l’accesso alla massima competizione continentale oppure, in alternativa, alla Coppa Uefa, gli appassionati ed, al momento, angosciati tifosi del Napoli, lanciano un appello alla Società azzurra: “...stiamo attendendo, con ansia ed ottimismo, il ritorno della nostra magnifica squadra tanto ammirata ed amata in un recente passato”.
|di Vincenzo Vitiello - Fonte: www.golmania.it| - articolo letto 179 volte


Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale