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2009-03-02

Niente Trucchi, solo Mascara


Otto reti in stagione, tanti assist e molto sacrificio.
E' il ritratto di Peppe Mascara , autore del 3-0 rossazzurro col Palermo: il goal più bello nella storia del Catania, non c'è dubbio, è una perla da cinquanta metri da sigla televisiva che potrebbe, perché no, aprire gli occhi a Lippi sulla Nazionale; ma di questo, per scaramanzia, non parliamo. A distanza di anni, l'arbitro stavolta è Rosetti, non Benedetti, e così Peppe da Caltagirone raccoglie l'eredità di Cantarutti, lasciata incompiuta da quella machiavellica decisione arbitrale (Catania - Milan 1984).
E' invece fondamentale ripercorrere le tappe della stagione di Mascara, fin dalla prima giornata quando, con una bella rete, portò i primi tre punti al Catania contro un Genoa ben schierato in campo.
Per vedere la seconda rete del trequartista etneo bisogna aspettare il derby , quello di andata: si tratta di un gol su rigore, importante per mettere al sicuro il risultato (2-0) a fine partita.
Nel mezzo di goal ce ne starebbe un altro, in verità realizzato alle spalle del proprio portiere: Inter – Catania, gli etnei sono avanti con Gianvito Plasmati, ma Quaresma effettua un tiro-cross sul quale Mascara mette un piede che devia il pallone fino a farlo diventare imperabile.
Passa tutto subito, dopo la rete realizzata contro il Palermo ne arriva un'altra, sempre su rigore, la giornata successiva a Siena: finisce 1-1, tanta amarezza per aver fallito il colpaccio che avrebbe permesso al Catania di ottenere l'ennesima importante vittoria in un avvio di campionato importante.
Andando ancora avanti, quarta rete stagionale : undicesima giornata, al Massimino il Catania affronta un Cagliari in ripresa in un match combattutissimo. Avanti gli ospiti con Jeda, a fine primo tempo Mascara riporta il risultato in parità con una magia in area, grande dribbling e diagonale alle spalle dell'incolpevole estremo difensore avversario.
E arriviamo al 16 novembre 2008 , Catania – Torino finisce 3-2, è tripletta per Peppe Mascara : prima rete servita da Paolucci con un cross rasoterra al centro sul quale si avventa l'etneo che anticipa tutti mettende dentro la rete del momentaneo 1-1. Ricorderete la seconda rete: calcio di punizione, Plasmati abbassi i pantaloncini, Mascara mette dentro all'angolino destro difeso dall'incolpevole Sereni, è 2-1. Nella ripresa, dopo il pari del Toro, è ancora il rossazzurro a mettere dentro la rete del definitivo 3-2: azione simile a quella del primo goal, al posto di Paolucci c'è Tedesco sulla fascia ed il Catania porta a casa i tre punti.
Nel passato Mascara ha abituato a reti simili, ne ricordiamo una contro il Venezia, con Soviero in porta, ancora una volta da centrocampo, e poi, le staffilate contro Bari e Rimini, l'anno della Promozione, e come non citare infine il goal realizzato a San Siro contro l'Inter due stagioni fa : molti dissero che si trattava di un cross riuscito male, altri imputarono la rete al sole che impedì a Julio Cesar di parare la magia del fantasista etneo. Oggi Peppe a dimostrato, qualora ve ne fosse bisogno, che non era casualità, non era fortuna ma era, seppur si tratta in questi casi sempre di prodezza riuscita, una magia cercata di un gran fantasista.
Con quest'ultima rete Mascara raggiunge Guido Klein , storico bomber etneo degli anni '50 che collezionò 47 reti (tutte in B ed una in A) e sale a quota 163 presenze in rossazzurro.
|di Fabio Alibrio - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 196 volte


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