Mondonico a VN: ''Prima crisi della gestione Prandelli, serve l'anima''
L'ex tecnico della Fiorentina Emiliano Mondonico, da sempre tifoso viola, compie oggi 62 anni ma la sconfitta rimediata ieri dalla squadra gigliata gli ha guastato almeno in parte la festa: "Meno male che ieri la mia Cremonese ha vinto in semifinale di Coppa Italia Lega Pro guadagnandosi l'accesso alla finale" ha detto Mondonico a Violanews.com prima di iniziare a parlare della Fiorentina: "E' un momento particolare e molto importante della stagione. Finora con Prandelli le cose sono andate sempre in discesa, questo è il primo momento che la strada si mette in salita: da un mese a questa parte non è più la stessa Fiorentina e già prima della sconfitta di ieri c'era stata qualche partita di campionato, per esempio contro Lazio, Genoa, Chievo, dove i viola avevano palesato difficoltà. In questo mese ci sono stati malumori, malintesi e critiche, ma da questi momenti si esce tutti insieme e compatti, dalla squadra alla società, dai tifosi ai media, senza per questo che ci debbano essere accomodamenti o lisciate, perchè ognuno deve fare il suo mestiere. Però seguirò con attenzione questa fase che è la prima vera crisi della gestione Prandelli e bisogna vedere come saprà rispondere la Fiorentina: o bene-bene o male-male".
Secondo lei quale può essere il problema principale? Tattico, psicologico, fisico...?
"Prandelli nel dopopartita ha parlato di anima, quindi secondo lui il problema non è di natura tecnico-tattica. L'anima in una squadra c'è o non c'è, quindi adesso ci si aspetta che i giocatori dimostrino qual'è la realtà. In questi casi a volte c'è un insieme di fattori, non so ad esempio se può aver influito la fatica e la delusione per l'eliminazione dall'Uefa. Il ritiro? Se anche fosse stato sbagliato qualcosa nella preparazione credo che a distanza di due mesi ormai i problemi sarebbero comunque stati superati, per cui non credo possa essere una causa".
Prandelli sembra poco sereno: prima lo sfogo poi una difficoltà tecnica e di modulo che non è stata risolta...
"Lo sfogo di Prandelli ha riguardato il mister, se questo tipo di sfoghi dovessero influenzare i giocatori sarebbe grave e oltretutto chissà cosa dovrebbe succedere all'Inter. Per quanto riguarda il modulo credo sia positivo che una squadra non si fossilizzi su un solo sistema di gioco ma sia pronta a cambiare in base alle sue condizioni o in base all'avversario come è stato ieri con Liverani anche se poi non è andata bene. Nel calcio moderno è importante sapersi adattare, piuttosto la difficoltà principale è quella di individuare il giocatore adatto per giocare dietro le punte perchè non si tratta più del ruolo del vecchio 10, il classico trequartista, ma piuttosto del numero 8 di una volta, il centrocampista abile a buttarsi dentro. Però non saprei dire se Jorgensen è l'uomo giusto, avevo fatto il nome di Montolivo ma i fatti mi hanno smentito, da fuori è difficile giudicare".
Ha parlato dell'Inter, prossimo avversario viola: un match quasi proibitivo
"E' la partita giusta al momento giusto. La capolista fa trovare grandi stimoli e grande concentrazione, anche se di contro il suo valore è altissimo. Credo conterà molto anche la situazione psicologica dei nerazzurri, reduci dalla gara di mercoledì in Champions e pure dalla stanchezza visto che Mourinho dopo la coppa Italia non sembra voler fare grande ricorso al turn over. Sarà l'occasione per capire di che pasta è fatta la Fiorentina, domenica sera ci sarà tutto più chiaro".
Che dire allora, ancora auguri e in bocca al lupo alla sua Cremonese piena di ex viola (Riganò, Viali, Morfeo)...
"Speriamo di poter festeggiare insieme magari organizzando un'amichevole a fine stagione per celebrare il piazzamento Champions della Fiorentina e la nostra promozione in B. Sarà molto difficile, per noi ancor più che per i viola, speriamo bene". |di Simone Bargellini - Fonte: www.violanews.com| - articolo letto 153 volte