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2009-03-07

L'Atalanta si esalta con le Big...


Ostacolo insidioso domenica a San Siro (ore 15): arriva l'armata di Del Neri.
IL BIVIO - La scorsa stagione Milan-Atalanta fu una delle partite simbolo della crisi-rossonera: vantaggio di Floccari, raddoppio di Langella, rete di Maldini, rigore sbagliato da Pirlo e Milan sempre più distante dal quarto posto. Un anno dopo il Milan chiede alla sfida con l’Atalanta una netta inversione di tendenza rispetto al deprimente bilancio delle ultime partite. Già prima dell’infausta trasferta genovese, Carlo Ancelotti indicò la partita di domenica prossima come la vera svolta di questa tribolata stagione, l’ultima contrassegnata da questo periodo d’emergenza prima di recuperare molti big e “non poter che migliorare” (testuali parole del mister). L’importanza dei tre punti di domenica è fondamentale e va ben al di la delle necessità di classifica.
Battere l’Atalanta in modo convincente (ma basterebbe batterla punto e basta…) porterebbe un po’ di ossigeno all’ambiente rossonero, restituendo ottimismo e spegnendo per qualche ora il costante tam-tam mediatico sul futuro di Ancelotti e di molti componenti della rosa rossonera (perché i giornali non parlano mai della crisi del Milan, vero signor Mourinho?).
IL MOMENTO DELL’ATALANTA - Anche l’Atalanta è reduce da un periodo opaco. La netta vittoria per 3-0 sulla Roma ha provocato evidentemente qualche rilassamento di troppo nella truppa di Del Neri, sconfitta poi uno a zero in casa della Samp e due a zero a Bergamo dal Chievo.
Causa dell’ultima negativa prestazione è senza dubbio l’assenza contemporanea di Doni e Floccari, il braccio e la mente dei nerazzurri. L’assenza dei due uomini-simbolo è stata in parte attenuata dall’ottima organizzazione tattica della squadra – che ormai gioca a memoria indipendentemente dagli interpreti in campo – ma è naturale che senza loro due il peso offensivo è vertiginosamente diminuito.
Indisponibile Bobo Vieri (non recuperabile nemmeno per la trasferta di Milano) Del Neri ha dovuto arrangiarsi con il solo Plasmati: troppo poco. In vista del match di San Siro Sergio Floccari dovrebbe riuscire a recuperare. Del Neri ha detto che scenderà in campo solo chi non rischia ricadute, ma la sensazione è che in questo momento Floccari sia troppo importante per il gioco dei bergamaschi. Rapidità, forza, ottima tecnica (andate a rivedere il gol messo a segno in casa del Genoa) e intelligenza tattica ne fanno un attaccante moderno e molto interessante. Lippi e alcune grandi squadre (Roma e Juve su tutte) hanno già messo gli occhi addosso a questo ragazzo che spesso e volentieri si esalta contro le big: Bonera e Maldini dovranno prestare molta attenzione.
I MERITI DI MISTER DEL NERI - I trentasei punti conquistati fino ad ora sono frutto di ventotto punti ottenuti in casa e solamente otto in trasferta. Dati inequivocabili che dimostrano la maggior pericolosità dell’Atalanta nelle partite casalinghe…ma attenzione: sulla carta il 4-4-2 di Del Neri sembra fatto apposta per sfruttare velocità e ripartenze. Per il secondo anno consecutivo l’Atalanta è stabilmente nella parte alta della classifica, quella che consente di lottare per un piazzamento europeo.
Il nono posto attuale testimonia la bontà di un progetto a lunga scadenza ormai decollato. La partita di Milano rappresenta quindi una sorta di esame di laurea. Per passarlo il tecnico friulano schiererà il suo classico 4-4-2 in linea che prevede il giovane Consigli in porta (prodotto del vivaio), Bellini, Pellegrino, Capelli e Garics in difesa; Padoin, Cigarini, De Ascentis e Ferriera Pinto a centrocampo; Floccari appoggiato da Valdes in avanti. Il reparto più interessante e completo è senza dubbio la linea mediana. Eriberto come Ferriera Pinto, Padoin come Manfredini, De Ascentis alla Perrotta e Cigarini al posto di Corini. Il centrocampo dell’Atalanta ricorda molto quello del primo Chievo di Del Neri, composto da due ali offensive, un incontrista e un regista classico. Organizzazione, freschezza, coraggio: attento, caro vecchio Milan.
|di Gabriele Pipia - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 185 volte


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