Cribari-Rossi, pace fatta…Il futuro però resta incerto…
Il caso Cribari passa in archivio. Un breve confronto fra il calciatore brasiliano e Delio Rossi lontani da occhi ed orecchie indiscrete, per apporre la parola fine sull'accaduto. Un faccia a faccia sereno e costruttivo per chiarire le proprie posizioni e guardare avanti. L'incontro c'è stato finalmente ed è servito. Pace fatta, tant'è vero che l'allenatore biancoceleste l'ha regolarmente schierato fra i titolari nell'amichevole con il Roma Ottava che la Lazio si è aggiudicata per 12-0. Tanta rabbia e tanta delusione sbollita e consumata dal tempo. Più di due giorni si sono concessi infatti tecnico e giocatore per fare chiarezza sulle frasi pronunciate dal difensore laziale nel post gara contro il Chievo. "A fine stagione lascio la Lazio, sono rimasto male per il cambio e per i fischi", aveva detto Cribari nel suo pomeriggio di 'ordinaria follia'. Troppa amarezza per la sconfitta? O malessere covato nel tempo? Eccolo il dubbio profondo che ha scosso l'ambiente laziale in queste ore. Il dilemma fra i due è stato risolto, ma il problema reale è sempre lo stesso e non tanto legato all'improvvisa uscita scomposta del brasiliano, ma ad un ipotetico discorso di prospettiva e strategia che la Lazio sta perseguendo sia con il proprio tecnico che con il suo difensore. Si perché se esiste realmente una frattura nel rapporto fra il giocatore e l'allenatore allora la scelta di confermare entrambe sembra davvero insensata, o quantomeno rischiosa. Il tecnico romagnolo si sa è in scadenza a giugno e ancora attende di incontrare la società per capire meglio il suo futuro. Il presidente Lotito invece ha continuato (e nelle ultime settimane lo ha fatto in maniera ancor più consistente) a rinnovare la fiducia al proprio allenatore a mezzo stampa, anche in chiave futura, ma senza mai presentare una proposta concreta di contratto al suo tecnico. "Già in tempi non sospetti ho detto che Delio Rossi rappresenta il presente e il futuro della Lazio" ha detto infatti il patron laziale più volte, "Con lui parlerò ad Aprile". Rossi non si tocca, dunque o quasi. La sensazione infatti è quella che il destino del riminese sia legato a filo doppio al raggiungimento di alcuni risultati che per il club biancoceleste sono fondamentali. Piazzamento Uefa in primis e solo in seconda battuta cercare di aggiudicarsi anche la Coppa Italia. In questi giorni però a prescindere dalla scelta della guida tecnica nell'anno che verrà Claudio Lotito ha già proposto un rinnovo di contratto anche ad Emilson Cribari. La Lazio crede molto nel difensore brasiliano e vuole convincerlo a chiudere la sua carriera a Roma. Società ed entourage del calciatore infatti, si sono incontrati per discutere il futuro di Emilson: "Ho parlato con il presidente – ha detto Torchia agente di Cribari – Abbiamo discusso di un probabile allungamento di contratto. Però tengo a precisare che l'episodio di Emilson non va collegato al suo contratto. Le due cose sono disgiunte, la Lazio crede molto in lui". Eppure, in questa stagione più che nell'altra, fra Cribari e Rossi non è che i rapporti siano stati proprio idilliaci. Questione di feeling e di caratteri differenti, che a volte hanno dato vita a distanze e incomprensioni. Ma ora torniamo alle domande. Se il futuro è davvero orientato verso la riconferma di Rossi dunque, dove porta l'attuale strategia societaria? Sembra strano infatti che si cerchi a tutti i costi di blindare un giocatore che anche caratterialmente appare distante dal tecnico che ha guidato e che probabilmente guiderà la Lazio anche l'anno prossimo. È più probabile invece che nelle segrete stanze di Formello qualche dubbio sullo staff tecnico ancora ci sia, ma che intanto in attesa dei risultati si lavori sulla Lazio che verrà. Chissà però se ne è contento Delio Rossi che continua a ripetere il suo credo a mo' di spot: "Non sono i risultati a fare la strategia, ma la strategia a fare i risultati…" , questione di punti di vista insomma. Il futuro però resta incerto… |di Alessandro Zappulla - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 174 volte