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2009-03-09

La Lazio incanta il San Paolo e prenota la Uefa


La Lazio cercava conferme, il Napoli invece attendeva risposte. Ha vinto la Lazio e lo ha fatto in maniera schiacciante senza sbavature, né recriminazioni. Una secco 2-0 che chiude i conti con il Napoli e pareggia la sconfitta dell’andata nettamente immeritata. San Paolo crocevia di speranze ed ambizioni.
San Paolo palcoscenico di aspiranti ‘grandi’ che ancora studiano per diventarlo. Lazio e Napoli duplice faccia di una stessa medaglia. Partenze a razzo in campionato bruciate da improvvise e scottanti frenate, che hanno spento sul più bello sogni ed entusiasmi, lasciando spazio solo alla cruda realtà, che rischia di vederle estromesse anche dalle prossime competizioni europee. Proclami, parole, che ad inizio campionato avevano alimentato quel recondito desiderio di competere per obbiettivi di prestigio tanto lontani, troppo, sia per il Napoli, che per la Lazio. Vecchie immagini sbiadite, desiderose di una spolverata, vecchi sussulti e antiche emozioni in cerca di una scintilla per riaccendersi.
Fra Lazio e Napoli è andata così in un destino incrociato e beffardo, che adesso però vede i biancocelesti una spanna sopra ai partenopei e non solo per la classifica. La Lazio sta meglio e si vede. Rossi manda in campo il tridente veloce tutto estro e qualità composto da Foggia-Zàrate e Pandev, con Tommaso Rocchi spedito in panchina.
Reja falcidiato dagli infortuni cambia modulo e prova a schiacciare la Lazio con un tridente mascherato: Hamsik, Lavezzi, Zalayeta. La paura di non prenderle frena all’inizio i partenopei, ancora troppo scottati dalle ultime debacle in casa. La Lazio se ne accorge ed osa di più. Partono bene gli ospiti, che hanno deciso di intimorire i padroni di casa cogliendoli di sorpresa. Il duo Pandev-Zarate accende il turbo e con una serie di scambi veloci mette in difficoltà la retroguardia azzurra. Prima è il macedone a vedersi ribattuto un tiro ravvicinato in area di rigore da Cannavoro, mentre un minuto più tardi è l’argentino a tagliare in due l’area partenopea con uno tirocross, che finisce fuori. Il Napoli però non resta a guardare. All’8 infatti Hamsik, che gioca nell’inedito ruolo di trequartista, ispira Lavezzi in area laziale. L’argentino carica il destro pregustando già la rete, ma Muslera con un balzo da cineteca gli smorza l’urlo del San Paolo. I padroni di casa continuano a premere e sospinti dal loro solito pubblico, caldo e passionale, cercano a più riprese la via del gol.
La Lazio si difende e contrattacca, ma al 17’ è di nuovo la squadra allenata da Edy Reja a scuotere le coronarie di Pandev e compagni. È velocissimo infatti Bogliacino a rubar palla lungo l’out sinistro e a calibrare a destra un assist perfetto per Lavezzi. El Pocho punta l’area di rigore biancoceleste e pennella in mezzo per Zalayeta, la punta azzurra a tu per tu con Muslera perde l’attimo giusto e di testa spedisce alto sopra la traversa. Partita entusiasmante fra due formazioni che giocano a viso aperto nella disperata ricerca dei tre punti, unica ancora di salvezza per continuare a sperare in un piazzamento Uefa. Al 24’ è la volta della Lazio a tentare il colpaccio. La rapidità di Mauro Zarate si coniuga bene a sinistra con la forza esplosiva del roccioso Kolarov. Sulla trequarti invece, il fraseggio dell’argentino si sposa a perfezione con i lampi di genio di Pasquale Foggia e Goran Pandev. A ridosso della mezz’ora è proprio il talento argentino a seminare scompiglio fra i napoletani e il suo appoggio per Foggia che di prima intenzione prolunga in avanti, si trasforma in un assist perfetto per Cristian Brocchi.
Il centrocampista laziale però è leggermente in ritardo ed il suo tapin da pochi passi finisce fuori. Le offensive da una parte e dall’altra si consumano con il passar dei minuti, seminando emozioni e raccogliendo applausi, ma alla fine non schiodano il risultato dallo 0-0 iniziale. Si va al riposo e Delio Rossi medita la mossa Tommaso Rocchi. Il secondo round si apre con due acuti azzurri che scuotono la Lazio. Il primo si materializza al 3’ quando un liscio di Lavezzi da due passi grazia gli ospiti. La seconda chance di marca napoletana invece si concretizza due minuti più tardi. Stavolta è Hamsik a cercare il colpo del ko, ma Muslera capisce tutto e lo anticipa in tuffo. Reja suona la carica e i padroni di casa continuano a spingere. Rossi invece inserisce finalmente Rocchi e richiama in panchina un inconcludente Zàrate. La mossa del romagnolo si dimostra azzeccata e Tommaso ripaga a modo suo. Foggia conquista palla a centrocampo e con un lancio lunghissimo spedisce il capitano in area partenopea.
L’ariete laziale prende il tempo all’intera retroguardia, Navarro compreso, e spedisce il pallone in rete. È l’1-0 che stende il Napoli e rilancia la Lazio. Non trascorrono neanche dieci minuti infatti, che il Napoli cade ancora. La manovra partenopea infatti perde consistenza e la Lazio ne approfitta. Dal pressing biancoceleste giungono diverse palle giocabili per Tommaso Rocchi, che resta il l’unico terminale offensivo della squadra dopo l’uscita di Foggia per Stefano Mauri. Pandev infatti gioca qualche metro più indietro e fa da prezioso raccordo fra attacco e centrocampo. Il Napoli spinge, ma non punge e al 20’ arriva il raddoppio laziale. Nasce tutto dai piedi di Cristian Ledesma che in contropiede prende il tempo alla difesa azzurra. Il suo cross dalla trequarti, complice una deviazione, diventa un assist perfetto per Tommy-gol. La punta laziale non sbaglia e da pochi passi infila per la seconda volta Navarro. Il Napoli si sfilaccia e lascia alle sole sortite dei singoli le sue uniche occasioni offensive. Come al 35’ quando Lavezzi riceve da Hamsik e scarica in Porta, Muslera però prima respinge in tuffo e poi sull’accorrente Aronica si esalta deviando in angolo. È il suo momento; il momento di Fernado Muslera. Capitan ventosa in completa tenuta gialla, prima chiude la porta su colpo ravvicinato di Hamsik al 41’ e poi in extremis su botta ravvicinata di Denis raccoglie applausi. Vince la Lazio che inanella il suo terzo risultato utile consecutivo e affossa il Napoli. La zona Uefa è ancora distante, ma Rossi e i suoi sono pronti a giocarsi il tutto per tutto sino alla fine. Per il Napoli invece è crisi nera, e adesso per Lavezzi e compagni è giunto il momento di guardarsi alle spalle.
|di Alessandro Zappulla - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 170 volte


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