Il prossimo avversario dei rossoneri ai raggi X. a stagione del Milan rimarrà deludente e nettamente al di sotto delle aspettative ma, bisogna ammetterlo, una settimana fa temevamo che potesse finire anche peggio. Ora che la vittoria con l’Atalanta ha ridato respiro alla classifica (cinque punti sulla quarta sono un buon margine per stare tranquilli) e l’eliminazione dei cari cugini ci ha fatto tirare un grande sospiro di sollievo (avreste sopportato un’altra serie di dichiarazioni presuntuose dopo un’eventuale qualificazione?), il Milan può prepararsi per concludere il campionato nel migliore dei modi. Non c’è dubbio che in certi momenti sia giusto prima di tutto guardarsi alle spalle, ma è altrettanto vero che questa squadra non può permettersi di rilassarsi sul terzo posto senza almeno provare a insidiare concretamente la seconda piazza della Juventus. Siena e poi Napoli: due trasferte fondamentali per staccare chi ci sta dietro e poter guardare a chi ci sta davanti.
IL RUOLINO CASALINGO - Il Siena attualmente occupa la quindicesima posizione in classica, con 31 punti conquistati e ben 7 vantaggio sulla zona salvezza. Dopo l’ottimo ciclo di Mario Berretta, la dirigenza bianconera ha deciso di voltare pagina affidando la squadra ad uno dei migliori tecnici emergenti: Marco Gianpaolo. Reduce dalle positive esperienze di Ascoli e Cagliari (nonostante l’esonero e il dignitoso rifiuto alla richiamata del presidente Cellino), Gianpaolo si è dimostrato anche in questa stagione un ottimo tecnico, in grado di lanciare giovani e far giocare bene le sue squadre. I più attenti ricorderanno sicuramente il piacevole gioco palla a terra mostrato da Ascoli e Cagliari nelle stagioni in cui sono state allenate da questo mister giovane ma di sicuro avvenire (prima di contattare Donadoni, il Napoli puntava molto su di lui per il futuro). Come nella scorsa stagione, il Siena ha costruito il proprio tesoro in casa. Sui trentuno punti conquistati ben ventitre sono stati ottenuti all’Artemio Franchi, grazie a sei vittorie, cinque pareggi e solamente due sconfitte. Davvero un ottimo ruolino di marcia per una squadra imbottita di giovani e partita con l’unico scopo di salvarsi per la quarta stagione consecutiva.
PALLA A TERRA, SEMPRE - La gara persa immeritatamente contro l’Inter a Dicembre (due a uno per gli uomini di Mourinho con due reti di Maicon in fuorigioco) testimonia la pericolosità di questa trasferta. Avvio forte, ritmo alto e coraggio fanno del Siena un ostacolo da non sottovalutare. Pur con le debite proporzioni, tatticamente questa squadra assomiglia al Milan: linea difensiva a quattro, centrocampo a rombo con un regista basso, due interni e un trequartista puro a supporto del reparto avanzato. Tra le squadre che lottano per non retrocedere è sicuramente quella che mostra il miglior calcio: mentre molte altre squadre pensano solo a contenere gli avversari e sfruttare le poche occasioni che capitano, il Siena raramente cerca la palla lunga. La costruzione del gioco parte sempre da dietro, con i centrocampisti che si abbassano a prender palla e i terzini che salgono per proporsi e creare la superiorità numerica. La vittoria esterna di Catania ha dato fiducia a tutto l’ambiente e ora la spensieratezza potrebbe essere un’arma a loro vantaggio. Proprio come nel finale dello scorso campionato, quando il Siena si rivelò inatteso protagonista della lotta scudetto battendo la Roma e rinviando la festa scudetto dell’Inter con il pareggio di San Siro.
SI PUNTA SU BIG MAC - Davanti al portiere Curci (finalmente una stagione da protagonista) giocheranno Zuniga, Portanova, Brandao e Del Grosso. Zuniga è sicuramente una delle sorprese di questo campionato. Terzino di spinto, ha dimostrato di avere piedi buoni e personalità: farà strada. Il centrocampo è sicuramente il reparto migliore del Siena grazie alle geometrie di Codrea e alla fantasia di Kharja (in calo dopo un grande avvio di stagione). Vergassola e Jarolim sono i due incontrasti che completano il reparto. In attesa del ritorno a buoni livelli di Amoroso e Calaiò, il Siena punta tutto sull’affiatamento della coppia Ghezzal-Mazzarone. Da segnalare anche l’assenza del centrocampista Galloppa, sicuramente il migliore dei suoi nella sofferta vittoria rossonera (2-1 firmato Inzaghi e Kaka) dell’andata. Sono due squadre che giocano bene, privilegiando palla a terra e qualità: ci sarà da divertirsi. |di Gabriele Pipia - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 195 volte