Addio Presidente Longo, la Lazio ti ricorderà vincendo
È stato un vero e proprio crocevia di emozioni. Forti, intense, grandi. La rifinitura biancoceleste incastonata in un palcoscenico di colori e di giovani voci, all’interno dello stadio Olimpico. Il ‘cuccioline day’ dedicato ai giovani aquilotti pronti a catturare autografi e foto ricordo dei loro beniamini di sempre. E poi la tragica scomparsa dell’Avvocato Ugo Longo tifoso d’oc ed ex presidente della Lazio nell’interregno Cragnotti-Lotito. Tutto in una giornata e tutto con un Lazio-Chievo all’orizzonte. La mattinata biancoceleste è partita con il fermento che annuncia un qualcosa di speciale. Radunare 5.000 ragazzi e preparare per loro e i loro cari, una sorpresa laziale da ricordare non è stata certo cosa semplice. Una fiumana di gente con le maglie evento create dalla Lazio e dall’Algida (partner dell’iniziativa) pronta ad invadere i cancelli dell’Olimpico. Voci gioiose che raccontano il sogno di molti ragazzi rimasto sino a ieri chiuso in un cassetto: quello cioè di toccare con mano calciatori e dirigenti con la casacca biancoceleste, guardati in tv o seguiti fra le pagine dei giornali. Il nuovo che avanza, quel bambino di oggi futuro tifoso di domani. È stata una festa tutta per loro, per quel coro di voci bianche che nella testa avevano solo il desiderio di fondersi con il celeste della Lazio. Poco importava cosa stava succedendo in campo dove Rossi fra fratinati e non cercava di quadrare il cerchio in vista del Chievo. E poco toccava quei piccoli aquilotti la triste notizia di una precoce scomparsa di un laziale vero come l’Avv. Longo. Faccia buona ed un fare gentile è quel che resta di uno dei presidenti più amati della storia biancoceleste. L'Avv. Ugo Longo, fu presidente in un momento difficile, quando nel gennaio del 2003 dopo i problemi di Sergio Cagnotti, venne nominato dall'Assemblea degli Azionisti, in una società fortemente indebitata, che non era in grado neanche di pagare gli stipendi dei calciatori. Però al Longo avvocato e presidente le difficoltà non lo hanno mai spaventato. Era solito con il suo ‘savoir faire’ ed il suo sorriso rasserenante racchiudere ogni incertezza in un canonico ‘Non c’è problema…’ anche se di problemi in quegli anni la Lazio ne aveva vissuti e ne stava vivendo tantissimi. Con i suoi occhioni grandi e il suo sorriso gioviale l’avv. Longo ha scelto per andarsene una giornata gioiosa tutta dedicata ai bimbi laziali. Lo ha fatto in silenzio proprio come nel suo stile, di uomo discreto ed educato. Sarebbe stato felice un Laziale vero come lui nell’assistere allo spettacolo di emozioni mandato in scena da tanti piccoli aquilotti, ma non è detto che non l’abbia fatto. Anche gli interpreti in campo dopo aver abbracciato i loro giovani tifosi, hanno voluto commemorare una figura così importante. Ci ha pensato il capitano, Tommaso Rocchi che in conferenza ha assicurato: “Stamattina quando lo abbiamo saputo abbiamo avvertito un gran dispiacere. Stiamo vicini alla famiglia e domani dopo il lutto e il minuto di raccoglimento, cercheremo di ricordarlo magari con una vittoria”. Parole sincere di un capitano carico e voglioso di riprendersi la Lazio che in vista del Chievo si candida per un posto da titolare. Le chance ce le ha e se le giocherà fino alla fine. Ieri infatti Delio Rossi lo ha preferito a Mauro Zarate, affiancandogli in attacco per tutto l’allenamento Goran Pandev. Il resto della formazione invece resta tale e quale a quella che ha sbancato il San Paolo. Rossi però qualche interrogativo lo porterà con sé sino al fischio d’inizio, ma sprona i suoi a tenere alta la tensione, “Di solito ho dei dubbi oggi con un allenamento un po’ così ne ho anche di più. Noi a differenza di altre squadre abbiamo riaperto un ciclo le premesse sono buone. Penso che una squadra di livello affronta tutte le partite allo stesso modo, poi può andar bene o male ma voglio che la mia squadra giochi la prossima partita come quella della vita”. Il messaggio è chiaro: vietato sbagliare se si vuol puntare in alto. Gli ingredienti per far bene ci sono tutti: squadra, ambiente e tifosi. Ora tocca alla Lazio che giocherà la sua prima partita con un tifoso in meno ed una stella in più pronta a brillare nel suo firmamento. L’Europa è difficile da raggiungere? …Non c’è problema… avrebbe detto qualcuno. Addio, presidente Longo. |di Alessandro Zappulla La Provincia - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 163 volte