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2009-03-15

Zenga: "Serve Equilbirio, dentro e fuori"


Massannunziata- Il centro sportivo del Catania brulica di operosità, non ci si può fermare, non ci si deve fermare, buongiorno e cordialità, ma la testa è già ad Udine, pensiero fisso. In questo clima, mentre i portieri “ping-pongano” il pallone sul muro esterno della sala stampa, come a scandire, sonoramente, i minuti che volano già verso il Friuli, inizia la conferenza stampa di Walter Zenga, che torna a parlare del pre-partita dopo circa un mese di silenzio, dovuto in larga parte al silenzio stampa indetto dalla società prima di Chievo Verona - Catania:

Che Udinese si aspetta, Mister?

“In questo campionato abbiamo sempre avuto la fortuna, chiamiamola così, di incontrare la squadra di Marino nei suoi momenti migliori; nella gara d'andata si presentava al Massimino come contendente capolista, adesso è reduce da una vittoria in Uefa che fa tanto morale e segna la fine del periodo buio.

“La squadra di Marino raccoglie i frutti del grande lavoro svolto nell'anno e della qualità, indubbia, dei giocatori di quali può fregiarsi.

Se faranno turnover?

“Non sarebbe una novità, e comunque possono permetterselo senza perciò perdere qualcosa in campo. Gente come Floro Flores, Sanchez, lo sappiamo tutti, possono risolvere una partita da soli, se in giornata. L'unico che, credo, è indispensabile a questa Udinese è un giocatore di centrocampo, D'Agostino.

Ed il Catania, come si disporrà?

“Abbiamo qualche infortunio a centrocampo, ma sono certo che su chiunque punterò, si chiami Martinez, Llama o Izco, risponderà al meglio, perché ogni giocatore sa di avere tutta la mia fiducia e considerazione, e soprattutto è perfettamente cosciente del suo valore”.

Modulo?

“Il modulo sarà quello di sempre. Sapete, sono contrario ai numeri, nel calcio conta l'equilibrio che i giocatori impiegati sanno garantire in campo. Prendete il Manchester, ad esempio, può permettersi di giocare con un forte imprinting offensivo, ma solo perché gli esterni d'attacco si sacrificano come non mai in copertura. Ecco, qualunque squadra, dalla più piccola alla più grande, ha degli equilibri ai quali deve attenersi per far bene, il Catania non fa eccezione.

Terlizzi e Dica?

"Non convocati, assolutamente. Ci saranno dei ragazzi della Primavera, ma aspetto l'evolversi di questo ultimo allenamento per decidere chi.

Un po' di euforia non può deconcentrare, come accaduto al Catania?

“Non sono uno psicologo, a prescindere dall'euforia o meno so che dovremo stare molto attenti in campo, ricordiamoci che il destino delle partite è spesse volte segnato da singoli episodi in grado di determinare il risultato finale senza tener conto dei meriti espressi sul campo.

E se parliamo di classifica?

“Stazioniamo in una situazione di classifica che ci permette di non avere affanni, nella corsa Salvezza questo è un privilegio che non possiamo permetterci di perdere, e va difeso, partita dopo partita.

“Non torno su quanto possa esser stato detto da altri in questa sala stampa. Ho sempre parlato di squadra ambiziosa, che vuole stupire, e mai ho intavolato discorsi alternativi ai 40 punti, che vogliono dire Salvezza, quell'obiettivo a lungo termine che dobbiamo sempre tenere a mente, senza soppiantarlo con obiettivi di breve termine né permettere che l'entusiasmo di un momento ci faccia volare troppo in alto, o troppo in basso.

Torniamo al concetto di Equilibrio, espresso prima

“Esatto, serve equilibrio, dentro e fuori dal campo.
|di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 168 volte


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