Gita al Fortino - C’era una volta il “Fortino rossazzurro”, il campo inespugnabile ( o quasi..), il clamoroso al Cibali. Adesso di Fortino non è rimasto che l’antico quartiere della città.
Per grazia ricevuta ( e subito restituita) -
“Troppa grazia Sant’Antonio”. Era questa l’idea che ha assillato le menti dei calciatori etnei nel corso della settimana appena trascorsa. Non si poteva non tornare alle vecchie abitudini: difesa da bar e attaccanti avversari liberi come uccelli di bosco. Bravo Catania, sempre più specialista in miracoli. Dopo Bologna e Siena chi sarà la prossima compagine miracolata?
Si salvi chi può - Post match difficile per i giocatori rossazzurri. Dopo una lunga reprimenda di Mister Zenga, gli etnei infilzati dai contradaioli senesi, hanno avuto difficoltà ad abbandonare lo stadio. Per non dare nell’occhio Silvestre e Stovini si sono accucciati all’interno dell’ingombrante elefantino Tino mentre Capuano e Potenza hanno deciso di chiedere asilo politico al custode del Massimino. Martinez è invece uscito indisturbato: nessuno lo ha riconosciuto.
Chi d’Europa ferisce… - “Partita decisiva per l’Europa”. Queste le ultime parole famose del dirigentissimo Lo Monaco. A vedere la figuraccia di ieri la sola Europa percorribile è quella della piazza omonima, con tanto di vista mare, in una delle sue passeggiate domenicali.
Presidente: fair play please Ultime sul presidente. Al gol di Maccarone è iniziato il calvario. Ecco i risultati definitivi: 123 sigari abbrustoliti, 3212 imprecazioni pesanti, 42366 minacce di decurtamento di stipendio; 252552 voglie represse di abbandonare lo stadio. Da notare che al momento in cui Pulvirenti ha represso le ultime tre voglie, il Direttore aveva già raggiunto a piedi l’area di servizio di Gelso Bianco al fine di requisire (per precauzione) tutti gli articoli in vendita.
Intermezzo culturale - Nel naufragio generale una notizia positiva. Il brevetto dello schema “palla avanti al centrale” è stato depositato dal “mago” Gianni Vio. Sarà l’argomento portante della sua ultima fatica letteraria: “ Il non gioco: metodi e risorse”.
Altri metodi, altre idee - Tutti adesso concentrati su un unico pensiero: riprendersi i tre punti ad Udine. L’impresa è complicata ma non impossibile. Nel corso della settimana saranno provati nuovi schemi su punizioni e calci d’angolo: “palla a muzzo”, “lancio per chi non c’è” e “comodo appoggio al portiere”. Intanto Mascara proverà con insistenza il tiro da 60 metri, già ribattezzato “sicilian shuttle”. I risultati non dovrebbero tardare (almeno si spera…)
Quando è crisi è crisi - La lega calcio in un suo comunicato rende noto, stante la persistente crisi economica, che la quota salvezza è stata spostata da 40 a 42 punti. Oltre alla salvezza non sono previsti premi. Deluso lo staff tecnico etneo che aveva già adocchiato il set di pentole inox acquisibili con 40 punti ed un modesto contributo aggiuntivo. |di Alter Ego - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 143 volte