Cari nemici e amici, dire che l'Inter è' uscita a testa alta dall'Old Trafford significa non aver capito niente di quel che è accaduto mercoledì sera.
Capisco che molti giornali dovranno continuare a prendere in giro i tifosi spiegando che l'Inter è uscita a tesrta alta eccetera eccetera e sottolineare che Mourinho vincerà lo scudetto, eccetera eccetera, ma analizzare con calma la sconfitta di Manchester è il minimo che una critica seria debba fare.
L'Inter emerge in un campionato mediocre dove molti suoi giocatori, a cominciare da Ibra, da questo campionato vengono esaltati.
L'Inter in otto partite di Champions ne ha perse tre, pareggiate tre e vinbte soltanto due: contro greci e ciprioti che certamente non appartengono all'elite internazionale.
IL Manchster da 21 partite non perde in Champions (contro il Milan a San Siro) e l'ultima sconfitta all'Old Trafford l'0ha subita quattro anni fa sempre dal Milan (0-1).
Questo è il primo dato certo e dire che a Manchester ha impaurito gli avversari significa prendere in giro lettori o ascoltatori.
Il Manchester è entrato nei quarti di finale di Champions al quarto minuto del primo tempo e non ne è più uscito.
In 180 minuti, tra andata e ritorno Van der Saar ha fatto una sola parata su un tiro di Stankovic da lontano mentre Julio Cesar è stato sempre fra i migliori in campo.
Sottolineare che l'Inter ha confermato di non avere una caratura europea non è catastrofismo o disfattismo nei confronti dei nerazzurri.
La società ha pensato che la colpa sia sempre stata degli allenatori (Lippi, Zaccheroni, Mancini eccetera) senza capire che non è mai stata portata avanti una politica calcistica per costruire una squadra vera e si è solo badato ai capricci del presidente senza che sia stata data una struttura seria al cosiddetto progetto.
In campagna acquisti sono stati spesi settanta milioni per migliorare una squadra che per vincere lo scudetto di giocatori ne aveva in abboindanza e non può essere, apounto, lo scudetto che glorifica una stagione.
Ci mancherebbe altro…
Se l'Inter, intesa come società, non riuscirà a capire che l'unica politica seria da portare avanti è quella che da anni ha intrapreso il Liverpool: fare una squadra adatta alla Champions e non al campionato.
Solo Manchester e Barcellona, cioè le due squadre più grandi al mondo, possono permettersi di puntare ai due traguardi.
L'Inter deve allestire una squadra che pensi e giochi per l'Europa, tanto in campionato nelle prime tre arriverà comunque: se non riuscirà a capoire questo, la Champions, chiunque sarà l'allenatore, resisterà per sempre un'utopia. |di Franco Rossi - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 197 volte