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2009-03-15

Lecce: a Palermo la gara della vita


Cosa dire di più se non che bisogna, disperatamente, provarci? Aggrapparsi, con unghie e denti, a chi sta davanti, per tentare una scalata che avrebbe del miracoloso. A undici "tornate" dalla fine, a undici uscite da quel fatidico verdetto, il Lecce è di scena al "Barbera" di Palermo per provare a risorgere, a dare ancora un senso a questa travagliata stagione. Tanto di cappello a Gigi De Canio, che lunedì scorso ha accettato l'improba sfida di rilevare sulla panchina colui che, fin qui, ha pagato per tutti, cioè Mario Beretta.
Tanto fegato e tante motivazioni per il 52enne tecnico lucano, esperto in quanto a salvezze, che ha subito richiamato tutti all'unità d'intenti, al sacrificio e al vero spirito di squadra. Subito i rosanero, subito un esame ostico al cospetto d'una squadra a cui piace fare calcio e attaccare dall'alto dei suoi rispettabilissimi interpreti, ben coadiuvati da mister Ballardini. Un gruppo spesso e volentieri votato all'attacco, ma che altrettanto spesso oscilla frequentemente, in maniera altalenante, tra la vittoria (vedi quella di una settimana fa a Firenze) e la sconfitta (vedi la figuraccia interna con il Catania, vincitore per 4-0 due domeniche fa). Ai due antipodi, tanto che in questa stagione, fino ad ora, non ha mai pareggiato fra le mura amiche: nove vittorie, ma anche quattro sconfitte. Per Miccoli e compagni che vogliono mantenere ancora vive le speranze Uefa, un Lecce ridotto al penultimo posto, che qualcuno vedeva già rassegnato prima dell'avvicendamento in panca.
Per dare la scossa, appunto, è arrivato Gigi De Canio, capace di prendersi a carico una squadra nettamente inadeguata per la A, incapace di segnare da cinque partite, nelle quali ha messo insieme un misero punticino.
Un quadro clinico disperato, nemmeno il tempo di mettere a punto le "medicine" necessarie, che è già scoccata l'ora della verità, il momento di giocarsi l'ennesima fetta di questo massimo campionato. E il mister ex Reggina, Siena e Qpr, molto probabilmente, se la giocherà con il 3-4-3, uno degli ultimissimi moduli che il Lecce ancora doveva sperimentare. Il 3-5-2, infatti, non ha convinto più di tanto il neo allenatore (che ha ripetuto in settimana vari esperimenti), deciso ad affidarsi a un tridente atipico, pur orfano dell'influenzato Giacomazzi: giocherà Caserta (avvantaggiato su Papa Waigo), assieme a Castillo e Tiribocchi, per cercare di metter fine a una cronica astinenza da gol. E viste le attitudini dei palermitani, il pomeriggio potrebbe essere quello buono, finalmente.
In difesa confermato il trio di sette giorni fa (out l'infortunato Esposito) e Rosati fra i pali, mentre nella zona nevralgica del campo sarà ripescato capitan Zanchetta (fuori Edinho), così come l'ormai dimenticato Antunes, il quale si giocherà il posto con Giuliatto per rimpiazzare lo squalificato Ariatti. In fase d'interdizione, accanto al capitano, possibile chance per Ardito.
PROBABILI FORMAZIONI:
Palermo (4-3-1-2): Amelia; Cassani, Kjaer, Bovo, Balzaretti; Nocerino, Liverani, Migliaccio; Simplicio; Miccoli, Cavani. All. Ballardini
Panchina: Ujkani, Savini, Morganella, Tedesco, Mchelidze, Hernandez, Succi. Indisponibili: Carrozzieri, Guana, Budan.
Lecce (4-3-1-2): Benussi; Angelo, Stendardo, Fabiano, Giuliatto; Edinho, Zanchetta, Munari; Caserta; Tiribocchi, Castillo. All. De Canio. Panchina: Rosati, Schiavi, Antunes, Vives, Papadopoulos, Papa Waigo, Ardito. Indisponibili: Giacomazzi, Ariatti, Esposito, Cacia.

Le Ultime: Ecco i probabili schieramenti che scenderanno in campo domenica al “Barbera”, alle 15:00. Nel Palermo, l’unico dubbio è rappresentato da chi affiancherà Liverani e Nocerino a centrocampo, con Migliaccio e Bresciano a contendersi una maglia da titolare, anche se il primo sembra favorito visto gli acciacchi subiti dall’australiano durante la settimana. Potrebbe esserci qualche sorpresa nel reparto offensivo, con Mchelidze che nelle ultime ore avrebbe scalato posizioni nella corsa ad una maglia da titolare. Il Lecce, che dovrà fare a meno di Ariatti, Giacomazzi ed Esposito, sembra intenzionato ad adottare il 4-3-1-2, modulo speculare al Palermo, con Caserta tra le due linee. In attacco l’unico sicuro è Tiribocchi: ballottaggio Papa Waigo-Castillo.
|Redazione Lecce Giallo Rossa - Fonte: www.leccegiallorossa.it| - articolo letto 135 volte


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