Del Piero e Ranieri: La Juve sarà all'altezza della sua leggenda
«Abbiamo tanto ancora da dare e tireremo fuori il massimo. Anzi, andremo oltre». Contro il Chelsea non basta essere bravi. Bisogna essere la Juventus. Alla vigilia del ritorno degli ottavi di Champions, Claudio Ranieri sottolinea il potenziale della propria squadra, chiamata a una prova dal sapore epico per ribaltare la sconfitta per 1-0 dello Stamford Bridge. «Io ho giocatori stupendi - dice il tecnico romano - che hanno fatto vedere cosa sono capaci di fare in questo periodo. La Juve è la storia del calcio italiano e di quello europeo. Tutti i ragazzi che arrivano in questo club, sanno di dover indossare una maglia pesante. Sanno che devono tirare fuori il massimo e, quando è necessario, sanno di dover andare anche oltre le proprie possibilità. Ora noi dobbiamo trovare questa forza dentro di noi. Solo così potremmo andare oltre i nostri limiti. I miei ragazzi hanno tutte le capacità per farlo e domani tireremo fuori tutte le nostre qualità. Sono convinto che faremo una grossa partita. Noi abbiamo fatto tanta fatica per arrivare al palcoscenico internazionale e adesso non vogliamo abbandonarlo. Ci vorrà attenzione e intelligenza per aggirare lo schieramento di una squadra che non è solo forte fisicamente ma è fatta anche di grossi campioni». L'allenatore bianconero ci crede, ma deve comunque fare i conti con la dura realtà dell'infermeria, dove, oltre agli infortuni di Sissoko (fuori tre mesi e operato domani) e Marchionni (due settimane di stop per un leggero stiramento) si aggiunge anche il forfait dell'ultimo momento di Legrottaglie. «Legrottaglie è finito nella lista degli infortunati - racconta Ranieri -. Ha un problema al ginocchio sinistro e non ha recuperato in tempo. Ha fatto l'allenamento di questa sera, ma non si sente sicuro e ho preferito non convocarlo». In difesa, quindi, spazio a Mellberg, al centro insieme a Chiellini, con Grygera e Molinaro esterni. A centrocampo, poi, spazio per Salihamidzic sulla fascia destra, con Tiago e Marchisio in mezzo e Nedved dall'altra parte. In attacco la coppia da 41 gol nella passata stagione Del Piero-Trezeguet. E il Chelsea? «Credo proprio che Hiddink riproponga il suo solito calcio. Non penso che cambi molto. È un allenatore che cerca di occupare tutte le zone del campo con questo suo 4-3-3, in cui Anelka gioca più aperto sulla sinistra come a Stamford Bridge. Se il francese non dovesse giocare, comunque, è pronto anche Malouda, che è un tornante a tutto campo. In quel caso si passerebbe a un 4-1-4-1 e noi dovremmo stare molto attenti, agili e pronti a capire cosa ci aspetta in campo. E soprattutto come aggirare il loro gioco». Quando gli viene chiesto se Invidia qualcosa agli inglesi, il tecnico bianconero se la cava con una battuta. «Soltanto i soldi». «Servirà una gara perfetta - spiega da parte sua Del Piero - nella quale metteremo in campo anche altri valori oltre a quelli tecnico-tattici. Ci vorrà un entusiasmo superiore, che anche il nostro pubblico ci aiuterà a trovare, soprattutto se si ricorderà delle nostre grandi imprese europee negli anni recenti. Sarà difficile, però siamo convinti di farcela. All'andata abbiamo giocato alla pari ma abbiamo perso. Al ritorno dovremo subire il meno possibile e prendere in mano il pallino del gioco». «Più che la mia partita - continua il capitano bianconero - spero che sia la partita di tutta la Juventus. Voglio che la Juve torni a primeggiare e che riesca a passare questo turno di Champions». Il volere del capitano è insindacabile. Alessandro Del Piero vuole ribaltare la sconfitta per 1-0 dello Stamford Bridge, eliminando il Chelsea nel ritorno degli ottavi. «Quando si è a certi livelli è normale trovare avversari ostici - dice il numero 10 nella conferenza stampa della vigilia -. Siamo negli ottavi di Champions e a questo punto sarebbe difficile contro chiunque. Ma anche se non è un compito semplice, non vuol dire che non riusciremo a vincere e qualificarci. Ci sono tutte altre intenzioni, abbiamo solo bisogno di segnare». Anche perché con il tecnico dei Blues, Hiddink, Del Piero ha un conto in sospeso. «Nei Mondiali in Giappone e Corea, Hiddink non è stato un bel ricordo assolutamente (l'olandese era il tecnico della Corea del Sud che ha eliminato l'Italia negli ottavi, ndr). In quella gara, come nelle altre in cui l'ho affrontato, tipo con l'Australia (ai Mondiali di Germania 2006, ndr), ha sempre dimostrato di essere un allenatore preparato sotto tutti gli aspetti. Inoltre ha a disposizione grandi giocatori. In generale è una partita molto difficile per noi». Ma il capitano della Juve ha una sua ricetta personale per il successo: «Per me sono fondamentali l'entusiasmo e l'amore per il proprio lavoro. Sono queste le cose che mi spingono a cercare sempre di migliorare ogni giorno. Il voler primeggiare. Poi entrano in gioco anche le qualità personali, l'orgoglio e l'amore per questa maglia. Non è un caso che la mia carriera sia stata quasi tutta scritta qui alla Juventus».
I CONVOCATI - Portieri: Buffon, Manninger; Difensori: Chiellini, Mellberg, Zebina, Grygera, Molinaro, Ariaudo, Knezevic; Centrocampisti: Salihamidzic, Nedved, Poulsen, Marchisio, Giovinco, Tiago; Attaccanti: Amauri, Iaquinta, Del Piero, Trezeguet. |Redazione Juventus News - Fonte: www.juventusnews.tk| - articolo letto 169 volte