| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2009-03-09

Catania: Impalati, Ecco la Prova di Im-Maturità


In settimana, il Direttore Pietro Lo Monaco aveva indicato questa come la gara della possibile svolta, una prova di maturità che avrebbe funto da “cartina al tornasole” per vagliare la fondatezza delle speranze di questa squadra d'ambire all'Europa.
Arriva la sconfitta più cocente patita al Massimino dai tempi del famoso Catania - Livorno, quello con Lucarelli ad esultare sotto il settore ospiti, occupato dai catanesi (andar a spiegare il perché è fuori tema, ndr).
La risposta è stata abbastanza chiara?
Parrebbe di sì. Pubblico via prima della fine, squadra chiusa negli spogliatoi, giocatori fuori alla spicciolata da uscite secondarie. Simbolo di una gara gestita male , fin dal primo allenamento se, per logica, s'era detto lo stesso nel bene, dopo lo 0-4 di Palermo.
Troppa euforia fa male, perché il Catania non sa gestirla, evidentemente. In campo prevale subito la “fame” del Siena. Qualche contrasto, pochi minuti di equilibrio, poi la rete che spezza le ali, Maccarone compie un taglio di 30 metri in diagonale , senza che nessun centrocampista si prende la briga di fermarlo, in un modo o nell'altro, fotocopia di quanto visto, l'anno scorso, con la rete di Mutu, a Firenze.
Rete, vantaggio Siena, ed il primo tempo finisce così, anche se al 45' ne mancano 36. Il Siena si chiude a riccio, nulla passa che Giampaolo non voglia , spazi inesistenti che spazientiscono i mediani etnei, mentre sugli esterni, sia Capuano che Potenza sbattono contro Galloppa e Zuniga .
Il rombo a centrocampo premia Giampaolo, e per la seconda volta, dopo la schiacciante lezione dell'andata, punisce Zenga, che nemmeno a distanza di “un girone” è riuscito a trovar le giuste contromisure per bloccare il gioco bianconero a centrocampo e ripartire. Tiri in porta del Catania, pressoché nulli se si eccettuano velleitarie conclusioni dalla distanza, sull'altro braccio della bilancia pesa la traversa colta da Galloppa allo scadere, difesa imbambolata, e giù i primi fischi dalle tribune.
A star “impalati” si finisce con l'essere “impalati”. Sempre in ritardo sulle ribattute, poco reattivi, poco attenti; in campo va lo stesso 11 di Palermo , e l'involuzione non può essere certo attribuita alla sola presenza di Paolucci come elemento di diversità.
Intanto Zenga ha operato il suo primo cambio, fuori Carboni, infortunato, per Martinez. Non cambia nulla se non in peggio, sarebbe stato più opportuno l'ingresso di Tedesco , anche se col senno di poi nessuna alternativa può aver ragione, perché non confortata dai fatti.
Reazione, abbozzata, nel secondo tempo, ma l'occasione di svolta s'infrange contro la traversa, a coglierla è Mascara. Poi solo calci piazzati , gestiti malissimo, che fanno sorgere più d'un dubbio sull'opportunità di spendere tanta fatica in sede dall'allenamento su questo fondamentale, visti i risultati.
Il Siena giganteggia a centrocampo come in difesa, dove Paolucci capisce ben poco di quel che gli accade intorno , e se Mascara dà palla a destra, ironicamente, lui si trova a sinistra, emblema di una giornata storta.
Dall'altra parte, ogni taglio di Maccarone è una coltellata al fianco , né Stovini né Silvestre riescono ad anticiparne le mosse, sue come di qualunque altro bianconero si proponga da quelle parti, senza l'apporto di Carboni le cose peggiorano , l'attaccante del Siena ha sempre un compagno al quale far sponda per ricever poi il pallone, 9 triangolazioni su 10 vanno a buon fine.
Dopo lo 0-2 di Ghezzal, già perché Giampaolo azzecca anche i cambi , il crollo nervoso porta allo 0-3, firmato Jarolim, altro subentrato, dove il pasticcio dei centrali è talmente evidente da far cadere le braccia a Zenga e perdere la pazienza al pubblico, che abbandona lo stadio anzitempo.
Metabolizzare in fretta questa sconfitta è adesso indispensabile per i rossazzurri, che smessi gli “abiti buoni” per l'Europa faranno bene a indossare, nuovamente, e di corsa, quelli da operai , gente che “ha fame, ha voglia e piedi ben piantati a terra”.
|di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 207 volte


Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale