Ladies and Gentleman, lo spettacolo sta per cominciare…
E' il derby, non è un derby, è il derby di Sicilia.
Anni di storia, tradizioni e culture, dagli Svevi, ai Normanni, dagli Arabi, agli Aragonesi, agli Angioni…
Catania e Palermo, i due volti di questo Giano Bifronte chiamato Sicilia.
E via gli sfottò, le ironie, le battute; derby è anche questo.
Per un pomeriggio, la Sicilia , la culla di Pirandello e di Verga, di De Roberto e di Sciascia, avrà i suoi cantori in ventidue uomini in rosanero e rossazzurro, che scriveranno l'ennesima pagina di quel libro chiamato “Catania-Palermo”.
Attorno a chi compone la storia, una grossa folla di persone, che guardano, attoniti e felici.
Chi mangia “meusa” e chi “canniicavaddu”, chi cassata e chi -‘nzuddi-, chi alla finestra vede l'alba del Monte Pellegrino, chi il tramonto sull'Etna.
E' la gente, pronta a piangere e sognare per una maglia, emozionarsi per un pallone, farsi travolgere dall'entusiasmo di uno stadio, Barbera o Massimino che sia.
E' il derby del popolo . Quel popolo che aspetta Palermo-Catania, una partita, no, un evento. E' calcio, è sport, no, di più.
E' il sentirsi parte di un gruppo che parla lo stesso dialetto, è l'orgoglio di sventolare alta e fiera la bandiera, con l'aquila o con l'elefante.
Oggi più che mai, catanesi e palermitani, vittime coscienti e compiaciute della passione.
La passione sì. Quella passione bruciante e intensa, viva e fervida .
Tipica del meridione, caloroso di clima e di anima, di quella gente additata da qualche -mente lucida- come terrona, ladrona e scansafatiche.
La passione tipica della Sicilia, terra mia, terra nostra, terra di “genti i cori”, ingenuamente sincera, incredibilmente bella, frizzante e superba!
E di Sicilia ecco il Derby…
Cataniapalermo. Sì, tutto unito. Nella rivalità.
Perché, in cuor nostro, la amiamo sta partita, amiamo i ricordi delle passate stagioni, belli e brutti, amiamo questo astio sportivo, questo antagonismo regionale, amiamo tutto, ma proprio tutto ciò che sa di Derby. E guai se non ci fosse!
Sicilia, goditi la tua partita principe, goditi le tue emozioni, goditi te stessa.
“Bisogna andare in Sicilia per constatare quanto è incredibile l'Italia”
(Leonardo Sciascia, “Il giorno della civetta”) |di Dario Damico - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 221 volte